L’Istituto Piepoli ha effettuato un nuovo sondaggio per l’Ansa sulle intenzioni di voto alla Camera a poco più di un mese dalle elezioni europee. Il Partito Democratico si conferma prima forza del Paese con il 42% delle preferenze totali, quindi in linea con quanto ottenuto il 25 maggio scorso ma in calo rispetto alla scorsa settimana di circa mezzo punto percentuale. Stabile invece il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che si attesta al 21,5%, mentre perde qualcosa anche Forza Italia che raccoglie il 15,5%. Anche la Lega Nord conferma i risultati della scorsa tornata elettorale con il 6%, seguita da Ncd-Udc al 4.5% (stabile) e Fratelli d’Italia al 4%, in aumento dello 0.5% (quel mezzo punto che un mese fa avrebbe evitato l’esclusione dal parlamento europeo). Infine ecco Sel, il partito di Nichi Vendola alle prese con una pesante crisi, che si attesta al 2%.
Dopo i primi 100 giorni da premier di Matteo Renzi, un nuovo sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per La Stampa e Sky Tg24 ha raccolto i giudizi degli italiani sull’operato dell’esecutivo. Il 62% degli intervistati ha definito “abbastanza positivo” quanto fatto vedere finora dal governo, mentre secondo il 13% è “molto positivo”. Solamente il 3% giudica quanto visto “molto negativo”, mentre il 17% lo reputa “abbastanza negativo”. Si passa dunque ai vari provvedimenti realizzati fino a questo momento, con il 26% dei partecipanti alla rilevazione che afferma di aver apprezzato in modo particolare il taglio degli stipendi ai manager pubblici. Il 14% ha invece visto di buon occhio il bonus di 80 euro in busta paga, mentre l’11% il taglio del 10% dell’Irap per le aziende. In quale ambito il governo dovrebbe adesso agire prioritariamente nei prossimi mesi? Secondo quanto raccolto dall’Istituto Piepoli, il 38% crede che sia necessario muoversi sulla riforma del lavoro, mentre il 31% sul rilancio dell’economia. Tra le altre opzioni ci sono il taglio alla spesa pubblica e ai costi della politica (14%), far sentire le ragioni dell’Italia in Europa (5%) e la riforma della Pubblica Amministrazione (5%).