Gianni Chiodi vuole il rinnovo del mandato. Il Presidente uscente della Regione Abruzzo, e commissario per la Ricostruzione dopo il dramma de L’Aquila, è stato intervistato da Abruzzo web alla vigilia delle elezioni regionali di domenica 25 maggio. Il candidato forzista, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ha parlato della sua esperienza alla guida del consiglio e del suo impegno in prima fila dopo il terremoto del 2009: “I primi 2 anni sono stati di lacrime, sudore, sangue. Nel centrosinistra, mi sembra che al di là di alcune classe dirigenti locali, gli altri, compreso il candidato presidente, siano stati assolutamente latitanti, soprattutto nel momento in cui la comunità aquilana aveva la sua necessità maggiore”. Ecco dunque la stoccatina a Luciano D’Alfonso, competitor del centrosinistra, circa gli aiuti di Stati: “Il centrosinistra dice bugie in continuazione. La Regione ha sfidato il governo nazionale sotto questo punto di vista, si tratta di normative europee che Prodi ha voluto in Costituzione. Noi siamo disposti a fare questa battaglia, ma il centrosinistra oggi governa il Paese, Renzi è anche segretario del Pd. Cialente, Lolli, Pezzopane, dovrebbero andare da lui a dirgli di assecondare la battaglia che sta facendo la Regione Abruzzo”.
“É vergognoso che un grande partito come il Pd usi false notizie per prendere in giro i piemontesi. Chiedo a Chiamparino una smentita pubblica”. Questa la reazione di Gilberto Pichetto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Piemonte, di fronte alla brochure pensata dal Pd per sottolineare gli aspetti più negativi dell’operato della giunta Cota. Pichetto ha quindi presentato un opuscolo tutto suo, “Le bugie della sinistra, la verità dei fatti”, spiegando che “io e la mia squadra nei nostri messaggi abbiamo inserito solo ciò che è seriamente fattibile”. In particolare, ha aggiunto il candidato, “il Pd afferma ad esempio che nel 2014 ogni piemontese ha pagato 300 euro in più grazie al governo regionale del centrodestra, dato smentito dai numeri ufficiali che parlano di un aumento di 137,47 euro che, e su questo occorre essere precisi, sono riconducibili unicamente ai debiti accumulati dalla Giunta Bresso (59,52 euro) e alle tasse imposte dal Governo Monti (77,45 euro)”.
A Pescara e in Abruzzo “vanno riconfermati Luigi Albore Mascia e Gianni Chiodi, perché hanno ben operato e poi dobbiamo ricostruire il bipolarismo. Impossibile e assurdo votare Grillo, dice anche cose giuste ma mi chiedo: perché, avendo un quarto della Camera dei Deputati, un terzo del Senato della Repubblica, cioè 200 parlamentari, non ha fatto nulla e non ha riportato a casa un solo risultato per il bene degli italiani?”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervenuta ieri alla convention elettorale della coalizione di centrodestra in piazza Primo Maggio a Pescara. Matteo Renzi, ha aggiunto nei giorni scorsi, “è un grande comunicatore, ma una cosa è quello che Matteo Renzi dice, una cosa è quello che fa. A confronto, quelle di Wanna Marchi erano delle Lectio Magistralis”. “Noi lo abbiamo soprannominato Matteo Donascimiento – ha detto ancora Meloni – gli unici provvedimenti che sino a oggi ha portato in aula sono l’abolizione del reato d’immigrazione clandestina, la depenalizzazione delle droghe leggere e la vicenda degli 80 euro, operazione che non ha copertura ed è in deficit, e infatti si tradurrà in più tasse. Praticamente ha riesumato i metodi della vecchia Dc che faceva le marchette in campagna elettorale e noi abbiamo ereditato il debito più alto del mondo”.
A pochi giorni dalle elezioni regionali del 25 maggio, la Lega scende in piazza con oltre duecento gazebo sparsi in tutto il Piemonte dove “si spiegano i programmi, si firma per i referendum e si vota su due proposte, quella di dire basta all’Euro e quella di trasformare il Piemonte in una Regione autonoma dove imposte e tasse rimangano sul territorio”. Lo ha reso noto il segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota: “Stiamo avendo una grande risposta da parte dei cittadini in questa prima giornata referendaria – ha detto -. L’uscita dall’euro e l’autonomia del Piemonte sono del resto due argomenti particolarmente sentiti dalla gente, come dimostra la grande partecipazione di oggi”. “In questi quattro anni abbiamo lavorato con impegno sistemando i conti della Regione e facendo delle riforme importanti, ma puoi governare bene finchè vuoi, se Roma ti taglia in continuazione i trasferimenti, è come combattere contro i mulini a vento. Serve l’autonomia”, ha aggiunto Cota che ha poi voluto ringraziare “i militanti e i sostenitori per l’impegno” e fare un in bocca al lupo “ai nostri candidati per gli ultimi giorni di campagna elettorale”.