Il Movimento 5 Stelle ha depositato oggi alla Camera la bozza di proposta di Legge per la nuova legge elettorale. “La legge dei cittadini – si legge sul blog di Beppe Grillo in cui viene annunciata la conferenza stampa di presentazione tuttora in corso – per la prima volta nella storia, una legge elettorale è stata discussa e votata online da decine di migliaia di persone. 8 votazioni, oltre 220 mila voti, e tanti punti importanti decisi da noi: il sistema proporzionale, collegi intermedi, soglia di sbarramento, preferenze e preferenze negative”. Oggi, prosegue la nota, “i parlamentari M5S presenteranno la legge alla stampa in una conferenza […] e saranno davvero nostri portavoce: la legge l’abbiamo scritta tutti insieme, un evento unico al mondo! Renzi ci aveva preso in giro, dicendo che saremmo arrivati ultimi… invece siamo arrivati PRIMI: Ecco la nostra legge elettorale!”. Sulla pagina de La Cosa dedicata alla diretta, invece, si legge che il Jobs Act di Renzi “in realtà non produce altro che contratti a tempo determinato fino a 36 mesi, prorogabili per cinque volte, senza causalità -ovvero la ragione che motiva il ricorso al contratto a termine invece che a tempo indeterminato- per lo stesso tipo di attività e per il 20% dell’organico complessivo, in violazione della direttiva CE 1999/70”. In poche parole, “significa precariato a vita. Ma non è finita. Se il Dl Lavoro già ora crea una forma di precariato perenne, il rischio concreto è che la legge venga peggiorata ancora al Senato con i diversi emendamenti del Nuovo Centro Destra di Alfano che aumenteranno la precarietà. Se il testo verrà modificato dovrà tornare alla Camera per l’approvazione finale. Battaglia parlamentare in aula da parte del M5S ma anche dialogo con i sindacati di base USB che fuori dal Senato manifestano contro il Job Act. Non pervenuti Cgil-Cisl-Uil che hanno abbandonato completamente i lavoratori”.