Trovata la quadra: lo dice il capogruppo di Forza Italia al senato, a proposito della riforma del senato stesso. Sembra che si sia trovato un accordo con il segretario del Ncd. Come si sa negli ultimi giorni la discussione sulla riforma della camera alta si è fatta tesa e a rischio di interruzione. Ecco di cosa si tratta: i seggi saranno assegnati con metodo proporzionale in base ai voti espressi dai consigli regionali.
Niente intesa sulla riforma del Senato. A dare la notizia del mancato accordo in Commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama è Roberto Calderoli, che a margine dei lavori, ha dichiarato ai cronisti: “Così non va, non c’è accordo. A questo punto andiamo in Aula lunedì e lì scioglieremo i nodi. Nuovo stop dunque per il tanto discusso ddl Boschi, che sarebbe dovuto passare in aula nel pomeriggio: con tutta probabilità sarà rinviato a lunedì. L’ostacolo principale sulla via dell’approvazione è il meccanismo di designazione dei senatori (da parte dei consigli regionali), che non piace a tanti colleghi. L’esponente della Lega Nord, ai microfoni dei giornalisti, sottolinea: “L’emendamento da una parte prevede l’elezione su base proporzionale dei senatori da parte dei consigli regionali, ma dall’altro aggiunge che questa deve avvenire ‘tenuto conto della consistenza dei gruppi consiliari’. Questo significa che si sa già in partenza quanti senatori spettano a ciascun gruppo, e che quindi il voto dei consiglieri regionali perde di peso”. E ancora: “Se aggiungiamo che la norma transitoria stabilisce che i senatori verranno eletti dai consigli regionali sulla base di listini bloccati, capiamo che i futuri senatori li sceglieranno i capigruppo e non verranno eletti dai consiglieri regionali”. La Commissione Affari costituzionali del Senato ha dunque sospeso i propri lavori sulle riforme, che riprenderanno alle 15.00. Con l’accordo di tutti i gruppi è stato comunque deciso che alle 17,30 ci sarà comunque il voto finale. Di conseguenza, come già detto, il passaggio in aula si avrà lunedì mattina.