Più di 10 punti percentuali tra il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle. L’Ipsos di Nando Pagnoncelli continua a monitorare costantemente gli orientamenti della popolazione italiana in ottica elezioni europee del 25 maggio (si voterà nella sola giornata di domenica). L’ultimo studio condotto (su un campione casuale rappresentativo raccolto con metodologia Cati) parla di un Pd al 33.8% delle indicazioni di voto, davanti ai 5 stelle, fermi al 23%. Sotto il 20% ecco Forza Italia (19.5%) e poi via via tutti gli altri. Buon risultato – seppur non eccelso – dalla coalizione Alfano-Casini-Mauro: Ncd-Udc-Popolari mettono insieme il 6.4%. La Lega Nord conquista invece il 5.2%, precedendo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che con il 4% riesce ad aggiudicarsi l’entrata nel Parlamento Europeo. Non ce la fanno invece né L’Altra Europa con Tsipras né Scelta Europa, entrambe a un insufficiente 3%. Bassa la dimensione elettorale degli indecisi: sono l’11.2%.
Di estremo interesse il sondaggio realizzato da EMG (su commissione del Partito Democratico e pubblicato da Il Mattino di Padova) in vista delle elezioni europee di domenica 25 maggio. L’istituto demoscopico ha condotto una ricerca sugli orientamenti di voto all’interno della popolazione maggiorenne nel comune di Padova. Lo studio, condotto su un campione probabilistico stratificato e ripetuto (raccolto con metodologia telefonica Cati e online Cawi) rivela che il Pd sfonda, toccando addirittura il 38.5% delle indicazioni di voto. Crolla, invece, sia il Movimento 5 stelle (18%) che Forza Italia (5.5%). Stranamente, poi, la Lega Nord non fa il boom e si ferma invece al 7% delle indicazioni di voto; stessa dimensione elettorale anche per Il Nuovo Centrodestra (in coalizione insieme all’Udc e ai Popolari). Brillantemente sopra la soglia di sbarramento fissata al 4% ecco L’Altra Europa con Tsipras (5.5%) mentre non ce la fanno né Fratelli d’Italia e Scelta Europea per Verhofstadt, al 3%. Gli indecisi rappresentano invece il 17% del bacino elettorale.
Anche l’istituto demoscopico SWG partecipa al valzer dei sondaggi in ottica elezioni europei interpellando (con tecnica mista CATI-CAWI) i cittadini-elettori italiani al fine di andare a delineare i rapporti di forza tra i partiti. Su un campione probabilistico di tipo stratificato e ripetuto (analizzato dal 5 al 7 maggio) il Partito Democratico si conferma leader con il 34.8% delle indicazioni di voto. Il gap tra Matteo Renzi e Beppe Grillo è di quasi 11 punti percentuali, visto che il Movimento 5 stelle è dato al 24%. Continua ad annaspare sotto la soglia del 20% Forza Italia: Berlusconi e i suoi si fermano al 19.1%. Ottimo il risultato conseguito dalla Lega Nord, che si attesta su un ottimo 5.6%. Il Nuovo Centrodestra, insieme a Udc e ai Popolari, raccoglie il 5.2%. sotto la soglia del 4% sia L’Altra Europa con Tsipras che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: la lista di sinistra si ferma al 3.7%, mentre lo schieramento di Giorgia Meloni è appena al 2.8%, davanti a Scelta Europa (Scelta Civica-Centro Democratico-Fare) al 2.1%
Le elezioni europee di domenica 25 maggio si avvicinano: quando mancano ormai due settimane, l’istituto Ipso Ricerche ha effettuato uno studio sugli orientamenti degli italiani servendosi di un metodo di campionamento basato su un campione casuale stratificato per quote e la metodologia di raccolta informazioni CATI. Secondo il sondaggio (pubblicato ieri dall’Huffington Post) continua l’ascesa del Partito Democratico: Matteo Renzi e i suoi toccano un ottimo 34.9% dei consensi e staccano di più di 11 punti percentuali il Movimento 5 stelle: Grillo&co si fermano al 23.7% delle indicazioni di voto. Sotto il 20% ecco Forza Italia: gli azzurri guidati da Silvio Berlusconi sono dati al 18.1%. Raccoglie un buon 6.4% la coalizione formata da Nuovo Centrodestra, Udc e Popolari; dietro troviamo la Lega Nord: il Carroccio conquista il 4.9% che garantisce l’accesso al Parlamento Europeo. Sotto la fatidica soglia del 4% troviamo invece L’Altra Europa con Tsipras e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, entrambi fermi al 3.7%. Infine, resta fuori anche Scelta Europea (Scelta Civica, Centro Democratico e Fare per fermare i l declino) con il 2.1%. Di estrema rilevanza il dato sugli incerti e astenuti, che rappresentano un bacino del 49.3%