Concluso l’incontro durato circa un’ora fra il presidente del consiglio Matteo Renzi e i rappresentanti del movimento cinque stelle. Sostanzialmente Renzi ha sottolineato come la proposta di legge elettorale del M5S sia deficitaria perché non garantisce la governabilità di chi ha vinto le elezioni, mentre ci sono aspetti interessanti su altri punti. Disponibile ad aprire anche sul discorso delle preferenze sempre che sia garantita la governabilità di chi vince le elezioni: “voi col vostro sistema date a un partito politico la possibilità di allearsi il giorno dopo il voto con chi vuole. Con il sistema nostro, che è molto semplice e che è quello dei sindaci, garantisce chiarezza e governabilità, chi vince, vince” ha detto il premier. Durante l’incontro non è mancato qualche momento di tensione, come quando Di Maio ha citato gli accordi pre elettorali facendo riferimento al governo Prodi del 2006: “si crea una accozzaglia di partiti. Noi parliamo di accordi programmatici” ha detto. Renzi ha risposto: “Io non so come sarebbe andata alle europee se aveste detto prima che facevate un accordo con Farage. Dirlo prima è un fatto di etica”. La replica: “voi avevate detto che Bersani sarebbe stato presidente del consiglio”. La contro replica. “siete stati voi a non farglielo fare”. Nonostante questo, Pd e M5S si sono dati appuntamenti fra alcuni giorni per riprendere la discussione.



Con la proposta di legge del Movimento cinque stelle non si ottiene la maggioranza in parlamento. Lo ha detto Matteo Renzi rivolgendosi ai rappresentanti del M5S durante l’incontro di oggi. Renzi ha poi detto di essere disponibile ad aprire sulla questione preferenze: non abbiamo paura delle preferenze, se c’è la certezza che offrono governabilità, ma la questione fondamentale, ha detto ancora è che chi vince le elezioni possa governare già il giorno dopo. Di Maio dei cinque stelle ha replicato dicendo che la loro proposta di legge è solo un punto di partenza per superare determinate criticità: “Come metodo di lavoro vorrei che noi adesso, acquisite le vostre osservazioni, tra tre o quattro giorni al massimo ci rincontriamo e valutiamo i punti di caduta sui quali poter discutere una legge elettorale insieme” ha detto. Ok di Renzi al nuovo incontro basti che il M5S corregga la sua proposta di legge: il Democratellum non garantisce la possibilità di governare a chi vince ha detto. 



Si sta tenendo in questi minuti il tanto atteso incontro – presso la Sala della Commissione Esteri della Camera dei deputati – tra la delegazione del governo e del Movimento 5 Stelle in materia di legge elettorale. Sui social network, ovviamente, l’argomento impazza e su Twitter sono in molti a commentare: “#democratellum #Renzi #M5S Renzi non va oltre il suo ego ed i suoi numeri essere corretti e disinteressati e cosi difficile?”, scrive un utente. “Ma Speranza è vivo e cosciente o è un cartonato?”, aggiunge ironicamente un altro. “Vogliono i  dislike alle elezioni. Come disqus. Ma spegnete i PC e andate a prendere aria, su”, si legge ancora tra i commenti. “Qualcuno dica a #dimaio che Prodi e Berlusconi sono caduti con legge elettorale proporzionale, non maggioritaria”, e ancora: “Ma se già così gli elettori #M5S non sanno come si fa a votare, come vi viene in mente di complicare ancora di più le cose? #leggeelettorale”, “Il voto in decimi della legge del #M5S mi ricorda tanto l’applausometro del Karaoke di Fiorello” e “Ma M5s e Grillo stanno cercando uno scontro con il PD e Renzi …da quello che si vede non si capisce molto!vogliono solo mettersi in mostra!”. 



Anche Matteo Renzi all’incontro con i cinque stelle, nonostante in un primo tempo non avesse dovuto esserci- Insieme a lui Debora Serracchiani vicesegretario del Pd il capogruppo alla camera Roberto Speranza e l’euro deputato Alessansdra Moretti. Da parte M5S sono presenti Luigi Di Maio. Danilo Toninelli e altri rappresentanti. L’incontro è cominciato, Renzi ha dichiarato la sua felicità di poter parlare con i cinque steli, che da parte loro hanno dichiarato in precedenza: ” Il nostro intento è quello di agire rapidamente per sbloccare la situazione che si è venuta a creare con la riforma elettorale frutto dell’accordo tra PD e Forza Italia, l’Italicum, ormai ferma da cinque mesi”. 

Incontro al Quirinale tra il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in vista della prossima riunione del Consiglio Europeo. Il colloquio, fa sapere il Colle in una nota, “ha affrontato le prospettive che si presentano per un mandato di forte rinnovamento delle politiche dell’Unione Europea su cui si impegni il candidato Presidente della Commissione”. Intanto ancora non è chiaro se il segretario dl Pd sarà presente all’incontro delle 14.30 con la delegazione del Movimento 5 Stelle. Da fonti di Palazzo Chigi, fa sapere l’Adnkronos, si apprende che la delegazione Partito Democratico non è stata ancora annunciata. Non è stata dunque confermata l’assenza di Renzi all’atteso incontro, mentre l’M5S ha fatto sapere che saranno presenti Di Maio, Toninelli, Brescia e Buccarella.

A meno di un’ora dall’inizio dell’incontro con la delegazione del Partito Democratico, Beppe Grillo è intervenuto sul suo blog per rispondere alle numerose polemiche di questi giorni legate agli insulti sessisti rivolti al ministro per le Riforme Maria Elena Boschi apparsi sulla pagina Facebook del leader del Movimento 5 Stelle. “La realtà delle cose – scrive oggi Grillo in un post apparso di recente – ci dice che questi insulti sono stati scritti da alcuni utenti Facebook, la cui identità non è certificata. Per quello che si sa possono essere stati scritti dagli stessi giornalisti che hanno fatto gli articoli o da esponenti del pd come successo in passato”. Grillo spiega inoltre che i nominativi degli iscritti Facebook autori degli insulti, “in gran parte cancellati, sono a disposizione del ministro Boschi qualora volesse attivare la polizia postale per giungere alla loro identità e agire per vie legali in tutela della sua reputazione”. 

E’ in programma oggi, mercoledì 25 giugno 2014, l’incontro tra le delegazioni del gruppo del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle per discutere di riforme e di legge elettorale. L’appuntamento è alle 14.30 presso la Sala della Commissione Esteri della Camera dei deputati, e l’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming video sul blog di Grillo e sul canale YouTube di Montecitorio. Come fatto sapere di recente, per l’M5S ci saranno i deputati Di Maio, Toninelli, Brescia e Buccarella. “Vedremo quale sarà la discussione, c’è bisogno della buona volontà di entrambe le parti – ha detto il vicepresidente della Camera intervistato da Fanpage.it – Noi non crediamo che la nostra legge elettorale sia perfetta, ma non lo è nemmeno la loro: valuteremo se c’è la possibilità di un cammino comune. Dal Movimento 5 Stelle nessuna preclusione, vedremo se c’è la possibilità di un cammino comune. Ma serve un sistema che dia governabilità, non solo certezza di vittoria”. Non è ancora chiaro chi ci sarà invece per il Pd, ma quasi sicuramente Matteo Renzi non parteciperà (come anche Beppe Grillo): saranno probabilmente presenti i vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, oltre ai capigruppo di Senato e Camera, Luigi Zanda e Roberto Speranza. Sta intanto ancora facendo discutere il recente attacco dei Cinque Stelle al ddl Boschi sulle riforme, definito una “porcata”, a cui sono seguiti insulti sessisti contro il ministro apparsi sulla pagina Facebook del leader M5S. “Il M5S può fare ancora la cosa giusta – ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci – scusarsi con il ministro Boschi e con tutte le donne, anche del suo movimento, offese da insulti beceri. L’Italia reale per fortuna è un’altra cosa rispetto al blog di Beppe Grillo”.