Roma è ufficialmente da qualche minuto senza sindaco: sono arrivate infatti le le dimissioni di Ignazio Marino a sindaco di Roma. Ufficializzate con la consegna della lettera protocollata al presidente del Consiglio comunale, Valeria Baglio, con le motivazioni già uscite lo scorso 8 ottobre, anticipate dallo stesso ex chirurgo del Pd nel messaggio su Facebook che tante polemiche ha scatenato. In questo modo è ufficiale che dal prossimo 2 novembre decade la sua carica a sindaco della Capitale e dovranno essere indette elezioni nella primavera del 2016. Ecco le parole della Baglio appena battute: «Ho ricevuto poco fa dal sindaco di Roma Ignazio Marino la lettere con cui comunica le proprie dimissioni che sono state formalizzate e protocollate: ora diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni». Marino è amareggiato per le dimissioni ma c’è anche la serenità e la responsabilità di una decisione presa per il bene della città, rassicura sempre Valeria Baglio a Repubblica. Una mattinata di atti da firmare per l’ormai ex sindaco che comunque ha voluto porre la firma ad un provvedimento importante, come la costituzione della parte civile di Roma Capitale nel procedimento penale nei confronti  di cinque imputati di Mafia Capitale, come l’ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon. Il processo inizierà il prossimo 20 ottobre e Marino ha espresso comunque la sua ferma intenzione di partecipare alla prima udienza in veste di sindaco, riferisce l’ufficio stampa del Campidoglio. Mentre da ultimo il 5 novembre partirà il sostanzioso maxiprocesso di Mafia Capitale con più di 50 imputati e in cui il Comune di Roma si è costituito parte offesa e non civile per la mancanza di tempi tecnici dopo il rito immediato che è stato indetto subito dai giudici del procedimento.



Oggi il giorno delle dimissioni ufficiali dell’ormai ex sindaco di Roma, Ignazio Marino che a breve dovrebbe ratificare e protocollare le propria dimissioni: la Capitale dunque da oggi non dovrebbe avere u sindaco, almeno fino a primavera quando verranno indette le elezioni comunali. In questi mesi dovrà essere eletto un super commissario che dovrà vigilare sulle normative classiche e sopratutto seguire alla perfezione l’inizio del Giubileo, con l’Anno Santo indetto da Papa Francesco che arriva come spada di damocle l’8 dicembre prossimo. Ma il Giubileo dopo le dimissioni del sindaco è a rischio? La domanda continua a crescere, ma dal governo e soprattuto dal prefetto di Roma, Gabrielli, arrivano forti rassicurazioni. «Roma è una città che sta in piedi da oltre duemila anni», la città ce la farà alla grande e in ottimo modo, questo il senso delle sue recenti parole nella basilica di Santa Maria in Aracoeli in Campidoglio, dopo la messa per la festa del Corpo di Polizia. Nel frattempo però le preoccupazioni restano e sono anche espresse dal Movimento 5 Stelle che, approfittando anche per evidenti e possibili vantaggi politici nell’immediato futuro, scrivono oggi alla Presidente della Camera Laura Boldrini, chiedendo che il Premier Renzi informi il Parlamento, in quanto presidente del Consiglio e segretario del Pd, «sull’indirizzo politico che questo Governo intende imprimere all’amministrazione capitolina in previsione dell’imminente inizio dell’Anno Giubilare».



Si attende a momenti la fine di un capitolo che da giorni sta tenendo tutti col fiato sospeso a Roma: dopo l’annuncio delle dimissioni di Ignazio Marino lo scorso giovedì, per via di tutte le polemiche attorno alle spese del comune di Roma, il sindaco ancora non aveva protocollate queste dimissioni che ora si attendono con l’arrivo del chirurgo in Campidoglio per l’ufficializzazione. Il weekend è stato un susseguirsi di polemiche con il fatto che le dimissioni ancora non venivano ratificate e si pensava fosse un modo di Marino per prendere tempo, riaffermando quando detto nel messaggio facebook di giovedì doveva diceva che dopo le sua dimissioni comunque avrebbe avuto almeno 20 giorni per poterci ripensare. Invece, dopo anche la presa di distanze del Premier Matteo Renzi ieri sera ospite da Fabio Fazio su Rai 3, Ignazio Marino sta per lasciare definitivamente la poltrona di sindaco di Roma e la Capitale si appresta a decidere le proprie sorti già nelle prossime ore. Il prefetto Gabrielli dovrebbe infatti, una volta arrivate le dimissioni ufficiali di Marino – che dovrebbe avvenire trami e una lettera protocollata entro le ore 14 di oggi, assicurano dal Campidoglio – nominare un commissario speciale che guidi la città fino alle elezioni in Primavera. Un super lavoro visto che a breve comincia il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco e Roma di fatto si ritrova per almeno 5 mesi senza sindaco. Proprio ieri davanti alla sede del Comune una manifestazione di grande sostengo a Marino ha chiesto il ritiro delle dimissioni e una petizione su internet è arrivata a circa 30mila firme per convincere Marino a rimanere sindaco, ma al momento non sembrano esserci margini di manovra sulla sua permanenza sulla poltrona più importante della Capitale.

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