Nella circoscrizione Centro, al termine di queste elezioni europee, il Partito Democratico ha conquistato 7 seggi: gli eletti che avranno un posto al Parlamento europeo sono Simona Bonafè, David Sassoli, Enrico Gasbarra, Goffredo Bettini, Nicola Danti, Silvia Costa e Roberto Gualtieri. Per il Movimento 5 Stelle (3 seggi) ci sono invece Laura Agea, Fabio Castaldo e Dario Tamburrano, mentre per Forza Italia (2 seggi) ecco Antonio Tajani e Alessandra Mussolini. Infine per la Lista Tsipras (1 seggio) è stata eletta Barbara Spinelli, per la Lega Nord (1 seggio) Mario Borghezio.



Si è concluso lo scrutinio dei dati reali riferiti alla circoscrizione Italia centrale senza alcuna variazione di rilievo. Si è leggermente assottigliato il vantaggio del Pd che scende al 46,59%, mentre rimangono invariate le percentuali dei due partiti inseguitori. M5S mantiene il 21,77% mentre Forza Italia non si schioda dal 14,73%. Non riesce l’impresa finale a Ncd-Udc che non supera lo sbarramento del 4% e quindi non può esprimere nella circoscrizione Centro Italia il proprio candidato. Il partito di Alfano prende infatti il 3,53%. Diverso discorso per i Fratelli d’Italia che in controtendenza col dato nazionale riescono a portare a casa un ottimo 4,57% che però non basta ai fini del seggio perché la lista a livello nazionale si ferma sotto il 4%. Ottimo risultato per la lista Tsipras che chiude a 4,7%.  



Lo scrutinio dei dati reali riferiti alla circoscrizione Italia centrale è praticamente alle battute finali, mancano ormai solo 2000 sezioni da scrutinare. Le sentenze delle urne sono ormai definite. Il Partito Democratico si stabilizza sul 47,3% dei consensi confermandosi primo partito. Staccato di ben 25 lunghezze il Movimento 5 Stelle che non riesce a superare il 21% dei voti. Un misero 14,4% per Forza Italia che si conferma il primo partito di centrodestra. Non superano la soglia Ncd-Udc. Bene Fratelli d’Italia e Tsipras si stabilizza sulla media nazionale sopra il 4%.    

Nell’Italia Centrale il Pd si posizione al 51,9% mentre il M5s sembra fermarsi al 19,7% E Forza Italia al 13,1% seguiti da Lega Nord al 9,4%, seguono Tsipras – L’altra Europa al 4,5%, Nuovo centro destra – Unione di centro al 4,5% quindi Fratelli d’Italia al 3,3%, Nuovo centro destra al 2,9%, Lega Nord al 2,5%, Green Italia 0,7% infine Italia dei valori allo 0,5%, Scelta civica allo 0,5% e infine Io cambio allo 0,2%. Un risultato elettorale in queste elezioni europee quasi bulgaro per il Pd di Matteo Renzi che va oltre il 51%. Un risultato storico che celebra il trionfo del governo e la rottamazione definitiva di Berlusconi e di M5s di beppe Grillo.



Dopo il caos delle tessere elettorali registrato oggi, piovono nuove critiche sul sindaco di Roma Ignazio Marino. “Di quattro uffici anagrafici, uno solo è aperto. Marino e Torquati brillano ancora una volta per inefficienza, non riuscendo a garantire ai cittadini un servizio fondamentale”, ha fatto sapere poco fa il Nuovo Centrodestra del Municipio Roma XV riferendosi alle difficoltà per molti cittadini di rinnovare la scheda elettorale senza più caselle disponibili per il timbro. Sulla vicenda è intervenuto anche il vice-coordinatore del Lazio di Forza Italia, Giordano Tredicine, secondo cui “quello che sta accadendo in queste ore negli uffici anagrafici di quasi tutti municipi è assurdo e intollerabile. Per colpa della solita disorganizzazione di Marino, ma anche dei direttori e dei presidenti dei municipi che si sono in questa circostanza dimostrati perfettamente allineati al sindaco, si sta, di fatto, negando il diritto di voto a migliaia di cittadini, in particolare a quelli più anziani, costretti a file chilometriche insostenibili”. 

Iniziano ad arrivare, anche se a rilento, i dati relativi all’affluenza alle ore 19 di queste elezioni europee 2014. Secondo quanto riportato sul sito del Ministero dell’Interno, l’affluenza è attualmente del 43,63% nel Lazio (118 comuni su 378), una delle regioni che fanno parte della circoscrizione Centro. Il dato è del 50,98% nelle Marche (49 comuni su 236) e del 46,42% in Toscana (42 su 280). Infine non sono ancora pervenuti i dati relativi all’Umbria. La terza e ultima rilevazione è prevista alle ore 23. 

Il consigliere Ncd della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi, ha fatto sapere di aver presentato una denuncia alla procura della Repubblica contro il sindaco di Roma Ignazio Marino “perchè è inaccettabile il caos che si venuto a creare” in alcuni municipi capitolini, “dove da questa mattina migliaia di cittadini hanno trovato gli uffici chiusi per ritirare la tessera elettorale”. Visto che molti elettori avevano esaurito gli spazi dove apporre i timbri, il primo cittadino aveva spiegato di aver chiamato “il ministero dell’Interno per segnalare la possibilità, prevista da alcuni costituzionalisti, di inserire un timbro in una tessera che abbia esaurito gli spazi (previo accertamento della identità dell’elettore) per permettere il voto”. Tale possibilità è stata però esclusa dal Ministero “per la eventualità di ricorsi”. 

Mario Monti non c’entra nulla con la lista Scelta europea: è quanto dichiara in un  comunicato stampa diffuso in queste ore da Michele Boldrin leader di Fare per fermare il declino. Il riferimento è a quanto pubblicato oggi in un articolo sul quotidiano La Stampa in cui si legge che Scelta europea ha come”leader o uomo simbolo Mario Monti” e come amici “Renzi, Draghi e Napolitano e come sponsor Gianfranco Fini”. Dice Boldrin che quanto scritto è al limite della denuncia per diffamazione: Mario Monti non c’entra nulla con noi, fa sapere, in quanto supporter del Partito Popolare, mentre Fare per fermare il declino ne ha sempre osteggiato le politiche. Renzi poi è un avversario così come lo sono Napolitano e tutto il Pd. Per quanto riguarda Fini, si legge ancora, ha dichiarato che voterà Scelta europea ma con lui non ci sono mai stati rapporti di alcun tipo. 

“La vicenda degli autisti Atac scrutatori determina un innegabile danno all’Erario e al servizio pubblico”. A dirlo è il Codacons, commentando la notizia dei 1220 dipendenti dell’azienda dei trasporti pubblici capitolina impegnati alle urne per le elezioni europee. E’ quindi “inevitabile un rallentamento del servizio pubblico”, ha commentato il presidente dell’associazione Carlo Rienzi, “e a farne le spese saranno come al solito gli utenti. La circostanza poi che vede i dipendenti Atac alle urne ricevere comunque lo stipendio dall’azienda come fosse una normale giornata lavorativa, determina un danno economico per la casse pubbliche”. Secondo Rienzi, “i lavoratori delle società impegnate nei servizi pubblici come il trasporto dovrebbero astenersi dall’attività di scrutatori, poiché le loro scelte si riversano sugli utenti attraverso un peggioramento del servizio e un incremento dei costi a carico della collettività”. 

Alle polemiche scatenate dalla chiusura dell’ufficio anagrafico di Prima Porta per “indisponibilità di personale”, si aggiungono quelle provenienti dagli uffici del I municipio di Roma a Circonvallazione Trionfale e a via Petroselli. Centinaia di persone, composte per lo più da persone in età avanzata, sono in coda in attesa di rinnovare la tessera elettorale ormai esaurite per la decima votazione. A farlo sapere è Luca Aubert, capogruppo Ncd al I municipio: “Il sindaco Marino avrebbe dovuto prendere opportuni e tempestivi provvedimenti a tal riguardo come, ad esempio, con avvisi negli uffici comunali o anche attraverso affissioni ben visibili ai cittadini per ricordare questo importante adempimento per l’esercizio del diritto costituzionale al voto”. Aubert quindi conclude: “Nei municipi solo pochi eroici impiegati si stanno prodigando per esaudire la giusta richiesta di tanti cittadini”. 

A Roma Nord, l’ufficio anagrafico di Prima Porta è chiuso per “indisponibilità del personale”. Lo ha fatto sapere, in una nota, il presidente del Consiglio del XV municipio Gina Chirizzi (Pd). “Per tutti i cittadini dell’asse Flaminia che devono rinnovare il certificato elettorale e soprattutto per tutti i cittadini di Prima Porta che hanno perso tutto a causa dell’alluvione di 4 mesi fa – scrive l’esponente democratico – oggi non viene garantito il diritto di voto dalla pubblica amministrazione”. Chirizzi chiede quindi al sindaco Marino di “intervenire inviando urgentemente personale di supporto per garantire almeno nelle ore pomeridiane l’apertura dell’ufficio di piazza Saxa Rubra”. L’inaspettata chiusura dell’ufficio anagrafico è stata commentata anche dalla coordinatrice del circolo Pd di Prima Porta, Ilaria Mandolesi: “Questa mattina ho sentito decine di persone infuriate – scrive anche lei in una nota – per la chiusura degli uffici anagrafici di Prima Porta. Ai cittadini che il 31 gennaio hanno perso tutto, compresa la tessera elettorale, viene data come unica soluzione il ritiro del certificato sostitutivo negli uffici a La Storta a molti chilometri di distanza. Ritengo che tutto ciò sia di una gravissimo e che Municipio e Comune debbano intervenire tempestivamente”. 

Anche nella circoscrizione centro comunica i dati definitivi dell’affluenza alle urne. I dati confermano la tendenza generale con il 19,46% dei votanti in Toscana, a Firenze la punta massima con il 21,81 ma qui si vota anche per eleggere il nuovo sindaco. In Umbria ha votato il 19,31% mentre nelle Marche si scende al 17,72%. Nel Lazio si scende ulteriormente con il 14,71% degli aventi diritto. A Roma e provincia ha votato il 14,46% degli elettori. 

Silvio Berlusconi ieri si lamentava di non potersi recare a votare, qualcosa che, ha detto, gli sarebbe mancata molto. Come si sa in seguito ala condanna per il processo Mediaset il leader di Forza Italia ha perso il diritto di accedere ai servizi pubblici incluso votare. Ha però potuto votare la sua compagna Francesca Pascale che ha svolto il suo dovere a Roma nel seggio dietro Palazzo Grazioli. Con lei indovinate chi c’era? Ovviamente Dudù, l’amato cagnolino di famiglia come si vede dalle foto postate su twitter.

Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla signora Clio, si è recato questa mattina al seggio di via Panisperna a Roma, nel quartiere Monti, per votare per il rinnovo del Parlamento europeo. “Buona giornata a voi tutti”, ha detto il Capo dello Stato evitando le domande dei giornalisti presenti al seggio allestito presso l’istituto tecnico per il turismo Cristoforo Colombo. Napolitano ha anche salutato alcuni elettori incontrati nel corridoio della scuola. “Non capita tutti i giorni di stringere la mano al Presidente”, ha detto una delle scrutatrici presenti.

Forte ritardo da parte della circoscrizione centro che include Lazio, Marche, Toscana e Umbria. In Toscana sono disponibili i dati di 41 sezioni su 280 con una affluenza parziale pari al 18.91%. In Umbria quasi nulla due sole sezioni su 92, pari al 21,13%. Nelle Marche abbiamo i dati di 38 sezioni su 236, con una affluenza del 17,26% e nel Lazio invece i dati di 132 sezioni su 378, con una affluenza pari al 16,71%.

Matteo Renzi ha votato. Lo ha fatto nel seggio della sua circoscrizione quella del comune di Pontassieve presso la locale scuola De Amicis. Si è recato a votare con la moglie e i tre figli per poi recarsi tutti insieme alla messa domenicale. La gente presente al seggio lo ha accolto con entusiasmo fermandosi ad applaudirlo

Anche il sindaco di Roma Ignazio Marino ha votato questa mattina al seggio di via della Palombella, vicino al Pantheon, dove è arrivato in bicicletta. “Penso che un passo indietro nell’unità strategica ed economica dell’Europa sarebbe molto grave per tutti, per europei, italiani, romani e romane – ha detto il primo cittadino della capitale una volta uscito dalla scuola elementare Gianturco – Più procederemo uniti per la costituzione degli Stati Uniti d’Europa, più conteremo al tavolo dei legittimi interessi dei continenti”. A chi gli ha chiesto se l’eventuale astensionismo potrà favorire il Movimento 5 Stelle, lui ha risposto: “È difficile saperlo, sarebbe come tirare a indovinare. Un’affluenza bassa potrebbe favorire nettamente il Partito democratico, perché di solito ha un elettorato responsabile che riflette sul significato del voto, che in questo momento è appunto quello di contrastare le spinte antieuropeistiche”. Infine un commento sul possibile “boom” dei grillini in queste elezioni europee: “Io questo timore lo avevo ascoltato quando mi candidai a sindaco – ha detto Marino – e se ricordo bene io presi il 42%, il Movimento Cinquestelle il 12%, trenta punti percentuali di differenza”. “Oggi io penso che quell’elettorato che ha premiato me continuerà a premiare i candidati di prima grandezza che il Pd ha messo in campo per le europee”, ha concluso.

La circoscrizione Centrale italiana alle elezioni europee 2014 riguarda le Regioni Lazio, Marche, Toscana, Umbria per un totale di 14 seggi (alla pari di quella Nord-Orientale) e 10.900.000 di abitanti (778.571 per seggio). Il centro Italia è sempre stato teatro del predominio dei due poli, basti pensare alle precedenti consultazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo con il Pdl e il Pd che si attestarono al 37.3% e al 32.2%. Ma con l’avvento e l’ondata del Movimento 5 stelle tutto viene rimesso in discussione. Sono 11 le liste di candidati depositate per questa circoscrizione nell’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Roma. Il Ministero dell’Interno fa sapere invece che l’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni è effettuata sulla base dei risultati dell’ultimo censimento generale della popolazione riportati dalla più recente pubblicazione ufficiale dell’Istituto centrale di statistica, da emanarsi contemporaneamente al decreto di convocazione dei comizi. La ripartizione dei seggi si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica per il numero dei membri spettanti all’Italia e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti 

Saranno elezioni durissime e decisive per Forza Italia, ormai orfana (politicamente) di Silvio Berlusconi. Il partito pare a un passo dal’implosione e in caso di un risultato negativo alle europee, il movimento fondato nel 1994 potrebbe dissolversi come un bolla di sapone non senza contraccolpi sullo scenario politico italiano. A sottolineare il momento difficile degli azzurri è lo stesso Antonio Tajani, capolista forzista nel collegio Italia Centrale. Intervistato dal Corriere, l’europarlamentare e commissario europeo per l’Industria e l’Imprenditoria uscente si dice, alla pari di tutti gli elettori azzurri, “orfano di Berlusconi”, ammettendo che senza l’ex Cavaliere è si fa molta più fatica: “Un conto siamo noi candidati, un conto è lui. In giro, me lo dicono tutti: ‘Mi saluti il presidente’. Ad Ascoli un elettore mi ha chiesto: ‘Ma perché non viene?’”. Fedelissimo di Berlusconi, dice “Averlo al fianco è un valore in più”. Domenica sera, alle 23.00, conosceremo il verdetto delle urne che potrebbero riscrivere completamente gli assetti della politica italiana 

Annalisa Corrado è capolista nella circoscrizione Italia Centrale dei Verdi europei, è ingegnere meccanico. Antonio Tajani è il capolista di Forza Italia, dal 2009 commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria. È stato ufficiale dell’aeronautica militare. Giorgia Meloni anche qui è capolista di Fratelli d’Italia. Claudio Morganti è capolista di Io cambio-Maie: appartenente alla Lega Nord, viene espulso nel 2013, nel 2009 è stato eletto al Parlamento europeo. Beatrice Lorenzin è capolista del Ncd: è l’attuale ministro della sanità. Matteo Salvini anche qui è capolista della Lega Nord. Barbara Spinelli è capolista de L’altra Europa con Tsipras, giornalista e scrittrice, è stata tra i fondatori de La Repubblica. Stefania Giannini è la capolista di Scelta europea, è l’attuale ministro dell’istruzione. Laura Agea è capolista del Movimento 5 stelle, è laureata in scienze e tecniche dei processi psicologici. Ignazio Messina, segretario dell’Italia dei valori, è candidato anche per l’Italia centrale per Italia dei valori. Simona Bonafè è la candidata del Partito Democratico: dopo aver preso parte a La Margherita, nel 2013 è stata eletta deputata nel Pd 

Nella circoscrizione centrale (Lazio, Umbria, Toscana e Marche) alle Europee del 2009 a spuntarla fu Silvio Berlusconi: il suo Pdl strappò il 37.3% (2.345.202 voti) e 6 dei 14 seggi totali. Dietro, staccato di oltre 300.000 voti il Partito Democratico (che conquistò sempre 6 seggi), ma si fermò al 32.3%). Terza forza politica l’Italia dei valori con il 7.7% che valse un posto a Bruxelles (grazie a 483.951 indicazioni). Un seggio anche per la Lega (3.0% e 186.866 voti) e l’Udc (5.4%, 341.615 consensi). Fuori dal Parlamento europeo il Prc-Pdci (4.5%, 280.093 consensi), Sinistra e Libertà (3.6%, 226.271) e La Destra (0.7%, 41.449) . L’affluenza fu del 68.7% 

David Sassoli ce lo ricordiamo tutti come mezzobusto alla guida del Tg1, di cui fu vice direttore del 2006 al 2009. Proprio nel 2009, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo (che si tennero il 6 e 7 giugno) lascio la redazione Rai e i panni di giornalisti per vestire quelli di politico, venendo eletto con ben 400.502 preferenze con il Partito Democratico nel collegio dell’Italia Centrale, per poi diventare capogruppo degli stessi dem a Bruxelles. Il 9 ottobre 2012 ufficializzò la sua candidatura alle primarie del Pd (del 7 aprile) per diventare nuovo sindaco di Roma, ma fu sconfitto da Ignazio Marino (che nelle elezioni del 26 e 27 maggio 2013) fu eletto primo cittadino con il 55% delle indicazioni di voto. E oggi? David Sassoli non è capolista nel Centro (è altresì la renziana Simona Bonafè), ma è sempre candidato con il Partito Democratico per rinnovare il suo impegno europeo. Ha affiancato Matteo Renzi nel penultimo comizio elettorale che il premier ha tenuto giovedì 22 maggio in Piazza San Giovanni nella Capitale. Da sottolineare, nell’allora lista del Popolo delle Libertà, l’exploit di Roberta Angelilli, che riuscì a ottenere 130.954 preferenze e un posto nel Parlamento Europeo (uno dei 6 vinti dal PdL). Oggi però la Angelilli ha abbandonato Silvio Berlusconi: il 16 novembre 2013 aderì infatti al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, ma non risulta nelle lista di Ncd-Udc in questa occasione 

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