L’affondo di Mauro Di Dalmazio, assessore al Turismo della Giunta Chiodi, ai danni di Luciano D’Alfonso, candidato del centrosinistra alla guida della regione Abruzzo. “Il governo di Gianni Chiodi è quello che ha scongiurato la petrolizzazione dell’Abruzzo, è stato l’unico che ha fatto provvedimenti in senso diverso. Passaggi che aprono allo sfruttamento degli idrocarburi mi pare invece li stia facendo il governo Renzi, e anche Luciano D’ Alfonso, che si riempie la bocca in Abruzzo contro i progetti di estrazione di idrocarburi, e poi fa cose diverse a Roma, senza molta coerenza” dice Di Dalmazio, per la lista civica Abruzzo futuro-Chiodi presidente, nella coalizione di centrodestra. Oltre al tema caldo dei progetti di estrazione petrolifera, l’assessore uscente parla dei risultati raggiunti: “In questi anni abbiamo inaugurato una nuova stagione del turismo abruzzese, fatto di aggregazioni, reti d’impresa e coinvolgimento di tutti i territori regionali: in una parola ‘SistemAbruzzo’, un sistema in grado di elevare il turismo a fattore produttivo essenziale nella scala di Pil regionale. Avremo tredici destination management company (Dmc) e una product management company (Pmc), con 4.500 operatori coinvolti e 3.824 soci diretti, con 6,5 milioni di euro di investimento per l’avvio dei progetti di sviluppo, e oltre 700 strutture ricettive interessate”. Clicca qui per vedere tutti i contenuti dello Speciale Elezioni Regionali 2014



“Anche la Corte dei Conti riconosce la bontà del nostro operato nell’attività di riduzione dell’indebitamento”. Gianni Chiodi, presidente uscente e (ri)candidato di Forza Italia e del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, mostra con orgoglio, e dati alla mano, l’operato della sua giunta, la cui bontà è stata riconosciuta dalla stessa Corte; nel rendiconto di parifica 2012 si legge infatti che “la riduzione dell’indebitamento è stato un obiettivo fondamentale della Regione. Il mantenimento dell’equilibrio economico nella sanità e la riduzione dell’indebitamento complessivo costituiscono le basi per riacquisire delle risorse finanziarie disponibili già nel 2015, e più specificatamente nel 2016. Il risanamento posto in essere dalla Regione – rientro del debito, mancata contrazione di nuovi prestiti, risanamento del Sistema Sanitario Regionale – hanno determinato un miglioramento dei conti”. “Ora il nostro obiettivo – dice Chiodi – è di investire le risorse che si libereranno per lo sviluppo e la crescita”. Clicca qui per vedere tutti i contenuti dello Speciale Elezioni Regionali 2014



L’appello al voto utile di Gilberto Pichetto, candidato alla presidenza della regione Piemone in vista delle elezioni di domenica 25 maggio accende il dibattito tra i competitor. Dopo la risposta di Enrico Costa (Ncd), che ha invitato l’esponente forzista a rivedere i piani della sua campagna di comunicazione, visto che le ultime rilevazioni danno gli azzurri al 10% in Piemonte, ecco che arriva la risposta anche di Guido Crosetto, candidato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Queste le sue parole: “Il candidato di Forza Italia poiché non può attaccare Chiamparino ha pensato bene di tirare un calcio all’unico candidato vero del centrodestra, io, ed a Ncd”. “Pichetto – aggiunge Crosetto – parla di voto sprecato dopo essere stato il principale responsabile della divisione del centrodestra: l’unico voto utile è quello finalizzato a porre le basi per sostenere il partito del cambiamento e non quelli che, come Forza Italia, sostengono più o meno apertamente il Pd che sta rovinando gli italiani e facendoli umiliare in Europa”. L’esponente FdI-An ha dunque concluso: “Facciamo chiarezza, basta inciuci e teatrini, occupiamoci dei problemi veri dei piemontesi. Da Pichetto vorrei sentire le proposte politiche anziché gli attacchi alla sua stessa area”.



Volano frecciatine all’interno del centrodestra piemontese. Domenica 25 maggio si terranno, oltre alle Europee e alle Comunali, le elezioni regionali in Abruzzo e Piemonte. Per quanto riguarda la regione del Nord-Ovest italiano, il centrodestra si presenterà spaccato, ovvero con Forza Italia e Ncd ognuno con il proprio candidato alla presidenza del consiglio regionale: gli azzurri sostengono Gilberto Pichetto, mentre gli “esuli” forzisti Enrico Costa. È proprio l’esponente Ncd ad attaccare il competitor: “Consigliamo all’amico Pichetto di aggiornare la comunicazione elettorale. Se vuole che arrivino voti a FI gli suggeriamo di invitare gli elettori a votarli, i piccoli partiti, non il contrario. Dalle ultime notizie pare infatti che in Piemonte FI sia precipitata sotto la soglia del 10%, un partitino a tutti gli effetti”. L’uscita di Costa è la piccata replica all’appello al “voto utile” lanciato proprio da Pichetto, che ha invitato i cittadini elettori a convogliare le preferenze verso i grandi partiti.