Anche se in calo, dal 58 al 53%, la fiducia degli italiani nei confronti del premier Matteo Renzi rimane comunque a livelli molto alti. Lo rivela un recente sondaggio effettuato da Ixè in esclusiva per Agorà, su Rai3, da cui emerge che il consenso verso l’esecutivo guidato dal segretario del Pd si attesta al di sopra di quanto fatto registrare prima delle elezioni europee del 25 maggio (49%). “Quella di Renzi è un’oscillazione fisiologica – ha spiegato il presidente di Ixè Roberto Weber – C’è poi da considerare che anche l’apertura verso Grillo può aver avuto un’incidenza immediata. Altro dato è che il leader del Movimento 5 Stelle è in costante calo”. Per quanto riguarda le riforme, il 53% degli italiani guarda con ottimismo alla nuova legge elettorale, mentre addirittura il 70% si è detto favorevole all’elezione diretta del presidente della Repubblica.
“Se dovesse votare oggi, a quale partito darebbe il suo voto?”. E’ questa la domanda posta dall’istituto di ricerca SWG in un recente sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani a quasi un mese dalle elezioni europee del 25 maggio scorso. Il Partito Democratico del premier Matteo Renzi si conferma prima forza del Paese e, dopo aver ottenuto il 40,8% delle preferenze all’ultima tornata elettorale, vede crescere ulteriormente il consenso dello 0,2% per un totale del 41%. Perde invece qualcosa il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che passa dal 21,2% delle europee all’attuale 20,6%, mentre rimane sostanzialmente stabile Forza Italia con il 16,7% (il 25 maggio prese il 16,8% dei voti totali). Perde quasi un punto Sel, il partito di Nichi Vendola che in questi giorni sta facendo i conti con il rischio scissione: dal 4% ottenuto con la lista Tsipras, oggi il consenso si attesta al 3,1%. In calo anche il Nuovo Centrodestra, dal 4,4 al 4%, mentre guadagnano qualcosa sia la Lega Nord (dal 6,2 al 6,6%) e Fratelli d’Italia (dal 3,7 al 3,8%).