“Arrestateci tutti, se siamo pericolosi, arrestateci tutti perché vogliamo la libertà”. Così Matteo Salvini al suo primo raduno di Pontida da segretario della Lega. “Guardate che sovversivi, guardate che violenti”, ha detto facendo salire sul palco alcuni dei secessionisti coinvolti nell’inchiesta della Procura di Brescia. Alle elezioni europee del 25 maggio, Salvini si è detto convinto che la Lega potrà prendere “il doppio dei voti dell’anno scorso”: “Il 25 maggio non sono elezioni, ma un referendum tra il passato del partito unico dell’Euro, che va da Renzi a Berlusconi a Grillo, e il futuro”. “La vera riforma – ha aggiunto Salvini – è cancellare la Fornero e uscire dall’euro subito”. Poco prima di salire sul palco di Pontida, rispondendo alla domanda di uno dei cronisti presenti, il segretario della Lega aveva già avuto modo di attaccare la Merkel sulla moneta unica: “Preferisco Marine Le Pen ad Angela Merkel, cha ha massacrato la nostra economia con una moneta sbagliata: dunque meglio chi dice prima i francesi e stop all’immigrazione e alla deriva islamica”.
“Sarò mondato e diventerò un padre della patria. Credo che il destino mi abbia messo nelle condizioni di essere l’uomo del grande cambiamento per il nostro Paese”. A parlare è Silvio Berlusconi, intervenuto su Rai Tre a “In mezzora” di Lucia Annunziata. Alle elezioni europee del 25 maggio, ha detto l’ex premier, Forza Italia “avrà un buon risultato, sicuramente superiore al 25% che, aumentato dagli altri partiti, dovrebbe portare il centrodestra a prevalere in una futura tornata per le elezioni nazionali sul centrosinistra”. Berlusconi ha dunque smentito la frase pronunciata una settimana fa alla presentazione dei candidati di Fi a Milano (“credo che se siamo al 20% dobbiamo accendere un cero”): “E’ assolutamente inventata”, ha assicurato. Poi un nuovo attacco all’attuale governo: “Voglio vedere quale sarà il tragitto futuro di Renzi perché avevo delle speranze su di lui e sono piuttosto deluso – ha detto Berlusconi – Non dura al di là di un anno, un anno e mezzo. La situazione generale dell’economia imporrà un cambiamento nella classe dirigente e di governo”.
Il vero nemico di Forza Italia alle Europee? L’astensionismo. Parola di Licia Ronzulli, candidata al Parlamento Europeo nella fila Forza Italia (nella circoscrizione Nord-Ovest). Fedelissima del Cav, l’esponente azzurra annuncia battaglia in vista del voto di domenica 25 maggio ha dichiarato all’Adnkronos: “Forza Italia al Nord tentera’ la rimonta. I nostri militanti, la base del partito, ci crede ed è molto galvanizzata dall’impegno in prima persona del presidente Berlusconi, che, nonostante tutti gli impedimenti processuali, sta facendo una campagna elettorale a 360 gradi. La sua presenza fisica ci manca”, ma le sue apparizioni tv ci danno coraggio e voglia di andare avanti”. All’orizzonte non vede alcun flop elettorale, anche se teme che un brutto scherzo possa essere giocato dall’astensionismo: “Il vero nemico di queste elezioni non e’ tanto un partito, ma il forte astensionismo: due persone su tre non vanno a votare e il nostro sforzo maggiore è convincere la gente delusa e stanca della politica”. Se la percentuale di coloro i quali potrebbero non recarsi alle urne la spaventa, non si cura troppo invece del Movimento 5 stelle: ”Sinceramente non so quanti consensi prenderà M5S, ma non capisco proprio per quale motivo gli italiani dovrebbe tornare a dare la fiducia ai cinque stelle dopo un anno che non hanno fatto nulla…”. infine, sulla suggestione di un nuova discesa in campo targata Berlusconi, questa volta con Marina, dice: “È sicuramente un valore aggiunto per il partito, è molto preparata, lo ha dimostrato come imprenditrice e come donna”.