Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, è intervenuta nell’Aula della Camera per rispondere all’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle sulla discussa nomina a sottosegretario di Francesca Barracciu, la candidata governatrice del Pd in Sardegna che risulta indagata per peculato nell’ambito dell’inchiesta bis su un presunto utilizzo illecito dei fondi dei gruppi. “Il sottosegretario Barracciu ha acquisito negli anni una notevole esperienza politica ed amministrativa arricchita anche dall’esperienza al Parlamento europeo – ha detto Boschi in Aula -, fattori che le consentiranno di dare un contributo al governo. Al momento la dottoressa Barracciu risulta iscritta nel registro degli indagati”. Il governo, ha aggiunto il ministro, “non chiede le dimissioni di ministri e sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia. Abbiamo giurato sulla Costituzione, che contempla il principio fondamentale della presunzione di innocenza; l’avviso di garanzia è un atto dovuto a tutela dell’indagato e non una anticipazione della condanna. Il procedimento si trova nella sua fase preliminare e lo stesso sottosegretario ne ha chiesto una accelerazione. All’esito il governo valuterà se chiederne le dimissioni”, ha quindi concluso.



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