Il Pd di Renzi mantiene saldamente le preferenze ottenute alle Europee di maggio, con un 40,5% dei consensi che è quasi il doppio di quelli del M5S, che può contare comunque su un tutt’altro che disprezzabile 21,5%. Forza Italia è invece al 15,5% e la Lega nord al 6,5%. E’ il risultato di un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per l’Ansa. Abbiamo chiesto a Nicola Piepoli di commentare questi dati.
Piepoli, il Pd conferma i consensi delle Europee. Significa che gli italiani sono soddisfatti di Renzi?
La fiducia degli italiani in Renzi è pari al 61%, una soglia molto alta. Per esempio Obama è al 42-43%, quindi è in un altro pianeta in termini di soddisfazione, Hollande è sotto al 30%, la Merkel intorno al 50%.
Come si spiega il 60% di Renzi e perché la gente ha tanta fiducia in lui?
Renzi è un ragazzo giovane, la cui immagine piace, è pimpante e convinto di saperne più degli altri e quindi dà fiducia alla gente. Se poi aggiungiamo che è molto attivo, sempre in televisione e dice delle cose che sembrano giuste, sono tutti elementi che alla fine spiegano perché abbia così tanti consensi.
Quanto contano le riforme da questo punto di vista?
Sulle riforme istituzionali di Renzi c’è molto consenso, anche se solo l’8% degli italiani pensano che siano dei temi importanti, mentre il 70% ritiene che la priorità vada data all’economia. Renzi dovrebbe occuparsi dunque innanzitutto dello sviluppo economico. Gli 80 euro quanti voti hanno spostati? Ne hanno spostati parecchi, la metà dei voti aggiuntivi al Pd alle Europee deriva dagli 80 euro. Circa un milione e mezzo di elettori hanno votato il partito di Renzi per il bonus. L’effetto però è passato e non sta continuando. Quanto conta Renzi sul 40,5% dei consensi del Pd? Renzi vale una decina di punti, che è comunque tanto.
Come si spiega il 21,5% del M5S?
Se c’è ancora il 21,5% di persone che hanno intenzione di votare Grillo, ciò significa che il leader del M5S satura determinate esigenze della popolazione.
Grillo dà voce al malcontento?
Non credo questo 21,5% degli italiani siano scontenti, quanto piuttosto cercano di seguire nuove vie. Quanti votano Grillo non sono gli “anti-Stato”, esattamente come i deputati del M5S non si oppongono alle istituzioni, quanto piuttosto dei parlamentari che studiano e si impegnano. Anzi, forse lo fanno anche più degli altri proprio perché essendo più giovani sono più abituati a studiare le leggi e come risolvere i problemi.
Perché Berlusconi tutto sommato tiene con Forza Italia ancora al 15,5%?
Per la semplice ragione che non c’è nessuna forza di destra che sostituisca l’area della destra berlusconiana. Non c’è ancora un leader in grado di prendere il posto del Cavaliere. Berlusconi continua a riempire il vuoto del centrodestra, proprio come ha fatto nel 1994 quando nacque Forza Italia proprio per questo, e adesso quel vuoto è rimasto.
Come si spiega il 6,5% della Lega Nord?
E’ una cifra elevata e si spiega con il fatto che la Lega nord è guidata bene da Salvini, il quale anima i suoi collaboratori. Ha trovato la via giusta, proprio come ha fatto il Francia la Le Pen.
Salvini ha puntato su nuovi contenuti o solo sul fatto di essere giovane?
Anche Renzi, al di là del fatto di essere giovane, non ha introdotto dei nuovi contenuti. Non stupisce quindi che la stessa risposta possa valere per Salvini.
(Pietro Vernizzi)