Dopo il successo delle elezioni europee del 25 maggio scorso, il Partito Democratico del premier Matteo Renzi continua a crescere. Lo rivela un recente sondaggio SWG sulle intenzioni di voto degli italiani, dal quale emerge anche un calo del Movimento 5 Stelle e un miglioramento di Forza Italia. Il Pd si conferma prima forza del Paese con il 42,6% delle preferenze, in aumento di oltre un punto e mezzo rispetto alla scorsa settimana (41%), mentre il Movimento di Beppe Grillo passa dal 20,6% di sette giorni fa all’attuale 19%. Bene anche il partito di Silvio Berlusconi che si attesta al 18,1%, in aumento di oltre un punto (16,7%). Crolla invece il consenso di Sel, il partito di Nichi Vendola che in questo periodo sta facendo i conti con pesanti divisioni interne: dal 3,1% al 2%. Tra gli altri partiti, la Lega Nord è stabile al 6,6%, seguita da Ncd di Angelino Alfano al 4,4% e Fratelli d’Italia-An al 3,3%.
A più di un mese dalle elezioni europee, l’istituto di ricerche Demopolis ha effettuato per Otto e Mezzo (La7) un nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani alla Camera. Il Partito Democratico si conferma saldamente in testa con il 43% delle preferenze, seguito dal Movimento 5 Stelle che invece perde qualcosa attestandosi al 20%. Forza Italia raccoglie il 15%, mentre a seguire compaiono Lega Nord al 6%, Ncd-Udc al 4% e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale al 3%. Secondo la rilevazione Demopolis, il 52% degli intervistati ha scelto alle elezioni europee la stessa lista votata nel 2013, mentre il 45% ha ammesso di aver votato un’altra lista o di essersi astenuto. Un’ultima domanda riguarda il leader politico che, secondo le persone contattate, sarà in grado di competere con Matteo Renzi alle prossime elezioni politiche: in questo caso Beppe Grillo è ancora considerato il più “pericoloso”, votato dal 25% dei partecipanti al sondaggio, mentre a seguire troviamo Silvio Berlusconi al 10% e Matteo Salvini all’8%. Il 48% crede addirittura che nessun attuale leader sia in grado di contrastare il consenso ottenuto dal segretario del Pd.