Sei anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici: è la pesante condanna data al presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti appartenente al Nuovo centrodestra, riferita a quando era sindaco di Reggio Calabria. La condanna fa seguito al caso dell’ex dirigente Orsola Fallara, che si era uccisa nel 2010. L’accusa aveva chiesto un anno in meno, cinque. Inoltre è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 120mila euro. Sono stati condannati anche gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero De Medici per falso ciascuno a tre anni e sei mesi di carcere. L’accusa nei confronti di Scopelliti era falsificazione dei bilanci di previsione e del rendiconto di gestione, fatto aumentando le entrate dell’amministrazione. Una gestione delle casse del comune cioè “disinvolta” senza sistemare i debiti che venivano a formarsi. Oggi il comune di Reggio Calabria è in fase di dissesto. Soldi che venivano usati per manifestazioni, regali, favori, consulenze e incarichi vari. Adesso per effetto della legge Severino Scopelliti verrà sospeso dal suo incarico, un vicepresidente facente funzione governerà la regione fino alle prossime elezioni previste nel 2015.