Per il 73% degli italiani l’immigrazione comporta un serio pericolo di attentati nel nostro Paese. Ma per il 92% delle persone il valore in base a cui scelgono quale partito votare non è la sicurezza, bensì la legalità oppure l’economia. E’ quanto risulta da due distinti sondaggi realizzati sugli degli attentati di Parigi dall’analista politico Arnaldo Ferrari Nasi. Tra le domande poste agli intervistati c’è anche la seguente: “Se l’Italia venisse attaccata militarmente, lei accetterebbe di essere chiamato a combattere o comunque a contribuire per la difesa del Paese?”. A questa domanda il 42% ha risposto no, il 39% sì e il 19% non so.



Ferrari Nasi, ci spieghi i risultati dei suoi ultimi sondaggi …

Prima degli attentati ho realizzato un sondaggio chiedendo agli intervistati se ritenessero che con l’immigrazione ci fosse un serio pericolo di attentati in Italia: il 73% ha risposto di sì. Per il 70% degli intervistati bisogna fare controlli speciali sugli arabi in Italia, inclusi gli immigrati regolari che risiedono qui da anni.



Ma c’è stato un cambiamento nel tempo della posizione degli italiani?

Niente affatto. In un mio sondaggio realizzato l’anno scorso, ho chiesto se la cittadinanza italiana concessa agli immigrati va revocata se costoro dimostrano di non condividere i nostri valori e il nostro modo di vivere o commettono reati. Il 77% degli italiani ha risposto di sì. Ma non sono solo io ad avere condotto questi sondaggi. Li ha fatti per esempio anche Eurobarometro, che è il consorzio interuniversitario europeo che due volte l’anno dal 1972 conduce indagini demoscopiche su temi come l’integrazione e l’immigrazione. Sono questioni che i sociologi hanno studiato a fondo, ma i politici non recepiscono quale sia l’effettiva posizione degli italiani.



Lei ha rilevato anche quanti degli intervistati siano di destra o di sinistra?

Se il 77% degli intervistati risponde che vuole revocare la cittadinanza agli immigrati, è chiaro che si tratta di un tema bipartisan. Magari tra chi è di destra risponde sì l’87%, nel Pd il 67%, ma anche in Sel sono comunque più del 50%. Anche alla domanda se con l’immigrazione ci sia un serio pericolo di attentati, oltre il 50% degli elettori di Sel risponde di sì: è dunque una posizione maggioritaria anche nella stessa estrema sinistra, a prescindere da quello che dicono i suoi rappresentanti politici.

Il timore di attentati fa guadagnare voti alla Lega nord?

No. Quando si parla del fatto che la presenza di immigrati aumenta il rischio di attentati, Salvini lo ha sempre detto e la gente lo ha sempre saputo. Se ci fosse una perfetta correlazione tra l’avere paura, volere più controlli e votare per la Lega nord, Salvini sarebbe al 70%, ma nella realtà non è così. Non c’è quindi una perfetta correlazione tra le due cose.

Allora che cosa sta avvenendo?

Il dato che emerge non è che la gente ha più paura di prima, bensì che i media ne parlano più di prima. Questa paura nella gente c’è sempre stata anche prima degli attentati di Parigi. Il timore del terrorismo non è dunque l’unica leva che spinge una persona a votare un partito piuttosto che un altro. E’ probabile che nel breve periodo la Lega nord aumenti i suoi consensi, ma magari tra un mese tornerà al punto di partenza. Basta che Renzi faccia uno dei suoi annunci, per esempio dicendo che triplicherà i poliziotti in Italia, e il Pd riconquista i consensi presi temporaneamente da Salvini.

 

Allora vuole dire che gli italiani votano in modo incoerente con i loro principi?

Niente affatto, la spiegazione è più semplice. Secondo un sondaggio che ho realizzato di recente, il 68% degli elettori decide chi votare sulla base di valori come legalità e trasparenza, mentre per il 19% conta la ripresa economica e soltanto per l’8% la sicurezza. L’allerta terrorismo è un problema contingente.

 

In che senso?

In questo momento ne parlano tutti e focalizza l’attenzione dei media, nella gente però questa paura c’era già. I sondaggi di cui le sto parlando sono stati realizzati tutti nello stesso periodo. Quindi abbiamo contemporaneamente il 73% degli italiani che dicono che gli immigrati sono un pericolo, e il 92% che dice che il principale tema in base a cui decide chi votare non è la sicurezza bensì la trasparenza o l’economia.

 

(Pietro Vernizzi)