Dal suo blog Beppe Grillo ha lanciato una pesante accusa: alle recenti elezioni europee ci sarebbero stati dei brogli in particolare, dice, nei seggi delle regioni e dei comuni a maggioranza di sinistra. “La terra dei cachi” si intitola il suo lungo intervento nel quale in pratica cerca di giustificare la pesante sconfitta elettorale del suo movimento con dei brogli, chiedendo la verifica del voto “soprattutto in quei seggi rossi dove già in passato si sono verificati brogli”, scrive. Viene analizzato il voto, si ritiene eccessivo e impossibile che il Pd abbia ottenuto un 41% di preferenze e si chiede di costruire per le prossime elezioni un sistema anti broglio: “per vigilare in modo chiaro e controllabile sulle relazioni amicali e parentali degli scrutatori e presidenti dei seggio e permettere un controllo popolare quanto più esteso possibile tramite l’uso della tecnologia”. Vengono poi pubblicati alcuni exit pool resi noti in Inghilterra la sera degli scrutini ma mai pubblicati in Italia in cui il M5S sarebbe stato in vantaggio: “M5S: 29,9%; – PD: 28,8%; – Forza Italia: 17,2%; – Lega Nord: 5,1% – NCD: 5,0%; – L’altra Europa con Tsipras: 3,8%; – Fratelli d’Italia: 3,5%; – Scelta Europea: 2,1%; – Italia dei Valori: 1,2%; – Verdi: 1%”. Questa la situazione alle ore 20, Grillo si chiede poi cosa sia successo.



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