Le elezioni per il Presidente della Repubblica sono iniziate e il nome che si sta facendo avanti ormai con insistenza è quello di Sergio Mattarella, possibile prossimo inquilino del Colle dopo Giorgio Napolitano. L’ex ministro è nato a Palermo il 23 luglio 1941: il padre Bernardo è stato un esponente di spicco della Democrazia Cristiana negli anni Cinquanta e Sessanta, mentre il fratello Piersanti è stato presidente della Regione Sicilia molto attivo nella lotta alla mafia e per questo brutalmente assassinato da Cosa Nostra nel 1980. Sergio Mattarella è quindi nato e cresciuto politicamente all’interno della Democrazia Cristiana arrivando ad essere eletto per la prima volta in Parlamento nel 1983 per poi essere confermato nella successiva legislatura che ebbe inizio nel 1987. All’interno della Dc ebbe una posizione ideologica molto vicina a quella di Ciriaco De Mita, ossia abbastanza vicina alla sinistra. Sempre nel 1987 Sergio Mattarella ha assunto il proprio primo ruolo istituzionale di una certa rilevanza venendo nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Incarico che poi ha mantenuto anche nell’anno successivo quando venne incaricato di formare il Governo proprio Ciriaco De Mita. Nel 1989 con il nuovo cambio alla guida del Governo e l’arrivo di Giulio Andreotti in quello che è stato il suo sesto incarico, Sergio Mattarella venne nominato Ministro della Pubblica Istruzione. Incarico che lo vide rimettere il mandato nel 1990 in segno di protesta, insieme ad altri Ministri che avevano ideologie politiche più vicine a quella della sinistra, rispetto all’approvazione della cosiddetta Legge Mammì, che secondo loro aveva dato un evidente vantaggio al gruppo televisivo di Berlusconi. Nel 1992 si ripresentò come candidato e venne rieletto alla Camera dei Deputati. Sergio Mattarella è stato l’artefice ed il relatore della legge elettorale che tutti conoscono come il Mattarellum, basata su un sistema maggioritario. È stato uno dei vecchi componenti della DC che non è mai stato chiamato in ballo dalle inchieste e dalle vicende di Tangentopoli e dopo il 1994 è confluito nel nascente Partito Popolare peraltro candidandosi nello stesso anno e venendo eletto. All’interno del Partito Popolare si è sempre opposto all’idea di un’alleanza con Forza Italia paventata da Buttiglione e nel 1996 nel primo Governo Prodi è stato nominato Vice Presidente del Consiglio per poi passare a Ministro della Difesa sotto le presidenze di D’Alema e Giuliano Amato. Nel 2001 viene rieletto aderendo alla Margherita mentre nel 2006 si candida nelle fila dell’Ulivo per poi lasciare la politica dal 2008. Nel 2011 è stato nominato giudice della Corte Costituzionale e nello stesso anno è stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. In questi giorni, la sua candidatura a nuovo Presidente della Repubblica è stata messa in campo dal Partito Democratico ed in particolare dal segretario Matteo Renzi. Non resta che attendere pochi giorni per verificare quanto la sua candidatura sia autorevole e supportata.