A Bari, Antonio Decaro e Domenico Di Paola andranno al ballottaggio in programma il prossimo 8 giugno, ma il fatto che il candidato del centrosinistra sia arrivato così vicino alla vittoria già al primo turno (49,38%) è un risultato “straordinario”. Lo ha detto il leader di Sel e governatore pugliese Nichi Vendola a margine di una conferenza stampa. “Decaro ha dimostrato davvero di saper entrare nel cuore dei baresi – ha aggiunto – e non era facile prendere nelle proprie mani l’eredità di un leader così popolare come il sindaco uscente Michele Emiliano”. Tutto ciò, secondo Vendola, dimostra “che i soldi non sono tutto nelle campagne elettorali, non è vero che tutto si compra. Qualcuno ha pensato che Bari si potesse comprare e invece è ancora una città appassionata al suo destino, che discute, si anima e trovo tutto ciò una pagina molto bella di democrazia nel Mezzogiorno”.



Non ce l’ha fatta per un soffio Antonio Decaro, il candidato sindaco del centrosinistra a Bari che ieri, al termine dello spoglio delle schede, si è fermato al 49,38%. Sarà dunque ballottaggio, in programma il prossimo 8 giugno, con Domenico Di Paola, candidato del centrodestra che ha raccolto il 35,76% delle preferenze. “Aspettiamo il risultato definitivo – ha detto Decaro stanotte durante lo spoglio – Comunque questo è già un risultato straordinario per noi. Decisamente maggiore rispetto a quello di ieri e decisamente superiore rispetto a quello degli avversari”. Ballottaggio anche a Bergamo, dove a sfidarsi saranno il candidato del centrosinistra Giorgio Gori, arrivato al 45,48%, e quello del centrodestra Franco Tentorio che invece ha ottenuto il 42,17% dei voti. Anche a Padova il primo turno delle comunali porta a un ballottaggio, anche se certamente inedito: dopo un decennio di governo di sinistra, infatti, è testa a testa tra Ivo Rossi del Pd (33,76%) e Massimo Bitonci, capogruppo della Lega al Senato (ma sostenuto anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia-An e tre liste civiche) che ha raccolto il 31,42%.



Bari fanalino di coda dei seggi da scrutinare: alle ore 20 e 15 risultano infatti scrutinate solo 65 sezioni su 435. Al momento è in testa la coalizione di centrosinistra Antonio Decaro con il 48,5% dei voti mentre il centro destra che nel capoluogo pugliese vede insieme Forza Italia e Ncd più diverse liste civiche con il candidato Mimmo Di Paola è al 36,7%. A Padova con 115 sezioni su 206 Ivo Rossi del centrosinistra è a quota 33,55% mentre Massimo Bitonci della Lega Nord sostenuto anche da Forza Italia è al 31,6%. A Reggio Emilia invece con 127 sezioni scrutinate su 161 è definitva ormai la vittoria di Luca Vecchi del centrosinistra con il 56,7% dei voti contro il grillino Norberto Vaccari a quota 17%. Invece con 141 sezioni scrutinate su 172 a Livorno si profila il ballottaggio con il 40,2% di Marco Ruggeri del centrosinistra contro Filippo Nogarin del M5S con il 19,1% dei voti.



Tutto rimandato a domenica 8 giugno a Padova a Bergamo. Nei due comuni del nord Italia si deciderà al ballottaggio il nuovo primo cittadino. Partendo dalla città lombarda, Giorgio Gori (centrosinistra) e Franco Tentorio (centrodestra) sono al 45.5% contro il 42.3% dei consensi. Sarà determinante quell’8.2% che è andato a Zenoni del Movimento 5 Stelle. Stesso equilibrio anche in Veneto con Ivo Rossi (cdx) al 33.55% e Massimo Bitonci (cdx) al 31.64%. Qui saranno più che mai mai importanti i voti andati alla lista civica di Maurizio Saia (10.45%) e al pentastellato Giuliano Altavilla (9.03%). 

Il testa a testa a Padova assegna attualmente il 33,03% dei voti a Ivo Rossi, del centrosinistra, e il 32,03 a Massimo Bitonci, del centrodestra. Una differenza di circa 400 voti, che non lascia sicuro Rossi e nemmeno promette nulla a Bitonci, quando le sezioni scrutinate sono 72 su 206 per il sindaco e appena 44 su 206 per il consiglio comunale. Dunque, ballottaggio assicurato. Ma anche il ballottaggio non si annuncia una partita facile, perché Maurizio Saia, candidato di Ncd, attualmente col 10,2%, è alla pari con Francesco Fiore, Lista Civica, con il 10,17%.

Si andrà al ballottaggio sicuramente a Padova, dove Ivo Rossi del centrosinistra e Massimo Bitonci del centrodestra sono a circa un punto percentuali di distanza l’uno dall’altro, con il primo al 32.75% e il secondo al 31.84%. Terzo Francesco Fiore, della lista Civica con il 10.29% e 2.399 voti che saranno decisivi al ballottaggio alla pari dei 2.362 (10.13%) di Maurizio Saia, candidato del Nuovo Centrodestra. Allo stesso modo saranno determinanti anche le 2.148 preferenze andate e Giuliano Altavilla, del Movimento 5 Stelle.

A Bergamo il candidato del Pd Giorgio Gori è al 45,2% davanti a Tentorio al 42,7 del centrodestra, Zenoni del M5S all’8,2, Gargano al 2,3%, Isnenghi  di Rinasce Bergamo allo 0,8%. 

A Reggio Emilia sembrerebbe delinearsi la vittoria del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Luca Vecchi al momento con 38 sezioni scrutinate su 161 in testa con il 52%. Lo sfidante del M5S Norberto Vaccari è infatti staccato al 16,9% mentre quello del centro destra, Donatella Prampolini, che a Reggio Emilia vede insieme Forza Italia, Lega Nord e Ncd, è a quota 12,1%. Largo vantaggio del candidato del centrosinistra anche a Prato dove Biffoni del Pd con 52 sezioni scrutinate su 183 è a quota 58,9% e il candidato del centrodestra Roberto Cenni lo segue a quota 28,4%. Con 105 sezioni scrutinate su 159 a Ferrara guida la volata il candidato di Pd e Sel Tiziano Tagliani a quota 55,8% mentre Vittorio Anselmi di Forza Italia, Lega e Fratelli di Italia è al 17,5%. 

Ancora molto indietro lo spoglio delle sezioni relative alle elezioni amministrative in tutta Italia, Padova compresa. A metà pomeriggio risultano infatti solo 22 sezioni su 206 nella città veneta. I dati al momento danno in testa il candidato leghista Massimo Bitonci, capogruppo al senato del partito di Salvini in una coalizione che vede anche Forza Italia. Al momento è in testa con il 33,8%. Distaccato di poco è il candidato del Partito democratico e attuale sindaco Ivo Rossi, al 31,4%. Distaccati e al momento fuori dei giochi i candidati di del Nuovocentrodestra Maurizio Saia con il 10,6, quello della Lista ambientalista Francesco Fiore con il 10, 2 e ultimo piazzato è il candidato del Movimento cinque stelle Giuliano Altavilla a quota 8,1%.

Si prospetta un tiratissimo testa a testa a Padova tra i candidati sindaco Massimo Bitonci del centrodestra Massimo Bitonci e Ivo Rossi, vicesindaco e sostenuto dal centrosinistra. Gli exit poll prospettano un ballottaggio che vede Rossi al 40% dei consensi, rispetto al 27% dell’avversario. Saia – sostenuto da Nuovo Centrodestra, Unione di Centro e liste civiche) tocca il 12%. Al 10% ecco invece Altavilla, candidato del Movimento 5 stelle.

Stando a quanto riporta il sito eco di bergamo, nella città lombarda si profila un testa a testa tra Giorgio Gori (centrosinistra) e Franco Tentorio (centrodestra). Gori è avanti di una manciata di voti su Tentorio: Gori 8.083 (45.62%) contro Tentorio 7.489  (42.27%). Terza piazza per  Marcello Zenoni del Movimento 5 Stelle (8.41%). Il campione è ancora basso per una stima solida 

L’affluenza definitiva al voto a Bari è stata del 68,83% degli aventi diritti contro il 74,38% delle precedenti elezioni comunali. Qui il sindaco uscente era Michele Emiliano del centrosinistra, che in questa tornata ha candidato invece Antonio Decaro che sfida principalmente Domenico Di Paola del centro destra e Sabino Mangano del Movimento cinque stelle. Lo spoglio delle schede comincerà anche qui alle ore 14. La partita potrebbe essere aperta in quanto i risulti delle europee a Bari non danno il trionfo del Pd come altrove: il partito di Renzi infatti ha preso il 35,1% dei voti contro il 24,1 del M5S e il 22,2 di Forza Italia. Passiamo al nord Italia e vediamo l’affluenza a Bergamo dove ha votato il 73,34% degli elettori contro il 79,23 della precedente tornata elettorale. Sei i candidati sindaco: Rocco Gargano, Giorgio Gori ex direttore di Canale 5, Mirko Isnenghi, Andrea Palermo, Franco Tentorio e Marcello Zenoni. E vediamo Padova dove ha votato il 72,57% contro il 78,21% delle precedenti elezioni. Qua i candidati a sindaco sono sette: Michela Gottardo, Fabio Targa, Luigi Tarquini, Roberto Boldrini, Emanuele Scieri, Sabrina Doni e Donatella Banzato,

17 piccoli comuni delle province di Imperia, Genova e Savona conoscono già il nuovo sindaco. È accaduto a Airole, Cervo, Mendatica, Montalto Ligure, Montegrosso Pian Latte, Olivetta San Michele, Pontedassio, Ranzo e Soldano in provincia di Imperia; a Campo Ligure e Crocefieschi in provincia di Genova, e a Bergeggi, Pontinvrea, Arnasco, Erli, Massimino e Magliolo in provincia di Savona. In questi comuni infatti si era presentata solo la lista dei rispettivi candidati sindaci, i quali non dovevano dunque confrontarsi con alcun rivale dentro l’urna, bensì “fuori” di essa: si trattava del quorum. In tutti questi casi, però, il quorum è stato superato e l’elezione dei candidati sindaci garantita.

Aggiornamento dell’affluenza per le elezioni comunali delle città di Bari, Bergamo e Padova. L’affluenza, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno e relativi alle ore 19, era a Bergamo del 59,36% (25,32% alle ore 12) con 10 su 172 sezioni scrutinate; a Padova del 44,49% (18,96 alle ore 12) per 30 sezioni scrutinate su 38; mentre a Bari il dato relativo alle ore 19 non è ancora pervenuto, l’unico finora noto è quello dell’affluenza alle 12 e pari al 21,33%. A bari le sezioni da scrutinare sono 11.

Domenica 25 maggio non si vota soltanto per le Elezioni Europee e Regionali (Abruzzo e Piemonte), ma anche in 4.087 comuni. Tra questi, troviamo Bari, Bergamo e Padova. Iniziamo dalla città pugliese dove troviamo dieci candidati sindaco alla successione di Michele Emiliano (Pd). Antonio Decaro è sostenuto da una coalizione di centrosinistra formata da Partito Democratico, Sel, Decaro Sindaco, Centro Democratico con Pisicchio, Bari Capitale, Europa Bianca, Decaro per Bari, Realtà Italia, Bari Viva, Semplicittà, Io Bari, Italia dei Valori, Partito dei Pensionati e Invalidi. Ecco dunque  Domenico – detto “Mimmo” – Di Paola, candidato di Forza Italia e di una coalizione di centrodestra formata da Io per Bari, Impegno Civile, Movimento Schittulli, Fratelli d’Italia, Lavoro per Bari, Nuovo Centrodestra, Nuovo Psi, La Puglia Prima di Tutto, Nuova Alba. Desirée Digeronimo è sostenuta da una coalizione trasversale formata da Bari Ti Amo, Fare per Fermare il Declino, Giovani in Movimento e Verdi-Murarts. Sabino Mangano è il candidato del Movimento 5 Stelle. Marco Cornaro si presenta con una sua lista autonoma, il Polo Barese. Giacomo Petrelli  è il candidato di Alternativa Comunista. Matteo Magnis è il candidato della lista di Lino Pasculli, Identità Popolare. Stefano Miniello è il candidato della associazione Nuova Era. Michele “Lillino” Ladisa è il candidato della lista Insorgenza Movimento Duosiciliano. Infine Luigi Paccione è il candidato sindaco di #convochiamociperbari, lista di cittadinanza attiva di sinistra. saliamo invece al Nord e in Lombardia che vede Bergamo presentare sei candidati primo cittadino (sostenuti da un totale di 17 liste). Il sindaco uscente è Franco Tentorio, sostenuto da n centrodestra coeso più che mai con Udc, Lega, Ncd, Forza Italia, Lista Tentorio e Fratelli d’Italia-An. Il centrosinistra schiera invece sette liste: Pd, Sel, Patto Civico-Lista Bruni, Psi, Idv, Moderati e Lista Gori, intorno al candidato sindacoGiorgio Gori; chiudono altri 4 candidati sindaco, Marcello Zenoni per il Movimento 5 Stelle, Rocco Gargano per l’Altra Bergamo, Mirko Isnenghi per Rinasce Bergamo, Andrea Palermo per Bergamo Cambia. Più corposa invece la proposta politica di Padova dove troviamo Ivo Rossi, attuale sindaco “reggente”, sostenuto da una coalizione di centrosinistra formata da Partito democratico, Italia dei Valori, Sinistra ecologia libertà, Socialisti e Riformisti. Troviamo dunque Maurizio Saia candidato di una coalizione di centrodestra formata da Nuovo Centrodestra-Udc, (Ri)fare Padova, Pensionati per Padova, Progetto Padova, Liga Veneta, Popolari per Padova, Lista Barbara Degani, Cristiani Democratici Uniti. Massimo Bitonci sostenuto da un’altra coalizione di centrodestra formata da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Bitonci Sindaco, Prima Padova, Lista Cappelli. Giuliano Altavilla è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Francesco Fiore è sostenuto da tre civiche orientate a sinistra: Padova 2020 per Fiore, Padova Solidale e Impegno Comune. Daniela Ruffini  è la candidata sindaco di Rifondazione Comunista e della lista Ambiente Salute e Cultura. Andrea Colasio è il candidato sindaco di Scelta Civica con Colasio e della lista Padova Rinasce. Alberto Salmaso si presenta autonomamente come candidato sostenuto da due liste civiche: Idea Padova e Idea Sanità. Bruno Cesaro è sostenuto dalla lista Padova Sociale.

Si voterà, come del resto in tutt’Italia, dalle 7 di mattina alle 23 di domenica 25 maggio, ma lo spoglio delle schede per le comunali comincerà solo lunedì 26 alle ore 14, terminato quello per le europee.  Per le Elezioni Comunali 2014 si potrà votare in diversi modi. Il più semplice sarà apporre un segno sul simbolo della lista che si preferisce (ai fini della formazione del consiglio regionale) e in questo caso il voto andrà anche al Sindaco collegato. Tracciando invece un segno solo sul nome del candidato Sindaco si darà preferenza a lui e a nessuna lista collegata. Si potrà poi anche tracciare sia il nome del candidato Sindaco che uno specifico simbolo di una lista candidata e infine si potrà anche esprimere la propria preferenza tramite il voto disgiunto, tracciando un segno su un Candidato e su una lista non collegata a lui.

In attesa dei risultati circa le comunali di Bari, Bergamo e Padova, facciamo un passo indietro e andiamo a vedere quanto successo nel 2009. A Bari vinse Emiliano con il 49.09% con un totale di 100.614 voti che gli permisero di precedere Simeone Di Cagno Abbrescia, che si attestò al 46.02% cin 94.325 voti. Staccatissimi gli altri contendenti: Mario Russo 3.2%( 6.463), Oronzo Signorile 0.6% (1.229), Lello Ciampolillo 0.4% (749), Donato Cippone 0.3% (621) e Giovanni De Giglio 0.1% (292). A Bergamo la spuntò come detto Franco Tentorio con il 51.40% delle indicazioni (che furono 35.142). Secondo, al 42.30% Roberto Bruni, al quale non bastarono 28.921 voti. Terzo, a distanze abissali, Giuseppe Mazzoleni 3.00% (2.048), Giuseppe Anghileri 2.07% (1.415), Fernando De Francesco 0.75% (513 voti) e Alberto Beretta 0.49% (333). A Padova fu testa a testa fino alle ultimissime schede visto che Flavio Zanonato (cdx) conquisto la fascia tricolore con il 45.68% e 55.808 voti e Marco Marin del centrodestra di fermò al 44.88% con 54.835 preferenze. 

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