Dopo l’approvazione dell’Aula della Camera alla richiesta di arresto di Francantonio Genovese, il deputato del Partito Democratico accusato dalla procura di Messina di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa, Beppe Grillo è tornato a farsi sentire sul suo blog: “La Camera ha votato per l’arresto di Genovese! Grazie a tutti coloro che insieme al M5S hanno fatto pressione sul pd facendo sentire la propria voce in Rete e su Twitter con #FuoriGenovese. Vinciamo noi”. Ieri pomeriggio, invece, quando sembrava che il voto su Genovese dovesse slittare a dopo le elezioni, il leader M5S aveva lanciato un videoappello per mettere in guardia le forze dell’ordine sulla possibile fuga del deputato: “Tenetelo d’occhio – aveva detto Grillo – Quest’uomo, secondo le accuse, ha sottratto fondi pubblici per almeno 6 milioni di euro. Non lasciamolo fuggire”. Tra circa un’ora e mezza (alle ore 21) Grillo sarà in piazza Vittoria a Pavia per il comizio del VinciamoNoi Tour.
Lo smemorato di Collegno. È questo il nuovo soprannome sfornato dalla fantasia, mai doma, di Beppe Grillo. L’etichetta è per Raffaele Cantone, presidente dell’Authority Anticorruzione. Il seme della discordia è un’intervista in cui il magistrato anticamorra “accusa” il leader del Movimento 5 stelle di non conoscere l’Autorità Anticorruzione: “Forse Beppe Grillo non sa cos’è l’Autorità anti-corruzione. Perché il compito dell’Autorità non è scoprire la corruzione. Quindi evidentemente non conosce la legge. Non rispondo a uno che non sa neanche di cosa si sta parlando. La scoperta della corruzione la fanno la polizia e i magistrati. L’autorità anticorruzione serve solo per verificare se gli obblighi per la prevenzione della corruzione siano stati rispettati o meno”. Pronta la replica di Grillo sul suo blog, dove si legge: “Cantone non è ancora andato a leggere i nuovi compiti dell’Autorità che presiede. Forse si è basato sul documento del 2009 quando esercitava solamente funzioni consultive, di regolazione, vigilanza, mentre ora ‘per mandato istituzionale l’Autorità svolge attività di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; promuove l integrità, la trasparenza, l’efficienza e l’ efficacia delle pubbliche amministrazioni; indirizza, coordina e sovrintende all’esercizio indipendente delle funzioni di valutazione”.
Grillo contro tutti. Contro il governo, contro Martin Schulz e anche contro Luca Telese, il giornalista e conduttore televisivo che ieri era presente al comizio di Novara: “Mi dicono che c’è qua Telese, addirittura Telese! Il povero Telese che fa informazione, ma invece di fare informazione Telese, dai un po’ degli 80 mila euro che devi ai quei poveracci che hai messo per la strada con un giornale – ha detto il leader M5S riferendosi all’avventura editoriale di ‘Pubblico’, quotidiano diretto in passato da Telese, durata neanche 4 mesi – Dai i soldi che devi, a quel cazzo di giornale! Lui ha fatto un giornale e ora deve 80 mila euro a delle persone, ha licenziato 100 precari, quelli che erano a tempo indeterminato li ha lasciati lì, invece quelli precari in mezzo a una strada!”.
Quando mancano esattamente dieci giorni alle elezioni europee, in programma il prossimo 25 maggio, continua il VinciamoNoi Tour di Beppe Grillo nelle piazze italiane. Dopo il comizio di ieri sera a Novara, il leader del Movimento 5 Stelle sarà oggi a Pavia (piazza Vittoria, ore 21). Domani invece, venerdì 16 maggio 2014, sarà la volta di Tortona (piazza Duomo, ore 21). Intanto il senatore M5S Mario Michele Giarrusso è tornato nelle scorse ore a farsi sentire sul blog di Grillo per denunciare “un fatto gravissimo ed inaudito”. Ecco cosa scrive: “Dopo che un senatore aveva richiesto di conoscere gli accessi di Primo Greganti (il tesserato Pd arrestato per le tangenti dell’Expo 2015) agli uffici del Senato, il sistema informatico si è improvvisamente bloccato ed è rimasto fuori servizio per mezza giornata. Quando ha ripreso a funzionare, non risultavano tracce di ingressi in senato di Primo Greganti. Peccato che la Guardia di Finanza pedinando Greganti, aveva appurato e documentato come ogni mercoledì questi si presentasse in Senato, dove regolarmente accedeva”. Giarrusso ha quindi annunciato che “il capogruppo del Movimento 5 Stelle a breve chiederà una inchiesta interna per verificare cosa sia successo nella giornata di ieri e come sia stato possibile che Greganti entrasse in Senato senza che i suoi ingressi venissero registrati oppure come sia stato possibile cancellare la registrazione di questi ingressi (che avrebbero indicato chi andava a incontrare)”.