Continuano le riforme, praticate e annunciate, del capo del governo Matteo Renzi. Incassata la vittoria per quanto riguarda il bonus Irpef che porterà circa 80 euro in più in busta paga a dieci milioni di italiani, Renzi adesso vuole occuparsi dei Tar, i tribunali regionali. Non solo: ha annunciato entro maggio la riforma del senato, quindi quella della giustizia, in cui rientrano appunto i Tar. “Tra poco più di un mese gli italiani mi giudicheranno per quello che ho fatto, non per un pensiero o un’ipotesi” dice entusiasta il premier, prendendosela con quelli che ha definito “i rosiconi”. Ma di cosa si tratta la riforma dei Tar? Secondo un portavoce di Renzi, si tratterà di cambiare l’attuale sistema che prevede la possibilità da parte di chiunque di presentare ricorso e bloccare le attività delle aziende, abolendo la sentenza di sospensione. Un modo per redente più fluida l’attività lavorativa, ma sicuramente si alzeranno polemiche e proteste dei diretti interessati. Sembra invece che non sia in ballo un tema molto caro a Berlusconi, e cioè la responsabilità civile dei magistrati, che lo stesso Renziin passato aveva detto invece di voler attuare. E proprio con i magistrati si sta aprendo forte polemica, dopo l’annuncio dei tagli degli stipendi alti. Non solo: Renzi intende mettere mano anche al sistema della carcerazione preventiva, definito uno strumento indegno.