Non si placano le polemiche dopo la notizia legata a Tiziano Renzi (il padre del premier) e ai suoi problemi giudiziari: questa mattina infatti il gip del Tribunale di Genova Roberta Bossi ha deciso di non accettare la richiesta di archiviazione per Renzi senior, chiese invece dal pm Marco Airoldi, del fascicolo per bancarotta fraudolenta aperto a carico di Tiziano Renzi. L’indagine fa riferimento alla vicende della società Chili Post, di cui il papà del Presidente del Consiglio era il titolare. «Le risultanze investigative sono in apparente contrasto con la conclusione cui è pervenuta la pubblica accusa»: continuano dunque le indagini e il procedimento con la richiesta del giro di un supplemento ulteriore volto ad «acclarare i rapporti contrattuali intercorsi tra il gruppo Tnt e la società Chili Post Srl». Tranquillo comunque l’avvocato di Tiziano Renzi, Federico Bagattini, che commenta così la decisione: «si tratta di accertamenti che non daranno sorprese, essendo tutto documentabile e privo di ogni rilievo di carattere penale». Nessun commento invece arriva dal premier che giustamente probabilmente valuta il non compromettere ulteriormente una situazione delicata che riguarda la propria famiglia.



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