Con 184 sì, 66 no e 2 astenuti, l’aula del Senato ha dato il via libera in seconda lettura all’Italicum 2.0, la nuova legge elettorale che entrerà in vigore a partire dal primo luglio 2016. Nato dal discusso patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi, ma poi modificato in più riprese, il nuovo sistema elettorale andrà a sostituire il Porcellum dichiarato incostituzionale dalla Consulta nel dicembre 2013. L’Italicum, così definito proprio da Matteo Renzi, si basava inizialmente sul modello spagnolo ma diverse forze politiche lo hanno considerato troppo bipartitico: per questo si è preferito optare per un sistema proporzionale (quindi seggi assegnati in proporzione al numero di voti) con una distribuzione di seggi a livello nazionale e non provinciale, un aspetto che dovrebbe danneggiare meno i partiti più piccoli. La soglia di sbarramento per le liste è fissata al 3% (prima era all’8%), mentre il premio di maggioranza (pari al 55% dei seggi, per garantire la governabilità) verrà assegnato con almeno il 40% dei voti. Se nessuna lista dovesse ottenere il 40%, allora si passerà al ballottaggio e il premio di maggioranza verrà assegnato alla lista (e non più la coalizione) che prende più voti al secondo turno. Tornano poi le preferenze, dopo la bocciatura delle liste bloccate da parte della Corte Costituzionale: il nuovo sistema prevede capilista bloccati e preferenze dal secondo eletto in poi (tra questi ogni elettore potrà esprimere una doppia preferenza di genere).



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