Il premier Matteo Renzi “sarebbe da impiccare veramente, la gente è molto arrabbiata”. Lo ha dichiarato Mario Michele Giarrusso, senatore del Movimento 5 Stelle, a “La Zanzara” su Radio 24, a proposito dell’utilizzo di un volo di Stato da parte del premier per andare a Courmayeur. Le sue parole hanno fatto il giro delle agenzie, scatenando diverse reazioni, dal Pd a Forza Italia. “Ecco, al termine del pomeriggio arriva la scemenza della giornata, ci ha pensato il senatore Giarrusso. Senza vergogna”, ha twittato il vice segretario del partito Lorenzo Guerini. E non è finita: anche la vicesegretaria Debora Serracchiani ha commentato: “Mentre nel mondo milioni di persone lottano contro la pena di morte un senatore grillino la auspica per il premier italiano. Agghiacciante”. Il tesoriere del Pd, Franceco Bonifazi ha detto: “Se sono vere le agenzie, Beppe Grillo si scusi e prenda le distanze dalle allucinanti affermazioni di Giarrusso”.  Anche Elvira Savino di Forza Italia ha condannato le parole di Giarrusso: “Giarrusso è un incosciente analfabeta politico, non comprende che quelle frasi sul premier da ‘impiccare’, già gravissime di per sé, sono devastanti considerata la delicata situazione sociale del Paese e visto che sono pronunciate da chi, come lui, siede in Parlamento. La contesa politica, con il M5S, ha raggiunto livelli così bassi e pericolosi per la democrazia come non si erano mai visti prima”. Ecco cosa ha detto Gianrusso: “se non fosse una situazione tragica ci sarebbe da ridere: Renzi va in vacanza con un Falcon da 9mila euro all’ora e attacca gli impiegati pubblici. E poi cerca di salvare il suo complice Berlusconi. E’ uno che non ha mai lavorato un giorno in vita sua” se non “a casa del papà dove tutti sono precari tranne lui. E’ uno che ha truffato la previdenza, perché assunto come dirigente un giorno prima di diventare presidente della Provincia di Firenze, e poi quando l’hanno sgamato si è dimesso. Di gente arrabbiata ce n’è tantissima. Quando la gente si arrabbia, succedono cose brutte, bruttissime”, ha concluso. (Serena Marotta) 



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