Per la lista formata da Nuovocentro Destra e Udc si preannuncia una tornata elettorale non facile per il 25 maggio. Le elezioni che porteranno al rinnovo del Parlamento europeo vedono l’inedito raggruppamento formato dai partiti guidati da Angelino Alfano e Pierferdinando Casini; si tratta di un banco di prova in grado di dare preziose indicazioni per il tentativo di mettere in piedi un nuovo schieramento moderato in grado di non dipendere dalla figura di Silvio Berlusconi. Un banco di prova che però rischia di travolgere quella parte di centrodestra che vorrebbe dare vita ad una fase nuova, se solo si pensa che i sondaggi sin qui noti danno la lista poco sopra quella soglia di sbarramento del 4% che può essere considerata il discrimine tra riuscita e fallimento. In questa situazione, per la lista Nuovo Centrodestra-Udc proprio il Meridione potrebbe diventare il territorio dove strappare i consensi necessari per fare camminare il suo progetto politico. Le regioni del Sud, infatti, hanno spesso dato molti voti al centrodestra e anche in questa occasione potrebbero rivelarsi decisive per le sorti delle liste moderate. Nella lista per il Meridione, Nuovocentro Destra e Udc avranno Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc sin dal 2005, come capolista. Dopo aver fatto parte della Democrazia Cristiana nell’ultima parte della sua parabola politica, ha quindi scelto il Centro Cristiano Democratico di Mastella e Casini quando il partito di ispirazione cattolica ha esaurito la sua storia. Nel 2004 è entrato a far parte del Parlamento europeo, per poi diventare segretario del partito in sostituzione di Marco Follini, su precisa indicazione dei principali esponenti del partito, che vedevano in lui la figura migliore per poter rappresentare le varie correnti. Nel 2006 è entrato a far parte del parlamento nazionale, rinunciando di conseguenze all’incarico europeo, carica poi confermata nelle successive elezioni del 2008, con il centrodestra, e del 2013, nell’alleanza tra Udc e liste facenti riferimento a Mario Monti. Nel corso della sua militanza politica è stato più di una volta al centro di inchieste della magistratura, in particolare nel 1992, quando fu sottoposto a procedimento per un finanziamento concesso dal Comune di Roma, nel 1993, per una tangente ricevuta e nel 2006 nell’ambito dell’inchiesta Poseidone.
Altro esponente di spicco della lista è Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria sino a pochi mesi fa, quando è stato costretto a lasciare la carica per effetto della condanna a sei anni riportata per i reati commessi quando era sindaco di Reggio Calabria. Una condanna che per effetto della legge Severino sulla corruzione politica ha portato alla sua decadenza dalla carica. Dopo aver iniziato la sua carriera nel Fronte della Gioventù, nel 1993 è diventato segretario nazionale dell’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, per poi iniziare a ricoprire incarichi di carattere regionale, prima di diventare nel 2002 sindaco di Reggio Calabria. Incarico ricoperto insieme a quello di coordinatore regionale del Popolo delle Libertà, poi lasciato per candidarsi alla guida della regione, nel 2010. Infine nel 2013 ha deciso di entrare a far parte del Nuovo Centro Destra, in chiara polemica con la decisione assunta da Silvio Berlusconi di riportare in vita Forza Italia. Non va poi dimenticato Giuseppe Gargani, altro storico esponente del mondo cattolico che ha avuto spesso un ruolo di rilievo nelle vicende delle formazioni di centro. Entrato in politica nel lontano 1956, quando si iscrisse alla Democrazia Cristiana, ha fatto parte del parlamento italiano per ben sei legislature consecutive, dal 1972 al 1994. Quando nel 1995 il Partito Popolare si è trovato di fronte al bivio rappresentato dalla scelta di uno dei due blocchi dominanti, ha optato per il centrosinistra e per Gerardo Bianco, sostenendo quindi la candidatura di Romano Prodi e l’esperienza dell’Ulivo. Negli anni successivi ha invece cambiato campo, entrando nel centrodestra, per poi iscriversi a Forza Italia. Eletto deputato europeo nel 1999, si è poi presentato nel 2001 alle elezioni politiche, senza essere eletto. È invece riuscito ad ottenere circa 80mila preferenze nelle europee del 2004, nella circoscrizione meridionale, nelle file di Forza Italia, lasciando poi il Popolo delle Libertà nel 2010 per dare vita ad un movimento, EuropaSud, che ha poi traghettato nell’Unione di Centro.
Lorenzo Cesa
Massimo Cassano
Giuseppe Gargani
Gino Trematerra
Angelo Cera
Filippo Piccone
Giuseppe Scopelliti
Paolo Romano
Gerardo Brusco
Andrea Caroppo
Pasquale D’Acunzi
Vincenzo Di Pierro
Massimo Ferrarese
Luigi Meluca
Denis Domenico Nesci
Tommaso Scotto Diminico
Loredana Strianese