Zoia Veronesi è innocente. L’ex segretaria di Pierluigi Bersani era stata accusata di truffaaggravata ai danni della ragione Emilia-Romagna: la donna è stata assolta in primo grado – con rito abbreviato – perché il fatto, secondo il giudice Letizio Magliaro, non sussiste. La procura della Repubblica di Bologna sosteneva che avesse percepito indebitamente 140mila euro di stipendio per svolgere a Roma compiti di coordinamento tra Regione e Stato centrale (e poi aver lavorato esclusivamente al servizio dell’ex segretario del Partito Democratico, senza alcun incarico pubblico). Queste le parole della Veronesi uscendo dall’aula: “Ero certa di questa sentenza”. Alla pari della Veronesi, anche Bruno Sonaroli, ex capo di gabinetto della giunta di Vasco Errani, è stato ritenuto innocente. 



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