Come previsto nei giorni scorsi dal senatore di Scelta Civica Benedetto Della Vedova, numerose tessere elettorali “esaurite” stanno creando non pochi problemi presso i seggi romani. Tanti elettori, in particolare coloro che hanno ricevuto la tessera elettorale nel 2001 e che hanno sempre votato da allora, si sono accorti solo al momento del voto di avere esaurito gli spazi utili alla timbratura. Proprio Della Vedova aveva chiesto al ministero dell’Interno di intervenire al fine di evitare “l’inceppamento della macchina elettorale”. Era dunque intervenuto il comune di Roma, ricordando che tutti coloro che sono privi di tessera elettorale o hanno necessità di chiederne un duplicato (tessera con spazi esauriti) potevano recarsi presso gli sportelli anagrafici dei Municipi, dal lunedì al venerdì – dalle ore 8.30 alle 12 – e il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16 e presso l’Ufficio Elettorale in piazza Guglielmo Marconi 26/c (8.30 – 12/14-16 dal lunedì al giovedì, venerdì 8.30-12.30). Attenzione però, perché l’Ufficio Elettorale e gli uffici municipali saranno aperti in orario continuato nei due giorni precedenti la data della votazione (venerdì 23 e sabato 24 maggio dalle ore 9 alle 18) e il giorno della votazione (domenica 25 maggio dalle ore 7 alle 23). Il rilascio della nuova tessera elettorale è immediato e gratuito.
Procedono le operazioni di voto per le elezioni europee 2014. Arrivati i primi dati sull’affluenza, i seggi continuano a dare la possibilità di votare agli elettori, non senza qualche disagio per via delle preferenze che hanno talvolta indotto all’errore in cabina elettorale. Ma come si vota nei nostri seggi? L’elettore, come spiegato chiaramente dalla Rai in un video dedicato, dovrà presentarsi al seggio munito di un documento di identità valido e la tessera elettorale. Una volta di fronte alla scheda elettorale, sarà possibile tracciare un segno sul simbolo della lista scelta anche senza indicare alcun candidato. Sulle righe a fianco del simbolo, invece, è possibile esprimere fino a tre preferenze (una sola per le liste delle minoranze linguistiche) indicando il cognome dei candidati scelti che dovranno necessariamente appartenere alla lista votata. Nel caso in cui si scelga di esprimere tutte e tre le preferenze, è necessario votare per candidati di genere diverso altrimenti la terza preferenza sarà nulla.
Come si vota se fai un lavoro che non ti permette di recarti alle urne nella tua circoscrizione? Magari l’assistente di volo o il pilota? Problema in queste elezioni eurpee 2014 a votare per piloti e hostess che si trovano ovviamente fuori della propria circoscrizione elettorale dunque? In realtà no, perché per queste categorie è stata istituita una formula di voto speciale. Tutti i piloti e le hostess di passaggio a Fiumicino per partire con i loro voli, possono infatti votare seguendo questa semplice modalità. Devono passare all’Ufficio Cerimoniale di Stato Enac del Leonardo da Vinci, dove ritireranno il modulo 8 firmato dal direttore dell’aeroporto e poi, ricordandosi di avere naturalmente con loro il certificato elettorale, possono recarsi in uno qualunque dei seggi elettorali del comune di Fiumicino. All’Ufficio Cerimoniale dovranno anche firmare la dichiarazione di volontà di esprimere il voto nel comune di imbarco.
Anche in occasione delle elezioni europee 2014 di oggi, domenica 25 maggio, è previsto il voto domiciliare per tutti gli elettori affetti da infermità che ne rendano impossibile l’allontanamento dall’abitazione. In particolare, sono ammessi a tale modalità di voto gli elettori affetti da gravi infermità “che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano”. Potranno accedere al voto domiciliare anche le persone affette da gravissime infermità tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’ausilio del trasporto pubblico che i comuni organizzano in occasione di consultazioni per facilitare agli elettori disabili il raggiungimento del seggio elettorale.
Certo a queste elezioni europee 2014 ci siamo chiesti tutti come si vota per lasciare un segno indelebile nel panorama politico europeo. E’ piuttosto semplice, si può votare per chiunque (esercitare il proprio diritto di voto alle elezioni europee – specialmente – è già di per se un gesto che lascia il segno), ma non è affatto necessario umettare la punta della matita copiativa per farlo. Già alle ultime elezioni europee era cominciata a crearsi la convinzione che leccare la punta della matita avrebbe reso il segno sulla scheda indelebile anche per i più smaliziati e spregiudicati rappresentanti delle liste avverse in cattiva fede. Ovviamente è una bufala, che anche se ha con ogni probabilità il merito di aver aumentato vertiginosamente i casi di afta in bocca agli elettori più creduloni, ha innescato addirittura ricorsi e sentenze della magistratura italiana ed europea. Insomma, se votare alle elezioni europee umettando la matita (e magari esprimendo tre preferenze, altro che leccatina!) è decisamente poco igienico, non invalida di per se il voto, non rendendo riconoscibile la scheda.
A differenza delle consultazioni nazionali, la scheda elettorale italiana destinata al rinnovo del Parlamento europeo non sarà il classico (e scomodo da piegare) lenzuolo, che ci fa penare prima di uscire dal seggio per poi imbucare il nostro voto. Si tratta di una scheda abbastanza ridotta che vedrà i vari simboli disposti uno sotto l’altro, in rispettivi rettangoli, su più colonne, con affianco le righe per esprimere le proprie personali preferenze circa i candidati che si vuole eleggere. Per indicare il partito che si vuole votare si deve tracciare una croce sul simbolo e, se si vuole, si possono indicare fino a tre preferenze scrivendo nome e cognome dell’esponente desiderato. Ricordiamo infine che a seconda elle varie circoscrizioni la scheda elettorale avrà un colore diverso: al Nord-Ovest sarà Grigia, nel Nord-Est marrone, al Centro Rossa, nel Meridione Arancione e nelle Isole rosa. Ecco un fac-simile per arrivare più pronti in cabina:
Nella giornata di domenica 25 maggio si vota per eleggere i membri italiani del Parlamento Europeo. Ricordiamo poi come nella stessa data si voti anche per il rinnovo dei consigli Regionali di Abruzzo e Piemonte, oltre che per il rinnovo delle amministrazioni comunali in oltre 4.000 comuni. Per quanto concerne dunque le elezioni europee, i partiti e i gruppi politici hanno raccolto le firme – autenticate e consegnate al ministero dell’Interno (tutte le procedure per poter essere ammessi alla contesa elettorale sono state esplicate entro le ore 16.00 di lunedì 7 aprile 2014) – propedeutiche alla presentazione delle rispettive liste e candidature. Queste ultime, a loro volta, sono state consegnate alle cancellerie delle Corti d’appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo (entro le 20.00 del 16 aprile). Per tutte le informazioni utili sul voto si prega si consultare il sito www.interno.gov.it. Questo lo spot Rai
Dopo settimane di acceso dibattito politico, giusto per usare il più classico degli eufemismi, in vista delle elezioni elettorali 2014, è calato alla mezzanotte di ieri il silenzio elettorale, che di fatto scrive la parola fine sulle campagne elettorali. Si tratta di una regola introdotta dalla legge 4 aprile 1956 n. 212 (con successive modificazioni). Viene così stabilito che nel giorno precedente e in quello in cui sono fissate le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda e inoltre nei giorni destinati alla votazione è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. Il perché? Permettere al cittadino-elettore di riflettere serenamente prima di recarsi al seggio per esprimere il suo voto.
La Camera dei deputati ha pubblicato il manuale elettorale per le elezioni europee 2014 in cui sono illustrati gli elementi essenziali del sistema di elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e la disciplina della campagna elettorale, dei finanziamenti a partiti e candidati.
Il Consiglio dell’Unione europea del 14 giugno 2013 ha fissato l’arco temporale di svolgimento delle prossime elezioni europee che si svolgeranno nel periodo dal 22 al 25 maggio 2014. In Italia, fa sapere la Camera, i seggi elettorali sono stati convocati dal Presidente della Repubblica, con proprio decreto, per domenica 25 maggio 2014. I seggi saranno aperti dalle ore 7 di mattina alle 23 di sera, subito dopo comincerà lo spoglio delle schede. Contemporaneamente, si svolgeranno le elezioni amministrative e le elezioni per il rinnovo dei consigli regionali di Piemonte e Abruzzo.
Nel manuale elettorale per le elezioni europee 2014 si legge che le modalità di elezione del Parlamento europeo sono disciplinate autonomamente da ciascuno Stato membro sulla base di alcuni principi comuni stabiliti dall’Unione europea. In Italia, il sistema elettorale è proporzionale ed i seggi sono assegnati nel collegio unico nazionale, a liste concorrenti presentate nell’ambito di 5 circoscrizioni molto ampie: Nord-Est (14 seggi), Nord-Ovest (20), Centro (14), Sud (17) e Isole (8). La scheda elettorale è unica, si vota per una delle liste e si possono esprimere da una a tre preferenze. Sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi, cioè riescano a superare lo sbarramento del 4% minimo. Possono votare tuti coloro che hanno compiuto 18 anni, sono eleggibili solo i cittadini che abbiano superato i 25 anni. Si possono esprimere tre preferenze, di cui almeno una deve essere una donna altrimenti la terza preferenza sarà annullata (almeno una deve essere per un candidato di sesso diverso dagli altri due); resterà comunque valido il voto dato alla lista.
I seggi sono attribuiti proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale con il sistema dei quozienti interi e dei maggiori resti. I seggi conseguiti da ciascuna lista sono quindi riassegnati alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. L’Italia elegge 73 deputati al Parlamento europeo, il numeor cambia pe rogni paese in base al numero di elettori.
La legge 22 aprile 2014 n. 65, comunica la Camera dei deputati sul proprio sito, ha modificato la legge elettorale valida per le elezioni europee 2014 per rafforzare la rappresentanza di genere. In considerazione del ravvicinato svolgimento delle elezioni europee, “la legge reca una disciplina transitoria destinata ad applicarsi solo nelle elezioni del 2014 ed una disciplina a regime più incisiva che troverà applicazione dalle successive elezioni”. In particolare, la proposta di legge introduce, limitatamente alle elezioni europee del 2014, “la tripla preferenza di genere prevedendo che, nel caso in cui l’elettore decida di esprimere tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza”. Per quanto riguarda la disciplina a regime viene prevista: “1) la composizione paritaria delle liste dei candidati, disponendosi che i candidati dello stesso sesso non possono essere superiori alla metà, a pena di inammissibilità; inoltre, i primi due candidati devono essere di sesso diverso; 2) la tripla preferenza di genere, con una disciplina più incisiva rispetto a quella prevista in via transitoria per il 2014: le preferenze devono infatti riguardare candidati di sesso diverso non solo nel caso di tre preferenze, ma anche nel caso di due preferenze. In caso di espressione di due preferenze per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza viene annullata; in caso di espressione di tre preferenze, sono annullate sia la seconda che la terza preferenza (e non solo la terza preferenza, come nella disciplina per il 2014)”.