“Il governo mette le mani nel bilancio di un’azienda di servizio pubblico, un provvedimento grave mai avvenuto in alcun paese europeo”. A parlare così è il segretario generale Usigrai Vittorio Di Trapani che lancia l’allarme: il governo dica con chiarezza la sua idea di servizio pubblico. Le sue dichiarazioni vengono alla luce di quanto il sottosegretario alle comunicazioni ha detto apertamente: canone flessibile legato ai consumi, prelievo di 150 milioni di euro dalle casse di via Mazzini, vendita di Raiway. Un allarme che Carlo Frecciero, parlando con il sussidiario.net, rilancia in modo ancor più drammatico: “La situazione è molto grave, Renzi sta mettendo in atto quello che Berlusconi ha sempre voluto fare con la Rai ma non è riuscito. Contro Renzi però nessuno osa dire nulla”.



L’allarme che lancia Di Trapani è forte: che succede dentro e fuori della Rai? Secondo lei è vero che il governo sta mettendo mano al bilancio della televisione di Stato? E perché?

C’è una evidente voglia di ridimensionare la Rai. Questo è qualcosa che lo avesse proposto Berlusconi sarebbero scesi in piazza tutti. Invece con Renzi non succede.



Perché secondo lei?

C’è un fatto interessante che vale la pena sottolineare. Renzi attua le cose che vorrebbe fare Berlusconi facendole passare per nuove e facendole passare come un attacco alla casta, e non c’è reazione. Mi aspettavo che il direttore generale, che il presidente Tarantola – apro parentesi: io ho proposto il mio curriculum al posto di Tarantola -, che i consiglieri di amministrazione si ribellassero, che dessero spiegazioni, illuminazioni, chiarimenti e invece tutto tace.

Cosa significa tutto questo? Che piano c’è dietro?

Tutto questo vuol dire che questo consiglio di amministrazione della Rai è debolissimo e non è più in grado di negoziare con il nuovo governo. La situazione è molto grave. Mi auguro che questo ridimensionamento non sia un favore ad altri privati.



Della presunta vendita di Raiway cosa ne pensa? 

Quello è un discorso molto tecnico che non vorrei affrontare. Prima vorrei dar vita alle polemiche su quanto le ho detto. Voglio solamente essere perentorio su quanto le ho detto prima.

Ma secondo lei questo piano del governo fa parte della transizione che l’Italia sta vivendo in tutti i campi o è un disegno preciso?

E’ tutto un modo per ridimensionare il servizio pubblico. 

 

A chi giova questo ridimensionamento? Al vecchio nemico Mediaset, ad esempio?

Ad altri privati che possono scendere in campo e dividersi in qualche modo i resti della Rai. Il problema è la Rai, è in atto un tentativo di limitare e perimetrare la televisione di Stato.  Come è possibile che un governo la prima cosa che fa è tagliare? Non sarebbe meglio discutere pubblicamente invece di tagliare? 

 

E quindi?

E quindi Renzi vuole aiutare alcuni editori privati oppure Sky. Non lo so, ma qualcosa ha in mente…