Elezioni Europee ormai alle spalle, ma cambio di guardia alla guida dell’Ue ormai alle porte, continuano le rilevazioni degli Istituti demoscopici italiani sulle indicazioni di voto degli italiani, che lo scorso 25 maggio hanno consacrato il Partito Democratico di Matteo Renzi. Stando al sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli (per l’Ansa, con metodologia C.A.T.I. su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana), il Pd si mantiene al 42% (facendo però registrare un calo dello 0.5% rispetto alla precedente ricerca), mentre il  Movimento 5 stelle di Beppe Grillo è stabile al 21.5% delle indicazioni di voto. In leggero calo (0.5%) anche Forza Italia, al 15.5%. Per quanto concerne dunque lo schieramento di centro sinistra, Sel è al 2%, mentre gli altri partiti di csx mettono insieme un 1.5% che dà al centro sinistra, nel suo complesso, il 45% dei voti. Al 31% c’è invece il centro destra; dopo il partito di Silvio Berlusconi ecco Ncd-Udc (4.5%), Fratelli d’Italia-An (4%, in crescita dello 0.5%) e la Lega Nord, al 6% (altri partiti di cdx all’1%). 



Cresce la fiducia nel governo Renzi, ma non quella nei partiti. Sono questi i dati principali che emergono dal recente sondaggio effettuato da Demos & Pi, istituto di ricerca politica e sociale fondato da Ilvo Diamanti, per La Repubblica. Si parte dal gradimento dei leader politici, con il 74% degli intervistati che, su una scala da 1 a 10, ha espresso una valutazione uguale o superiore a 6 nei confronti di Matteo Renzi. A seguire troviamo il segretario della Lega Nord Matteo Salvini con il 38%, mentre il 36% ripone la propria fiducia in Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia-An. Al quarto posto compare Angelino Alfano di Ncd con il 34%, mentre Beppe Grillo (30%) supera solamente Berlusconi (27%) e Vendola (23%). Ai partecipanti alla rilevazione è stato poi chiesto un giudizio sull’attuale operato dell’esecutivo: il 69% ha espresso un voto (da 1 a 10) pari a o superiore a 6, dato decisamente in crescita rispetto al 56% registrato nel febbraio scorso. Infine l’istituto Demos % Pi ha chiesto quali partiti sono usciti più indeboliti dal voto di un mese fa: al primo posto c’è Forza Italia con il 78,2%, ma segue a breve distanza il Movimento 5 Stelle con il 73%. L’85,7% degli intervistati è invece convinto che il Pd sia uscito rafforzato dalle urne. Come detto, la fiducia nei partiti è ai minimi: il 50,8% degli intervistati, infatti, ha chiaramente detto che la democrazia può funzionare anche senza i vari schieramenti politici.

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