“Non abbiamo ancora individuato un candidato per il Quirinale, ma non deve essere una figura radicata nel partito di sinistra”. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi ai grandi elettori di Forza Italia al termine dell’incontro con Matteo Renzi avvenuto oggi. Il leader di Forza Italia è arrivato all’ora di pranzo a Palazzo Chigi accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini. “Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il Capo dello Stato che possa darci garanzie”, ha aggiunto l’ex Cavaliere, spiegando che “nei prossimi giorni avremo altri incontri con Renzi per arrivare ad un nome condiviso”. Berlusconi ha infine confermato che Forza Italia non avrà “un candidato di bandiera” e che alle prime tre votazioni voteranno anche loro scheda bianca.



A breve il Movimento 5 Stelle proporrà online dieci nomi per l’elezione del presidente della Repubblica. Saranno gli iscritti a votare e a decidere la persona da candidare al Colle. Non è ancora chiaro quali siano i nomi in ballo, ma è stato fatto sapere che nelle Quirinarie M5S verrà inserito anche Romano Prodi. “Dall’assemblea congiunta di deputati di Camera e Senato del M5S uscirà una rosa di una decina di nomi da sottoporre alla Rete tra i nostri iscritti. Il più votato sarà il nostro candidato al Quirinale”, ha confermato Carla Ruocco, del Direttorio del M5S, ospite di 24 Mattino di Alessandro Milan su Radio 24. “Dei nomi farà parte anche Romano Prodi – ha aggiunto – perché i pochissimi deputati del Pd che si sono degnati di rispondere alla nostra mail, 4 o 5, hanno segnalato Prodi”. Sul blog di Beppe Grillo si legge inoltre che gli iscritti “potranno esprimere una preferenza tra la rosa di nomi proposta. Il candidato che otterrà più voti sarà votato dal gruppo parlamentare sin dal primo scrutinio”. In ogni caso, “se dal quarto scrutinio i cambi di maggioranza dovessero portare ad un nome condiviso tra più forze politiche in Parlamento decideremo come meglio muoverci con una votazione lampo sul blog”, recita ancora il post.



Il patto del Nazareno tiene anche per l’elezione del presidente della Repubblica, “ma questo non significa che prendiamo il loro nome”. Lo ha assicurato Matteo Renzi alle assemblee con deputati e senatori del Partito Democratico dopo le consultazioni di ieri in vista della prima votazione per il Quirinale in programma domani, giovedì 29 gennaio. “E’ un valore eleggere il presidente della Repubblica con Forza Italia, ma non accettiamo veti – ha detto ancora il premier ai suoi – So che a molti di voi non piace il patto del Nazareno, ma ribadisco la necessità di fare insieme le riforme”. Durante l’incontro di ieri sera, la delegazione di Forza Italia avrebbe espresso preferenza negativa su un candidato con una storia militante nel Pd, ma questo non fermerà comunque Renzi: “Prendiamo atto, ma non facciamo né accettiamo diktat”, ha detto. “Nessuno ha il diritto di imporre diktat, nemmeno Forza Italia”. Il capo del governo spera inoltre di chiudere la partita il prima possibile, forse già entro questo sabato con la quarta votazione: “Il 29 gennaio dobbiamo decidere se andare sulla proposta della scheda bianca che per me continua ad essere la migliore ma decidiamo insieme”.

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