Sono stati 4,352,251 i cittadini britannici che hanno votato il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito. Leader dell’Ukip (United Kingdom Independence Party) è Nigel Farage, uno dei volti di queste elezioni europee insieme a Marine Le Pen e, seppur per altri motivi, Matteo Renzi. Il partito, nato nel 1993 da una scissione dal Partito Conservatore, ha conquistato uno storico primo posto – e il 27.5% – alla tornata elettorale, conquistando 24 seggi al Parlamento Europeo che si va a rinnovare. Farage ha avuto la meglio sui laburisti di Ed Milliband e sui tories del primo ministro inglese Ed Cameron. Nigel Paul Farage, nato a Farnborough il 3 aprile 1964, abbandona i conservatori nel 1992 in seguito alla ratifica del Trattato di Maastricht, divenendo uno dei membri fondatori dell’Ukip, con il quale riuscì a ottenere un seggio come eurodeputato nel 1999 (per essere poi rieletto sia nel 2004 che nel 2009). Nel 2006 Farage scala i quadri dirigenti e diventa leader degli indipendentisti per lasciare l’incarico nel novembre 2009 quando si candidò alle elezioni generali britanniche del 2010, al termine delle quali, visto il risultato negativo, tornò a capo del partito che questo 25 maggio ha fatto il boom. A partire dal 1° luglio 2009 è co-presidente, all’interno dell’Europarlamento, del gruppo Europa delle Libertà e della Democrazia (Efd). Tra le tante etichette che gli sono state affibbiate (razzista, populista) si tiene ben stretta quella di euroscettico; il suo incontro nella giornata di mercoledì maggio con Grillo a Bruxelles mira proprio alla costituzione di un largo fronte contro la moneta unica.  Promotore di campagne anti-europeiste, usa spesso toni forti e coloriti (tratto in comune con il leader del Movimento 5 stelle) che spesso e volentieri sono caduti nella xenofobia.



Leggi anche

COSTITUENTE M5S/ Dal Vaffa Day al “progressista” Conte, 17 anni e un vincitore: l’astensioneRISULTATI COSTITUENTE, M5S LICENZIA BEPPE GRILLO/ ‘Nova’ di Conte elimina limite mandati. apre al campo largo