Folla in Piazza del Popolo a Roma in attesa del comizio del leader Pd, Matteo Renzi. Che con una mossa inusuale ha fatto allontanare dal palco e dal retro palco tutti i rappresentanti del suo partito. Ha chiesto loro di andare in mezzo ai militanti: “Non voglio recinti, tutti in piazza, tra la gente”. Intanto vengono mandate canzoni di Bruce Springsteen e U2 in attesa che prenda la parola. Stasera alle 23 e 20 Renzi sarà ospite di Bruno Vespa al programma Porta a porta.
“La Lega Nord fa campagna elettorale sui morti per guadagnare uno 0,2 per cento”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, durante una conferenza stampa a Milano. “Quello che ci sta separando fortemente dalla Lega – ha spiegato il presidente di Ncd – è che noi proponiamo cose concrete mentre la Lega sta facendo campagna elettorale, ritenendo di prendere uno 0,2 per cento in più, giocando con 20mila vite, con 20mila morti. Noi puntiamo a cose concrete, con un atteggiamento responsabile di chi vuole risolvere il problema e non abbaia alla luna”. Nel corso della stessa conferenza stampa, Alfano si è detto convinto che il Movimento 5 Stelle non sarà il partito più votato in queste elezioni europee: “E’ già stato il primo partito italiano alle ultime elezioni politiche. Se il Pd lo ha superato di qualche decimale, è stato per effetto dei voti degli italiani all’estero. La notizia sarebbe se M5S non lo fosse più. E secondo me non lo sarà”.
Paola Binetti, esponente dell’Udc, ha rilasciato un commento ufficiale in vista del voto di domenica. Ha sottolineato il “clima aspro e violento e involgarito da insulti” in cui si è svolta la campagna elettorale e chiede piuttosto che nel prossimo parlamento europeo “sieda il maggior numero possibile di deputati disposti a difendere e promuovere i valori della dignità di ogni essere umano e del diritto alla vita”. Dagli embrioni ai malati, dagli immigrati ai poveri, dalla famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna, al diritto all’obiezione di coscienza. E ancora: libertà religiosa ed educativa, sussidiarietà e giustizia sociale, ha chiesto Paola Binetti. Questi valori, ha aggiunto, sono quelli su cui si gioca la sfida del nuovo parlamento visto che oggi, ha detto, mancano del tutto politiche sulla famiglia, sull’immigrazione: ci vogliono politiche che salvaguardino l’ecologia umana.
“Assassina maledetta”, “Sotterrati schifosa”, “Dovevano lasciarti marcire in Iraq sotterrata sotto 300 metri di terra”, “Dovevi morire tu al posto di un eroe”. Sono solo alcuni degli assurdi insulti rivolti su Facebook a Giuliana Sgrena, la giornalista rapita in Iraq nel 2005 che oggi è candidata alle elezioni europee con L’Altra Europa con Tsipras nella circoscrizione Nord-Ovest. E’ bastato un post a sostegno della sua candidatura per scatenare la follia: “Impiccati”, “Prendi il posto dei marò”, si legge sul social network, “Guardati alle spalle, siamo tutti assassini”. Attraverso un comunicato, la lista L’Altra Europa con Tsipras ha espresso “la totale solidarietà a Giuliana Sgrena, sottolineandone ancora una volta la professionalità come giornalista e l’impegno come politica. Speriamo e chiediamo che questo incredibile comportamento venga condannato anche dalle autorità e dalle altre forze politiche. Giuliana Sgrena e la lista tutta traggono nuova linfa e determinazione da quanto accaduto per continuare la campagna elettorale all’insegna di un’altra Europa, basata sul rispetto delle persone”.
E’ possibile dare un voto ai manifesti elettorali sparsi nelle città italiane che da settimane ci tengono compagnia in vista del voto del 25 maggio? Lo ha fatto Giovanna Cosenza, Professoressa di Filosofia e Teoria dei linguaggi all’Università di Bologna. “Panorama” le ha chiesto di commentare le diverse campagne di comunicazione: per quanto riguarda Forza Italia, “come nel 2008 manca il volto del leader”, mentre lo stile “sembra farci tornare agli anni ’80, quando ancora non c’era la personalizzazione dei partiti”. Stavolta quindi Berlusconi “punta sulla comunicazione di brand, anche per glissare sui suoi problemi con la giustizia: non c’è il suo volto ma resta il suo nome, pur non essendo lui candidato”. Anche sui manifesti del Pd “mancano i volti dei leader”, ma le immagini dei cittadini poste accanto allo slogan “Ce lo chiede…” appaiono “troppo patinate”. La professoressa Cosenza ha parlato anche dei discussi manifesti di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia-An: “Meloni ha risposto alla critica con molta autoironia – spiega a Panorama – pubblicando in rete una versione del manifesto con una cozza. Ma ricordiamo che il foto ritocco è trasversale: lo usano tutti. Meloni fa comunque una scelta coraggiosa: sono in pochi a metterci la faccia in questa campagna elettorale”. Diversa invece la reazione di fronte ai manifesti di NCD: “La foto di Alfano non lo rappresenta certo al meglio, ma quasi lo ridicolizza. È un problema cronico della comunicazione politica italiana: o si eccede nel tentativo di abbellire il leader, o lo si peggiora”. Infine L’Altra Europa con Tsipras, dove “abbiamo solo il simbolo, il che si comprende bene. Tsipras è greco e in Italia non avrebbe senso mettere il suo volto su un manifesto elettorale”.
L’ebola? Risolve il problema degli immigrati. Jean-Marie Le Pen, fondatore e attuale presidente onorario del Fronte Nazionale francese, non è nuovo ad uscite di questo tipo. Parlando del problema dell’immigrazione francese (ed europea) e dell’esplosione demografica mondiale, il padre dell’attuale leader di FN, Marine Le Pen, ha detto che “Monsignor Ebola può risolvere questo in tre mesi”. La dichiarazione è di ieri sera, quando Le Pen senior era a Marsiglia. Durissima la reazione del governo di François Holland. “Questo dimostra che il Fn non è cambiato” dice Stéphane Le Foll, portavoce dei socialisti. Ma in vista delle elezioni europee (in Francia si voterà domenica 25 maggio, come in Italia) il partito dell’ultra destra francese è dato come prima forza politica del Paese.
“In Italia c’è bisogno di serenità nel confronto di opinioni e nei momenti accesi di competizione politico-elettorale”. Dopo il recente intervento da Berna, dove si trovava in visita di stato, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato oggi all’Università di Lugano: “Bisogna osservare con serenità le vicende italiane – ha spiegato il capo dello Stato durante il discorso trasmesso in diretta da Rai News24 – Io lo faccio come posso a mia volta, la serenità, anche per chi possa avere una vocazione caratteriale, non è mai scontata, è una conquista, è frutto di sforzi ma ne abbiamo bisogno”. Quindi il monito: “Guardate con fiducia all’Italia. Non biosgna lasciarsi impressionare dalle manifestazioni di insufficienza istituzionale e politica, dalle difficoltà della crescita economica. Ci sono ragioni di fiducia nel popolo e nella nazione per le energie e potenzialità che ancora esprime”. Clicca qui per vedere tutti i contenuti dello Speciale Elezioni Europee 2014
“Un boom di Grillo? Non lo ritengo un problema. Non vedo in giro nazisti, assassini, delinquenti, buffoni. Non mi interessa la campagna dell’insulto”. Queste le parole del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, capolista del Carroccio alle elezioni europee nella circoscrizione Nord Ovest, durante la visita presso il campo rom abusivo di Genova Cornigliano. “Mi dispiace che destra e sinistra si mettano insieme – ha aggiunto – perché per me la sinistra continua ad essere un problema, oltre e più di Grillo”. Lo stesso Salvini ha poi definito “follia, follia, follia” l’idea di Silvio Berlusconi di ricercare le larghe intese “di fronte al pericolo di un regime autoritario”. “Siamo l’ultimo centrodestra rimasto – ha spiegato il leader della Lega – e mi spiace per Berlusconi che finisca così la sua lunga esperienza”. In tutti i casi, ha ribadito, “tornare a fare inciuci con la sinistra è una follia”. Clicca qui per vedere tutti i contenuti dello Speciale Elezioni Europee 2014
Dopo aver definito Beppe Grillo un assassino e un pregiudicato, Silvio Berlusconi è tornato all’attacco del leader del Movimento 5 Stelle e di Matteo Renzi. Il premier, ha detto ai microfoni del Tg2 il numero uno di Forza Italia, “in vita sua ha fatto solo il politico, Grillo il comico e ora fa il demagogo. Io ho fatto l’imprenditore e ho governato l’Italia e non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani: c’é una bella differenza rispetto a quei due….”. Agli italiani Berlusconi chiede: “Se doveste affidare i vostri risparmi da amministrare, li dareste a Renzi, a Grillo o a Berlusconi? La risposta é scontata e vale anche per amministrare il nostro Paese”. “Questa Europa – ha poi concluso l’ex premier – non piace a nessuno, tranne ai burocrati di Bruxelles e a qualche politico tedesco eio sono stato l’unico a dire dei no. Gli altri hanno detto solo signorsì!”. Clicca qui per vedere tutti i contenuti dello Speciale Elezioni Europee 2014
Prima a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso, poi a Bersaglio Mobile da Enrico Mentana. Prosegue il tour de force di Matteo Renzi in vista delle elezioni europee del 25 maggio, in attesa del grande evento conclusivo in programma il 23 maggio in Piazza della Signoria a Firenze. “Il problema di Grillo e Berlusconi è che devono sapere che si vota per le Europee. Non è che il giorno dopo le elezioni cambia il governo”, ha spiegato il premier negli studi Mediaset, un concetto poi ribadito anche da Mentana: “Non c’è mai stato, in nessun Paese europeo, un collegamento tra le elezioni Europee e il futuro del governo: queste elezioni europee non sono un sondaggio sul governo, come qualcuno crede. Non sono un sondaggio sulla politica nazionale. Io credo che questo sondaggio lo vinciamo, ma spero che gli italiani votino per l’Europa”. Renzi è quindi tornato a parlare del bonus Irpef da 80 euro, rispondendo alle recenti dichiarazioni di Berlusconi: “Ottanta euro non sono la carità, l’elemosina come ha detto qualche autorevole statista ipermilionario che non ha mai fatto un mutuo per una casa o non sa quanto siano importanti per chi non riesce ad arrivare alla fine del mese”.