In un periodo di forti scontri tra maggioranza e opposizione nel governo Italiano, per non parlare delle difficoltà della coalizione nel governo Renzi: tornano in auge i sondaggi per eventuali elezioni politiche nel 2015, un modo interessante per rilevare anche il polso politico quotidiano. L’istituto Datamedia Ricerche ha eseguito per il quotidiano Il Tempo un monitoraggio delle intenzioni di voto degli italiani e della loro fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In questa settimana risulta dai dati che il Movimento 5 Stelle è il partito che sta crescendo di più nel campione di voto degli italiani, con il 25,2% delle preferenze consolidandosi come unica forza in grado di opporsi al Pd, ancora il primo partito d’Italia nonostante il leggero calo (-0,2%, ora al 32,7%). Rispetto alle stesse rilevazioni di Datamedia di una settimana fa, il movimento di Beppe Grillo è cresciuto anche se non quanto il partito degli astenuti, che è sale al 34,6%, mentre scendono le percentuali sulle schede bianche e sugli indecisi che si attestano a 2,1% e al 17,3%. Calano quasi tutti i partiti di centro destra con la Lega Nord di Matteo Salvini che scende a al 14,9%, Forza Italia che invece non va oltre l’11,5% e Area Popolare che continua a sprofondare in un 2,5% molto basso. Sulla stessa scia, poco o quasi, si presenta Sel che dal 3,9% di una settimana fa ora perde lo 0,1%: stabili invece i partiti di estrema sinistra e anche del versante opposto, ovvero Fratelli d’Italia, fermo al 3,8%. La fiducia invece su Renzi rimane alta ma scende di un punto percentuale, ora è attestata al 32%.



Ma se si andasse alle elezioni in questo preciso istante cosa voterebbero gli italiani? Come accade spesso nel mondo dei sondaggi, per queste ipotetiche elezioni 2015 viene chiesto ad un campione di italiani quali intenzioni di voto avrebbero, in modo anche da tastare il polso alla situazione politica attuale. Euromedia Research, servizio di sondaggi coordinato dai lavori di Alessandra Ghisleri, ha presentato un doppio plico di sondaggi per la giornata di oggi 1 ottobre 2015 e in cui vengono presentati due diverse tipologia di dati: la prima analizza le possibile alleanze e coalizioni, e lo abbiamo presentato qualche riga più sotto, mentre la seconda guarda alle intenzioni di voti aggiornate ad oggi degli italiani, con le percentuali di preferenze dei singoli partiti. Qui il Pd si risolveva e guadagna lo 0,4% rispetto all’ultima segnalazioni di settembre, è al 32% risultando il primo partito d’Italia. Staccati invece il Movimento Cinque Stelle al 26%, in crescita dello 0,2% e le Lega Nord di Matteo Salvini, in leggero calo al 15%. Forza Italia con Berlusconi si avvicinano al 12,5% e un altro partito di area destra, Fratelli d’Italia, sale di pochissimo al 4,1%. Il partito di Vendola continua la sua parabola discendente, fermandosi al 3,6% in sostanza la stessa proiezione di voto di tutti gli altri partiti dell’estrema sinistra raggruppati insieme. Cresce ma rimanendo ad una cifra che non permetterebbe l’ingresso in Parlamento, ovvero il 2,5%.



Sondaggio choc per eventuali Elezioni 2015 con la politica italiana che verrebbe del tutto rivoluzionata, partendo da un piccolo ma decisivo particolare: secondo i dati diffusi ieri da Euromedia Research, coordinati da Alessandra Ghisleri, Pd sarebbe il primo partito al 32% e a seguire staccato rimarrebbe il M5S al 26%. MA se invece si componesse il cartello elettorale Pd e movimento di Verdini? Allora qui cambierebbe tutto: proprio Euromedia per un sondaggio poi diffuso sul quotidiano Libero questa mattina riferisce che gli italiani non sarebbero per nulla d’accordo e boccerebbero l’alleanza pesantemente. Il Pd di Renzi crollerebbe al 25%, un calo di ben 7 punti per quella che gli elettori del Partito Democratico vedrebbero come una candidatura impresentabile. Parte di questo 7% perduto andrebbe quasi interamente al Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che diventa così il primo partito in Italia secondo il sondaggio, al 31,6%. La nuova sinistra invece sarebbe ad un basso 12,7 % tutta insieme (transfughi del Pd, Sel, Possibile di Pippo Civati, Coalizione sociale, Rifondazione Comunista e Verdi). Centro destra invece stabile al ribasso, con i ricercatori di Euromedia che ipotizzano un cartello Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, che insieme farebbero il 29,1% dei voti. Ma il vero primo partito è sempre quello, gli indecisi e i disaffezionati alla politica che segnano il 37,8%.

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