Un appello che va nella direzione giusta: così Roberto Formigoni senatore di Ncd commenta le parole di Renzi, il suo appello a tutti i partiti affinché domani alla quarta votazione si trovi una unitarietà delle forze politiche a sostegno di Sergio Mattarella. L’appello di Renzi, ha detto ancora Formigoni, ripara all’errore di metodo iniziale togliendo a Mattarella quell’aura di uomo solo del Pd. Le parole di Formigoni, pur senza dirlo, fanno pensare al sostegno del suo partito a Mattarella domani alla quarta votazione.



Appello di Matteo Renzi a tutti i partiti affinché domani votino compatti Sergio Mattarella: “Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell’opposizione parlamentare” ha detto. Aggiungendo che non ci si trova davanti a una questione che riguarda un solo partito, la scelta del capo dello stato, ha detto, riguarda tutti senza distinzioni. Ma Forza Italia quasi in contemporanea ha ribadito che anche domani alla quarta votazione voterà scheda bianca. Il Movimento cinque stelle invece ha annunciato che stasera terrà una consultazione online per decidere chi votare domani. 



Anche un voto per l’ex calciatore e dirigente della Juventus Roberto Bettega. E’ quello che è successo durante lo spoglio della terza votazione. Intanto sull’ipotesi di Forza Italia di non recarsi domani alla quarta votazione, Raffaele Fitto, da tempo in contrasto con la leadership berlusconiana, ha detto di sperare che tale “ipotesi avventiniana” non si realizzi: ” Tutto si può fare, e ogni ipotesi può essere legittimamente discussa: votare scheda bianca, votare un altro candidato. Ma non partecipare è un atto senza senso sotto il profilo dell’opportunità e della ragionevolezza”. 



Conclusa anche la terza votazione, l’ultima della giornata. Scontato l’esito, sarà ancora una volta un nulla di fatto in attesa della quarta votazione di domattina in cui il quorum si abbassa da 673 voti a 505, cosa che renderà facile l’elezione del candidato del Pd Mattarella. Nonostante questo il premier Renzi ha avuto poco fa un incontro con il segretario del Ncd Alfano per convincerlo ad abbandonare il sostegno dato finora a Forza Italia, e di votare perciò per Mattarella domani mattina. Già i Popolari per l’Italia hanno fatto sapere che così faranno, mentre appare scontato l’appoggio anche dei parlamentari di Sel. Da parte sua la formazione di Silvio Berlusconi ha lasciato capire che domani non parteciperà neanche al voto.

Il Movimento cinque stelle smentisce le voci che dicevano che durante il terzo voto i suoi parlamentari avrebbe votato Mattarella in modo da “scombinare le carte” del Pd. Ci riserviamo di valutare se dal quarto scrutinio in poi sottoporre la Rete a una votazione lampo, dicono i capigruppo cinque stelle. Intanto sul suo blog Grillo attacca proprio Mattarella, chiamandolo in causa ai tempi in cui, da ministro della difesa, avrebbe negato la vicenda dell’uranio impoverito usato dai soldati italiani nei Balcani. Il post in realtà è a firma del giornalista Lorenzo Sani che racconta un suo incontro con l’allora ministro nel corso del quale avrebbe negato a più riprese il possibile nesso tra l’insorgere delle patologie e il servizio miliare. 

E’ iniziata la terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica che si concluderà anche questa con un nulla di fatto. Tutto è infatti rimandato a domattina, quarta e decisiva consultazione. Si registra intanto il cambiamento, peraltro alquanto prevedibile, da parte dei Popolari per l’Italia che nelle parole di Mario Mauro hanno fatto sapere che domani voteranno Sergio Mattarella convergendo sulla linea del Pd. E’ il primo annuncio ufficiale in tal senso da parte di un gruppo politico fino adesso rimasto sull’aspettativa (avevano votato Albertini), si attende lo stesso annuncio da parte di Sel, tutti voti che porteranno all’elezione di Mattarella. 

Come anticipato da indiscrezioni, Forza Italia non prenderà parte al voto del quarto scrutinio previsto sabato mattina, quello decisivo. I parlamentari di Silvio Berlusconi si sono riuniti in assemblea e hanno deciso in questo senso anche se nel pomeriggio dopo il terzo scrutinio si terrà una nuova riunione questa volta insieme ai parlamentari di Ncd. Da parte sua Rosanna Scopelliti del Ncd ha detto di auspicare sabato mattina un voto congiunto che porti all’elezione di Mattarella: “Ci sono momenti della storia di una nazione in cui, per il bene comune, è necessario avere il coraggio di superare steccati ideologici e pregiudizi di parte, con una maggioranza ed una opposizione che si confrontano e trovano insieme sintesi e soluzioni ai problemi, nell’interesse del bene del Paese. Credo che tutto il Parlamento dovrebbe convergere sulla candidatura a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella”.

Ecco i risultati della seconda votazione che non ha ancora raggiunto il quorum. Il più votato è risultato il candidato del M5S Ferdinando Imposimato che ha totalizzato 123 voti seguito dal candidato di Lega e Fratelli d’Italia Vittorio feltri con 51 voti a sua volta seguito dalla candidata di Sel Luciana Castellina con 34 voti. Quindi Emma Bonino con 25 voti, Stefano Rodotà com 22 voti, Gabriele Albertini sostenuto da Popolari per l’Italia con 14 preferenze insieme a Claudio Sabelli Fioretti anche lui con 14 voti e infine Marcello Gualdani con 10 voti, senatore di Area Popolare. Le schede nulle sono state 26, i voti dispersi 143, le schede bianche 531. 

Seconda fumata nera anche stamane non è stato raggiunto il quorum necessario all’elezione del presidente della Repubblica. Al momento a scrutinio ancora in corso infatti le schede bianche sono 500 contro i 116 voti ricevuti da Ferdinando Imposimato. Il quorum di 673 voti non può più essere raggiunto. Il Movimento cinque stelle intanto fa sapere che nelle prossime votazioni non voterà il candidato del Pd Sergio Mattarella, ma stap ensando di convergere il voto su Romano Prodi, scelta fatta appositamente per cercare di dividere il Pd e far fallire l’elezione di Mattarella. 

E’ in corso lo spoglio della seconda votazione, come era previsto sarà ancora un nulla di fatto, con le forze di maggioranza che hanno votato ancora scheda bianca. La votazione decisiva anche questo come previsto ci sarà domattina. Intanto a mezzogiorno Silvio Berlusconi incontra i suoi parlamentari per decidere il da farsi: indiscrezioni dicono che Forza Italia alla quarta votazione non prenderà parte al voto, per sottolineare la rottura con il Pd che comunque dovrebbe riuscire ad eleggere Sergio Mattarella ugualmente. Da parte sua l’Udc ha confermato il suo no a Mattarella così come il Ncd che conferma di votare scheda bianca anche alla quarta votazione. Nello spoglio di stamane comunque appare al momento in testa il candidato del M5S Ferdinando Imposimato seguito da quella ddi Sel, Luciana Castellina. 

Per la prima volta dopo moltissimo tempo l’ex presidente del consiglio Enrico Letta rilascia delle dichiarazioni. Lo ha fatto in una intervista con il Fatto Quotidiano mentre sono in corso le votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Letta ha sottolineato come la scelta di Sergio Mattarella sia giusta e di altissimo livello e come il Pd grazie alla scelta di Renzi sia compatto. Alla domanda se Renzi sia riuscito a “fregare” Berlusconi, Letta risponde che indubbiamente ha vinto anche questa partita, ma quando era lui al capo del governo il problema Berlusconi non esisteva neanche e non c’era stato bisogno di alcun patto del Nazareno: “Con me Berlusconi era decaduto e con un gruppo politico diviso” ha detto. 

Mentre in Parlamento si è conclusa la cosiddetta “chiama” dei senatori e stanno cominciando a votare i deputati, le posizioni di Forza Italia si fanno sempre più rigide. Sembra infatti che domani, al quarto e probabilmente decisivo voto, il partito di Berlusconi non si presenterà in aula rinunciando a votare. Un gesto di aperta polemica e definitiva rottura nei confronti del Pd, accusato di aver scelto il candidato presidenziale senza consultazioni. Alfano, che con il suo partito è allineato alla posizione di Forza Italia, assicura che il governo non è a rischio, mentre, conti alla mano, Mattarella potrebbe essere eletto anche senza il partito di Berlusconi. Grazie infatti ai 34 voti che sarebbero assicurati da Sel, dai fuoriusciti del Movimento cinque stelle, da Scelta civica e Per l’Italia, il Pd potrebbe raggiungere comunque tra 540 e 580 voti, superando dunque lo sbarramento del quorum a quota 505 voti. 

Mattarella nome condiviso? A parole tutti i politici ne parlano benissimo, anche quelli che hanno detto che non lo voteranno, ma il popolo, gli italiani che non votano per il presidente della Repubblica cosa ne pensano di Sergio Mattarella? Un sondaggio effettuato dall’Isituto Ixè per Agorà dice che un italiano su due non gradisce per niente Mattarella, il 50%, mentre il 29% non ha opinioni su di lui. Si scopre poi che il 72% degli italiani, esattamente come Berlusconi, vorrebbe un presidente eletto direttamente dalla popolazione, il 22% dice di no e il 6% non sa cosa dire al proposito. 

Fra pochi minuti comincerà la seconda votazione prevista dopo che ieri le schede bianche hanno impedito di raggiungere il quorum. C’è preoccupazione per lo strappo di Forza Italia che contesta la decisione definita unilaterale da parte del Pd di candidare Mattarella senza essersi consultata con loro. Evidentemente Renzi si sente sicuro di raggiungere ugualmente l’obbiettivo senza il voto di Berlusconi e soci, o forse prima della quarta decisiva votazione si riuscirà a richiudere la ferita. Sta di fatto che stamane Quagliarella di Ncd ribadisce la posizione di Forza Italia: niente contro Mattarella che stimiamo molto, ma il problema è Renzi che ha fatto una scelta in contraddizione con lo stesso  metodo Renzi. Più incalzante Brunetta che dice che senza Forza Italia Renzi non va da nessuna parte: “Renzi è affetto oltre che da bulimia di potere, anche dalla sindrome dello scorpione che uccide la rana che lo fa traghettare, morendo insieme”. Seconda votazione al via dunque, qusi certo che non otterrà alcun risultato. 

Dopo la fumata nera di ieri, è in programma alle 9.30 di oggi la seconda votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Nella prima giornata non è stato raggiunto il quorum, pari a 673 voti, e nello spoglio delle schede hanno vinto quelle bianche. Al termine dell’operazione la presidente della Camera Laura Boldrini ne ha contate in tutto 538, mentre 120 voti sono andati a Ferdinando Imposimato, il candidato del Movimento 5 Stelle scelto attraverso le Quirinarie online. Sel ha proposto Luciana Castellina che ha ottenuto 37 voti, mentre Vittorio Feltri (candidato da Lega Nord e Fratelli d’Italia-An) ha raccolto 49 preferenze. A Stefano Rodotà 23 voti, mentre i Popolari per l’Italia hanno sostenuto Gabriele Albertini che ha incassato 14 schede. I 1.008 elettori (sarebbero 1.009 ma Pietro Grasso non vota in quanto presidente supplente della Repubblica) si ritroveranno quindi stamattina a Montecitorio per la seconda operazione che, come già annunciato da esponenti politici di diversi schieramenti, dovrebbe vedere protagoniste ancora una volta le schede bianche: decisiva sarà la quarta votazione, quando non sarà più necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi del Parlamento e quando Sergio Mattarella potrebbe essere eletto nuovo inquilino del Colle. Il nome lanciato da Matteo Renzi non piace però a Berlusconi che potrebbe anche considerare nullo il patto del Nazareno. A riguardo è intervenuto ieri sera Angelino Alfano che, secondo quanto si è appreso, avrebbe detto che per Area Popolare “il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata”.