L’annuncio choc è arrivato su Radio Radicale: “Recentemente mi sono sottoposta a dei controlli medici di routine che però hanno evidenziato la presenza di un tumore al polmone sinistro”, ha detto Emma Bonino che ha già iniziato a sottoporsi a un “trattamento lungo e complesso di chemioterapia”. Nel corso del suo intervento in radio, l’ex ministro si è rivolta agli ascoltatori: “Come ho detto dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sembrano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti”. Clicca qui per ascoltare l’audio dell’interveto di Emma Bonino a Radio Radicale



Emma Bonino ha un tumore ai polmoni che “richiederà un trattamento lungo e complesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi”. Lo ha annunciato l’ex ministro degli Esteri a Radio Radicale, spiegando che gli esami medici hanno individuato la grave malattia al polmone sinistro: “Si tratta di una forma localizzata e ancora asintomatica”, ha detto, spiegando che dovrà ridurre le proprie attività. “Ma non ho intenzione di interrompere la mia attività politica, perché da una passione politica non ci si dimette”, ha aggiunto. Emma Bonino, che in questi giorni avrebbe dovuto partecipare alla corsa al Quirinale dopo le imminenti dimissioni di Giorgio Napolitano, ha invitato gli operatori dei media a “rispettare questa situazione senza mettersi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna Casadio, Stefano Folli, Stella Pende, pochissimi altri, oltre che la stampa straniera”. Inoltre “a tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa o altre prove, voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata”.



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