Si sapeva da tempo che il Partito democratico in Sicilia fosse in cattive acque, politiche ma soprattutto economiche. Arriva adesso la notizia che è stata chiusa la sede regionale. In tutto tredici dipendenti in cassa integrazione a zero ore per dodici mesi, fino al 15 giugno 2015. Otto sono impiegati amministrativi, due sono giornalisti, due autisti e un addetto alle pulizie. Sembra ci sia in ballo una proposta di reintegro con una rotazione della cassa integrazione, ma al momento nulla di ufficiale. Intanto si cercano coloro i quali non versano le quote dovute al partito, tra cui anche diversi parlamentari, secondo indiscrezioni. Secondo lo statuto del partito, qualora venissero individuati, rischierebbero la sospensione dal gruppo parlamentare in caso di consigliere regionale e anche nell’espulsione. Settimana prossima è previsto scattino le verifiche sulle singole posizioni degli eletti e dei nominati. La sede regionale del partito ha un buco pari a 500mila euro.