L’ex viceministro dell’economia Stefano Fassina, nel corso di una intervista a La Repubblica, esprime il suo malumore per l’esenzione agli immobili della Chiesa, nello specifico le scuole e tutti gli immobili a uso commerciale. In un momento come questo, dice, dove si procede con tagli alle scuole pubbliche, che senso ha esentare dall’Imu e dalla Tasi scuole che hanno rette di 7mila euro all’anno? Il decreto del governo non aveva questo obbiettivo, aggiunge, cioè abbassare l’Imu alle scuole private. Invece, spiega, l’obbiettivo era quello di ridefinire e risistemare la tassazione sugli immobili a seconda dell’uso commerciale che se ne fa. La decisione invece di esentare dal pagamento è stata solo una scelta politica, aggiunge ancora. “Il problema non è la guerra di religione tra scuola pubblica e scuola privata, tra cattolici e laici. La questione è di priorità. In un contesto così la priorità di un governo che vuole cambiare verso deve essere la scuola pubblica”.