Con 371 voti a favore, l’Aula della Camera ha approvato la richiesta di arresto di Francantonio Genovese, il deputato del Partito Democratico accusato dalla procura di Messina di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa. Secondo fonti provenienti dal Pd, Genovese sarebbe pronto a costituirsi. Inizialmente sembrava che il voto dovesse slittare a dopo le elezioni europee in programma il prossimo 25 maggio, ipotesi che aveva scatenato le polemiche del Movimento 5 Stelle e spinto Beppe Grillo a lanciare un videoappello per mettere in guardia le forze dell’ordine sulla possibile fuga del deputato. Immediata è stata la replica del capogruppo del Pd Roberto Speranza: “Su Genovese voteremo a favore dell’arresto come abbiamo fatto in giunta e chiederemo il voto palese. Qualcuno ha bisogno di agitare uno scalpo in campagna elettorale. Qualcuno vuole un trofeo da esibire. Noi questo non lo permetteremo. La legalità e la giustizia sono tutta un’altra cosa. Voteremo sull’autorizzazione all’arresto dopo i decreti”. Eppure non tutti i deputati del Pd si sono espressi a favore. Beppe Fioroni, ad esempio, ha votato contro: “Non è la prima volta che voto contro gli arresti, non lo faccio per un rapporto con Genovese, non è un caso – ha detto all’Espresso – Comunque non ho partecipato alla riunione del gruppo e non so cosa abbia detto Speranza. Io ho letto le carte e mi pare ci siano sì gli estremi per un processo con rito abbreviato, ma non per la custodia cautelare”.