Il grande giorno è arrivato. Quest’oggi i cittadini scozzesi voteranno il referendum che deciderà il futuro del loro Paese: fuori o dentro il Regno Unito? Si vota dalle 7.00 alle 22.00 e in serata dunque, già attraversato exit poll e proiezioni, conosceremo il destino della Scozia. Ma come succederà se a vincere sarà il sì?
Facile, la Scozia diventerebbe un paese indipendente a partire dal 2016 con grandi ripercussioni sulla politica e sull’economia del Regno Unito, dell’Europa e anche dell’Onu. Anzitutto, come già sottolineato dalla Commissione di Bruxelles, il “nuovo” stato sarebbe estromesso dall’Unione Europea, alla quale può sì rientrare a far parte ma solo in seguito alla presentazione di una domanda di adesione. Per il Regno Unito sarebbe un vero e proprio terremoto, visto che lo spirito isolazionista britannico è forte: il premier Cameron ha promesso – nel caso in cui rivincerà le elezioni, un referendum sull’opportunità o meno che l’isola continui a far parte dell’Ue. E la cosa strana è che gli scozzesi sono molto più europeisti degli inglesi. Dunque, oltre a possibili effetti domino sulla vita politica dell’United Kingdom, con lo stesso Cameron che si troverebbe sommerso da critiche e richieste di dimissioni. Un’eventuale vittoria degli indipendentisti decreterebbe la caduta dell’Act of Union, firmato da Inghilterra e Scozia nel 1707: di rimbalzo finirà in soffitta anche la Union Jack. Venendo dunque agli interrogativi economici, partiamo dalla valuta che userà la Scozia: il fine perseguito da da Edimburgo è l’unione monetaria sotto la Sterlina, ma Londra la pensa diversamente. Si aprirebbero poi contese importanti su immigrazione, oltre che sulla volontà di sottostare ancora alla monarchia: la regina Elisabetta infatti dovrebbe regnare ancora sulla Scozia indipendente dal governo londinese visto che l’unione delle corone è data 1603 ed è scissa da quella tra nazioni; non è comunque da escludere a priori, in futuro, una seconda consultazione popolare in tal senso. Poi, con la vittoria del sì la Gran Bretagna si troverà a dover rinunciare al seggio permanente in Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Infine, facendo una lista sommaria degli effetti – comunque imprevedibili – di una decisione di tale portate, la vittoria degli indipendentisti alla Braveheart, infiammerebbe ancora di più lo spirito secessionista di Baschi e Catalani, e a tutti i movimenti nazionalisti europei che premono per un Europa dei popoli.