La disciplina vigente in materia di adozioni nazionali ed internazionali deve essere “urgentemente riformata essendo condizionata da eccessi burocratici, costi insostenibili e carenza di trasparenza”. A dirlo è Aldo Di Biagio, vice presidente vicario del gruppo per l’Italia al Senato, precisando che in questi giorni è stata ascoltata presso il Comitato per le questioni degli italiani all’estero la Presidente della Commissioni adozioni internazionali. Nelle prossime ore, invece, verrà sollecitata “la trattazione del disegno di legge in materia presso la Commissione giustizia, per adeguare l’ordinamento italiano ad un fenomeno in evoluzione che merita di essere affrontato con gli strumenti più adeguati”. Di Biagio ha dunque spiegato che i primi mesi del 2014 hanno confermato la pesante crisi delle adozioni internazionali, “essendo stato registrato un calo del 9,1% nel numero dei minori adottati, non solo per ragioni di natura economica, dati i costi assurdi legati all’accesso all’adozione, ma soprattutto per lo snervante percorso burocratico-amministrativo che i genitori sono costretti ad intraprendere per poter arrivare al loro bambino. Di contro aumenta il numero delle coppie che vorrebbero ma non possono”. La responsabilità del governo, ha concluso il senatore, “è quella di tutelare il diritto dei bambini ad avere una famiglia e di consentire ai genitori di poter amare i loro figli anche non biologici, non possiamo permettere che delle assurde gabbie burocratiche sviliscano un principio che dovrebbe essere inderogabile. Ci auguriamo che entro l’anno si possa avviare un iter di riforma che sia davvero rivoluzionario e ci ponga sullo stesso livello dei nostri partner europei”.