Torna alla ribalta l’infelice battuta di Silvio Berlusconi fatta durante la presentazione dei candidati di Forza Italia. L’ex cavaliere aveva detto, riferendosi alla vecchia diatriba con il leader socialista tedesco Schultze, che i suoi connazionali non sanno nulla dei lager (“per i tedeschi non sono mai esistiti”). Dopo la replica dello stesso Schultze che aveva definito Berlusconi simbolo di odio e invida, arrivano adesso le accuse da parte del cancelliere Angela Merkel e del candidato del Ppe (lo stesso partito in Europa di Berlusconi) Jean-Claude Juncker. Il primo chiede a Berlusconi di ritirare le sue dichiarazione e di chiedere scusa ai sopravvissuti dell’Olocausto e a tutti i cittadini tedeschi. Angela Merkel definisce quelle di Berlusconi “affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta. Più dura dunque la reazione di Juncker che dice come su certe cose non si debba scherzare: “Per tutti quelli che hanno la storia europea in mente questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l’Olocausto, costato la vita a milioni di innocenti. Mr. Berlusconi l’Olocausto non è una cosa da ridere”. Aggiungendo di sentirsi disgustato.



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