“Se Renzi metterà una sola mezza tassa in più, a Roma con i bastoni”. Lo afferma Matteo Salvini dal Monviso, dove è in corso la Festa dei popoli padani. Poi precisa: “Ovviamente bastoni democratici, figurati, bastoni di gommapiuma e da passeggio. Dobbiamo toccarli anche sui portafogli e per questo mettere in atto alcune azioni di resistenza fiscale”. A breve, infatti, il ministro dell’Economia presenterà la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che dovrà servire come base alla prossima legge di Stabilità. C’è il rischio, visto che l’andamento del pil è inferiore alle stime e che bisogna mantenere il deficit sotto il tetto del 3 per cento rispetto al pil, che oltre al taglio della spesa si potrebbe ricorrere all’aumento delle tasse. Il leader del Carroccio attacca i burocrati di Bruxelles: “C’è qualche realtà europea che dei vincoli di Bruxelles se ne fregherà perchè se ti portano a morire te ne devi fregare” e sottolinea: “Qualcuno se ne frega e i soldi li trova facendo ripartire l’economia. Renzi invece abbia ma non morde perchè poi dice che rispetterà tutti i vincoli europei e non so veramente dove troverà i soldi”. Salvini attacca: “anche i tagli sono tasse: se chiudi un ospedale è una tassa per il cittadino, che deve fare 50 chilometri per andare a farsi curare, se chiudi una scuola è una tassa occulta. Noi la proposta l’abbiamo fatta: l’aliquota fiscale del 20% che funziona in 40 Paesi del mondo, combattere l’evasione fiscale fa incassare di più allo Stato. Io non capisco perché su questo Renzi non abbia ancora risposto”. E poi aggiunge che “si è rotto” di leggere di suicidi di imprenditori, artigiani e padri di famiglia. (Serena Marotta)