In attesa del comizio di stasera a Firenze, Beppe Grillo è tornato a farsi sentire su Twitter per ricordare a tutti il grande evento previsto il 23 maggio in piazza San Giovanni a Roma, ultima tappa del VinciamoNoi Tour. “Vi chiedo uno sforzo ulteriore – scrive il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog – Capisco che partire da tutta Italia coi pullman e i treni sia disagevole. Ma dobbiamo trovarci in Piazza San Giovanni. Dobbiamo abbracciarci, toccarci, guardarci negli occhi perché sarà una grande festa di affetto. E’ lo stesso affetto che ha circondato questo VinciamoNoi Tour che ci ha unito nelle piazze di tutta Italia. E’ una meraviglia. E’ commovente”. Il Movimento, aggiunge, “sta dimostrando di essere qualcosa di straordinario. C’è un flusso di affetto incredibile. Entriamo nelle Istituzioni, facciamo lo Stato. Poi il Movimento, quando lo Stato sarà formato dai cittadini, si scioglierà. Non avrà più senso. Questo non è un partito che si sostituisce a un altro”. Grillo poi conclude: “Il 23 maggio a Roma facciamo una festa straordinaria. Le nostre parole guerriere torneranno sulla Piazza di San Giovanni e sarà un abbraccio di milioni di persone. Grazie di esserci, vi aspetto!”. 



È stata bruciata questa notte, a Giugliano (Napoli), una sede del Movimento 5 stelle. A darne la notizia, poi riportata da Beppe Grillo su Twitter e sul suo blog, è stata la portavoce M5S nel comune partenopeo Ilaria Ascione. Il passaparola è arrivato al deputato pentastellato Salvatore Micillo, che scrive: “Mi hanno appena telefonato, hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento Cinque Stelle Giugliano in Campania”. Vittima delle fiamme è stata, per la precisione, l’entrata della saletta dove gli attivisti locali tengono le assemblee e gli incontri.  “Secondo quanto ricostruito dai carabinieri – ha raccontato Micillo al fattoquotidiano.it – avrebbero lasciato liquidi infiammabili all’ingresso dell’edificio per poi dargli fuoco. Hanno bruciato l’ingresso: lì vicino ci sono le vetrine di un’agenzia immobiliare. Nessun danno all’interno della struttura. Aspettiamo di vedere l’esito delle indagini prima di parlare di atto vandalico o intimidazione. Di sicuro è la prima volta che ci succede una cosa simile”. È arrivato tempestivo il commento di Stefania Prestigiacomo, onorevole di Forza Italia: “Non mi stupirei se l’incendio della sede fosse proprio figlio del clima di odio, panico e intolleranza che Grillo sta infondendo nelle vene dei cittadini. Grillo sta trasformando il confronto politico in una guerra. Sta fomentando la rabbia e terrorizzando quei cittadini che non vogliono veder finire il nostro amato Paese nelle fauci del populismo. L’estremismo genera estremismo. Noi non permetteremo che il nostro Paese finisca male: i cittadini moderati devono trionfare per il bene di tutti”. 



In attesa del comizio di stasera a Firenze, una delle tappe del VinciamoNoi Tour in vista delle elezioni europee, Beppe Grillo è apparso in video per mostrare il plastico portato da Vespa due giorni fa e utilizzato per annunciare il processo popolare che ha intenzione di attuare sul web dopo il voto del 25 maggio contro giornalisti, industriali e politici. “L’altro ieri da Vespa non sono potuto entrare con il plastico – scrive il leader M5S sul suo blog – una palese violazione della par condicio visto che il delinquente di plastica di Arcore entra ed esce a suo piacimento dagli studi televisivi per salvare le sue aziende”. Il plastico, spiega Grillo, “rappresentava un castello, ispirato liberamente al bel castello di Lerici che domina il golfo dei poeti in Liguria. Il castello è un simbolo, ha le sue celle, le sue segrete. Un simbolo di quello che succederà se il M5S andrà al governo”. Le tre categorie finite sotto accusa, infatti, verranno giudicate attraverso un processo popolare e mediatico: “Sarà fatto in Rete dove verrà ricostruito un castello virtuale con le celle individuali, ognuna con la sua targhetta”. 



Un processo popolare contro giornalisti, industriali e politici che inizierà dopo le elezioni europee. Lo ha annunciato Beppe Grillo sul suo blog: “Ci saranno le liste, le prove e i testimoni di accusa come in un processo – ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle – Per ogni persona ci sarà un cittadino che articolerà i capi di accusa. Alla fine gli iscritti certificati al M5S potranno votare per la colpevolezza o l’innocenza”. Il processo durerà “il tempo necessario, almeno un anno”, mentre le liste saranno rese pubbliche “quanto prima” e l’ordine in cui saranno processati i protagonisti di questa iniziativa “sarà deciso in Rete”. La prima categoria sarà quella dei giornalisti, per colpa dei quali “siamo 68esimi nella libertà di informazione nel mondo e che per ragioni di protezione di casta (e di pagnotta) si coprono a vicenda”. Dopo toccherà probabilmente agli industriali, “sempre pronti a pagare mazzette (o a garantire pacchetti di voti) per accedere ai bandi di gara pubblici o alle concessioni di Stato”, e infine ai politici, “che vengono un gradino più in basso delle meretrici”. 

A quattro giorni dalle elezioni europee, in programma il 25 maggio, prosegue il VinciamoNoi Tour di Beppe Grillo nelle piazze italiane che si concluderà tra due giorni, il 23 maggio, con il grande evento di piazza San Giovanni a Roma. Dopo il comizio di ieri a Pescara, il leader del Movimento 5 Stelle sarà oggi a Firenze (piazza SS. Annunziata, ore 21), mentre domani, giovedì 22 maggio 2014, sarà la volta di Milano (piazza Duomo, ore 18.30). “Siamo cittadini e facciamo tutti parte di qualcosa che non abbiamo ancora capito, forse lo capiremo tra dieci anni, perché ora ci siamo in mezzo”, ha detto Grillo ieri dal palco di Pescara. “Il Movimento è nato spontaneamente, da un’idea di due pazzi: io e Casaleggio, il catastrofista e quello che parla e che grida. Mi accusano che gridiamo. Di me dicono sempre e solo che grido e che dico parolacce!”. “Questo sogno – ha aggiunto – è nato per mettere i cittadini nelle istituzioni e togliere le intermediazioni, siamo nati in rete, volevamo condividere i problemi e le soluzioni”. Il leader M5S è poi tornato a parlare della sua intervista a Porta a Porta: “Ieri ero in televisione da quel signore che si chiama Vespa! Io non ho infierito, perché ho visto che cosa è la televisione, che cosa sono i giornali oggi: finita la ripresa finisce anche la realtà! Con il pubblico pagato per stare lì e fare da quinta. Delle sagome pagate ottanta euro per applaudire: è proibito parlare!”. E’ proprio questa, ha spiegato ancora, “la metafora del popolo di oggi: milioni di persone che non possono parlare, sono invisibili. Tutto ti passa sopra e tu diventi solo un consumatore, un elemento del mercato. Pensate che in televisione usano ancora le risate registrate. Le risate registrate di gente che è morta dieci anni fa! E’ raccapricciante sentire la risata di una persona e poi riconosci che è morta…”. “E’ questo il mondo e noi abbiamo un diritto: rifare un Paese!”, ha concluso Grillo, “Noi ci dobbiamo reinventare un mondo, un piano B, un nuovo pensiero, un altro senso di vita: questo è il Movimento!”. 

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