Nonostante il regime di statuto speciale, il clima delle elezioni europee contagia anche il Trentino Alto Adige e il Südtirol. Dr. Gruber&Partner, in vista delle consultazioni di domenica 25 maggio ha condotto una ricerca sulle intenzioni di voto dei residenti in provincia di Bolzano. Lo studio (poi diffuso da Rai Südtirol all’interno della trasmissione Runder Tisch) è stato effettuato con un metodo di campionamento rappresentativo della popolazione altoatesina maggiorenne per sesso,età, classe d’ampiezza demografica dei comuni, titolo di studio, e appartenenza al gruppo linguistico. La raccolta delle informazioni è stata invece effettuata servendosi della metodologia CATI con questionario strutturato. Il partito che fa il pieno di voti è il Südtiroler Volkspartei (42,1%); precedendo di circa trenta punti percentuali i Verdi-Grüne (12,6%) e il Movimento 5 Stelle (12,1%). Ecco dunque il Partito Democratico (al 9.4%), il Freiheitliche (6,8 %); la Lega Nord e il Südtiroler Freiheit (1,8%). La somma degli altri partiti di centro-sinistra è del 5.5% mentre quelli di centrodestra mettono insieme poco meno, fermandosi al 5.3%. Il 51% dichiara, alla vigilia delle consultazioni, che andrà sicuramente al seggio, mentre il 13% si dice “quasi sicuro”. I tendenzialmente contrari a recarsi alle urne sono il 15%, a differenza di un 7% che resterà a casa e di un 14% di indecisi. Interessante il dato raccolto relativo alla motivazione addotta da chi non voterà: oltre al 17% che non fornisce alcuna risposta, il 32% dice che lo scandalo dei vitalizi ha fatto perder loro interesse verso la politica, contro un 24% che aveva già perso fiducia. Il 15% sostiene di non essere soddisfatto dalla scena politica attuale, mentre l’8% si dice non abbastanza informato. Il 4% dichiara di non sapere proprio a cosa serva il Parlamento Europeo, mentre il 3%, con la scelta del non-voto, vorrebbe penalizzare i partiti.
Anche la società di ricerche Lorien Consulting ha effettuato un sondaggio, pubblicato su Italia Oggi, riguardo le intenzioni di voto degli italiani e la fiducia nel governo Renzi in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Secondo la rilevazione, al momento il 34,5% degli italiani voterebbe per il Partito Democratico, seguito dal Movimento 5 Stelle (che si attesta al 23,5%) e da Forza Italia che non va oltre il 19%. Sopra la soglia di sbarramento compaiono Ncd-Udc (6,5%) e Lega Nord (5,5%), mentre Fratelli d’Italia-An (che molti sondaggi recenti danno oltre il 4%) viene data appena al 3%. Al contrario la lista L’altra Europa con Tsipras (Sel,Rc,Ci) si attesta al 4,0%, mentre Scelta Europea (CD+SC+Fare) si conferma al 2,0%. Alla domanda “Secondo il suo parere personale, chi vincerà le prossime elezioni europee o comunque potrà vantare un successo elettorale?”, il 38% degli intervistati ha indicato il Partito Democratico, il 20% M5S e appena il 9% Forza Italia. Per quanto riguarda la fiducia nell’esecutivo, il 43% degli italiani si è detto convinto che il premier riuscirà ad approvare le riforme nei tempi promessi, mentre il 50% crede che ciò non accadrà (il 7% non ha un’opinione a riguardo).
L’Istituto Demos-Demetra ha realizzato una rilevazione sugli orientamenti di voto nel Nord Est, su commissione del quotidiano Il Gazzettino. Per la precisione, lo studio è stato condotto – con il metodo di raccolta informazioni Cati (Computer Assisted Telephone Interviewing) – tra i residenti della regione Veneto, servendosi di un campione proporzionale (non probabilistico) della popolazione di riferimento per genere, classe d’età e provincia di residenza. Il quadro che ne esce vede sempre il Partito Democratico davanti a tutti, forte di un 33.8% che farebbe ben contento Matteo Renzi. Molto staccato, invece, il Movimento 5 stelle: Beppe Grillo si ferma al 21.5%, lontano ben 12.3 punti percentuali dai dem. Crolla (per il boom della Lega) Forza Italia di Silvio Berlusconi; per gli azzurri solo il 15.9% delle indicazioni di voto. Fa il pieno, come anticipato, la Lega Nord: il Carroccio, sotto la guida di Matteo Salvini, si attesta all’11.5%. Sopra la soglia di sbarramento – fissata al 4% – Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che conquista il 4.3%. Al di sotto invece del fatidico tetto troviamo L’altra Europa con Tsipras, ferma al 3.7%. Se coloro i quali non rispondono sono il 23.1%, vi è un consistente “primo partito” del 34.7% costituito dagli incerti (22.1%) e dagli astenuti (12.6%).
Il direttore dell’istituto Ipsos Nando Pagnoncelli ha presentato durante l’ultima puntata di Ballarò i dati di un recente sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Il Partito Democratico di Matteo Renzi si conferma saldamente in testa con il 33,9% delle preferenze (ma in leggero calo rispetto al 34,4% della precedente rilevazione), seguito dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che si attesta al 23,9%. Forza Italia non decolla e rimane al 19,4%, quindi ben al di sotto della soglia immaginata da Berlusconi, mentre tra le novità vediamo Fratelli d’Italia-An superare la soglia di sbarramento con il 4,1% delle preferenze. Ncd viene data al 6,1%, mentre secondo la Ipsos sarebbero fuori dai giochi la lista L’altra Europa con Tsipras (3,5%) e Scelta Europea (3%).
Meno di venti giorni al voto del 25 maggio e panorama politico sempre incerto, anche se nel marasma del sempre critico scenario italiano si fanno largo – secondo il sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per il quotidiano Il Tempo – tre certezze. La prima è la solidità del Partito Democratico, che con il 32% delle indicazioni di voto (+0.5% rispetto all’ultima rilevazione) si conferma prima formazione all’interno dello scacchiere. La seconda, invece, è la continua crescita del Movimento 5 stelle: i pentastellati, come i dem, crescono dello 0.5, e toccano quota 26% (che sarebbe un risultato davvero positivo per l’accoppiata Grillo-Casaleggio). Infine, ecco una Forza Italia – ormai stabile al 20% – rappresentare la terza forza politica del Paese. Le ultime settimane hanno visto un Silvio Berlusconi più attivo, capace di fermare quell’emorragia di voti in uscita che sembrava sgonfiare in maniera mortale il serbatoio di voti forzista. Medaglia di legno per la Lega Nord, che conquista un 5.1% di tutto rispetto. Di poco dietro il trittico formato da Ncd-Udc-Popolari, fermo a un 5% che sa di mezzo fallimento. Al di sotto della soglia di sbarramento – fissata al 4% – troviamo dunque Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale (3.9%, ma in crescita dello 0.2) e L’altra Europa con Tsipras (3.5%). Da sottolineare inoltre come, avvicinandoci alla data del voto, i partiti riescano ad attaccare il fronte degli indecisi, per la prima volta sotto il 50%. Infine, interessante il dato relativo alla fiducia verso il premier Matteo Renzi, che passa dal 58% al 55%.
L’istituto di ricerche Demopolis ha effettuato un sondaggio per il Gruppo Editoriale l’Espresso sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Diverse le novità che emergono da questa recente rilevazione, a cominciare dal netto calo di Forza Italia che scende ancor di più fino al 17,4%. Stabili invece il Pd e il Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 33 e 25,5%. Altra novità è il superamento della soglia di sbarramento da parte della lista L’altra Europa con Tsipras, data al 4,1%, mentre Ncd e Lega Nord confermano dati percentuali superiori al 5%. Fratelli d’Italia-AN viaggia ancora intorno al 4%, mentre Scelta Europea guadagna qualcosa rispetto ad altri sondaggi (è al 2,2%) ma si attesta ben al di sotto della soglia di sbarramento.
Mancano venti giorni al voto di domenica 25 maggio e la Bussola dei Sondaggi, la rubrica quotidiana di Sky Tg24 che analizza e sintetizza i dati (raccolti dai principali istituti demoscopici italiani) relativi alle preferenze elettorali, conferma i trend delle ultime settimane. Il Partito Democratico si conferma primo della classe, con una percentuale di gradimento pari al 33,3%, guadagnando pochi ma importanti punti decimali rispetto a ieri, mentre il Movimento 5 stelle non subisce alcun tipo di variazione nel corso delle ultime 24 ore, rimanendo pertanto stabile al 24.8%. Anche Forza Italia riesce a guadagnare pochissimi punti decimali: si tratta di un solo punto, che gli permette di raggiungere il 19,3%, mentre i punti percentuali della Lega Nord e del partito di Alfano rimangono stabili, senza subire variazioni. Il Carroccio è al 5.4%, mentre il trio Ncd-Udc e Popolari insegue con 5.2 punti percentuali. Per quanto concerne queste due formazioni i dati sono stabili da giorni. Se per il Pd – a meno di qualche picco (35.5%) e qualche dato sul 31.5% – la dimensione elettorale sembra stazionare sul 33%, per i pentastellati è un’altalena: i dati registrati dalle varie indagini sono anche molto differenti tra di loro, andando dal 20% al 26% circa. Questa oscillazione nei punteggi mostra dunque come sia molto difficile fotografare il reale bacino del partito di Grillo e Casaleggio. Per Forza Italia è invece univocamente confermato un calo, nonostante sia tutto da constatare il volume di voti in uscita. I forzisti sono dati attorno al 20%, anche se tendenzialmente sembrano attestarsi sotto questa soglia.
In vista del voto di domenica 25 maggio per il rinnovo del Parlamento Europeo – consultazione che avrà importanti ripercussioni politiche in Italia – l’istituto demoscopico Ipsos (di Nando Pagnoncelli) ha realizzato per il Corriere della Sera – tra il 28 e il 29 aprile – una ricerca sugli orientamenti di voto della popolazione italiana. Il metodo di campionamento scelto è quello del campione casuale rappresentativo secondo genere, età, livello di scolarità, condizione lavorativa, area geografica e ampiezza del comune di residenza; mentre la modalità di raccolta informazioni è stata quella Cati (Computer-Assisted Telephone Interviewing). Venendo dunque ai dati, il Partito Democratico vola al 34.3% delle indicazioni di voto: se fosse confermato, si tratterebbe di un risultato davvero positivo per i dem guidati da Matteo Renzi (per la prima volta all’esame del voto popolare). Questo 34.3% dei voti varrebbe 28 seggi. Staccato di quasi 12 punti percentuali ecco il Movimento 5 stelle: il partito di Grillo e Casaleggio si ferma al 22.5% (pari a 19 seggi). Terza piazza per Forza Italia: Silvio Berlusconi e i suoi si attestano al 19.2% dei consensi (16 seggi). Buon risultato per il trittico Nuovo Centrodestra, Udc e Popolari: 6.1% e 5 seggi a Bruxelles. Cavalca l’onda dell’anti Euro la Lega Nord di Matteo Salvini: il Carroccio conquista un solido 5.3% (4 seggi). Al di sotto della soglia di sbarramento – fissata al 4% – troviamo invece Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale (che si ferma beffardamente al 3.9%) e L’altra Europa con Tsipras (3.3%). Interessante il dato relativo al “partito” del non voto e degli indecisi, che formano uno schieramento che vale il 38.8% degli aventi diritto.
Il sondaggio realizzato da EMG per il Tg La7 conferma i trend che, bene o male, i principali istituti demoscopici italiani hanno delineato nelle ultime settimane. Il Partito Democratico di Matteo Renzi si conferma prima forza politica italiana con un solidissima 33.6% delle intenzioni di voto. I dem staccano di 9 punti percentuali tondi tondi il Movimento 5 stelle: Grillo&co. si fermano al 24.6% dei consensi. Non crolla Forza Italia: dopo essere stata data pericolosamente vicino al 15%, gli azzurri di Silvio Berlusconi si attestano al 19.8%, comunque ben lontani dai pentastellati. La coalizione composta da Ncd-Udc-Popolari non fa il boom e si ferma a un 4.9% che non farebbe certo troppo felice Angelino Alfano. Stessa dimensione elettorale anche per la Lega Nord di Matteo Salvini. La soglia di sbarramento per entrare nel Parlamento Europeo è fissata al 4% e attualmente Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ce la farebbe per il rotto del cuffia, visto che il partito guidato da Giorgia Meloni è proprio al fatidico 4%. Non sembra farcela invece la “lista di sinistra” L’altra Europa con Tsipras, che si ferma al 3.6%. Venendo invece alla dimensione elettorale degli indecisi, questi sarebbero il 17.3% di coloro aventi il diritto di voto, ai quali si deve sommare l’1.1% di coloro che voteranno scheda bianca e del 35.2% che dichiara che non si recherà alle urne (per un totale del 53.6%). Rimane comunque moderatamente alta la fiducia in Matteo Renzi e nel suo esecutivo: 42%.
Nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. I dati più recenti sono stati forniti da Alessandro Amadori, numero uno dell’istituto demoscopico Coesis Research, in esclusiva per Affaritaliani.it: il Pd si attesta tra il 32 e 35%, tenendo a distanza il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, confermando il risultato ottenuto alle politiche dell’anno scorso, ottiene tra il 25 e il 28% delle preferenze totali. Terzo posto per Forza Italia, il partito di Berlusconi ancora molto lontano dalla soglia immaginata dall’ex premier: al momento si attesta infatti tra il 14 e il 20%. Confermati al di sopra della soglia di sbarramento anche Ncd-Udc (tra il 4 e il 6%) insieme alla Lega Nord (tra il 4,5 e il 6%). Non raggiungono invece il 4%, o comunque risultano intorno a quella soglia, la Lista Tsipras e Fratelli d’Italia-AN, mentre Scelta Europea appare già fuori dai giochi con il 2%.
Mancano meno di venti giorni alle elezioni europee 2014, in programma il prossimo 25 maggio, e gli istituti demoscopici e di ricerca proseguono nelle loro rilevazioni sulle intenzioni di voto degli italiani. E’ il quotidiano online Giornalettismo ad effettuare una media dei dati forniti in queste settimane dai sondaggi di Euromedia Research per Porta a Porta, Emg (TgLa7), Piepoli (Ansa), Demopolis (Otto e Mezzo), Ipsos (Ballarò), Tecnè (TgCom24), Datamedia (Il Tempo), Swg (SwgLab), Ipr Marketing (Tg3) e Ixè (Agorà). Il Partito Democratico si conferma saldamente in testa con il 32-33% delle preferenze totali, seguito dal Movimento 5 Stelle di Grillo intorno al 25%. Forza Italia, nonostante le dichiarazioni di Berlusconi, a malapena riesce a raggiungere la soglia del 20% attestandosi intorno al 19%, mentre sopra la soglia di sbarramento (fissata al 4% per le europee) compaiono Ncd (tra il 4,6 e il 6%) e Lega Nord (intorno al 5%). A rischio sono invece Fratelli d’Italia-AN (intorno al 3,7%), L’altra Europa con Tsipras (3,5%) e Scelta Europea (2%). Con queste cifre, il Pd otterrebbe 27 dei 73 seggi assegnati all’Italia in queste elezioni europee, mentre 21 andrebbero al Movimento 5 Stelle, 16 a Forza Italia, 5 a Ncd-Udc e 4 alla Lega Nord.