Una giornata da dimenticare per questa domenica italiana di politica in piazza: chiaro, Matteo Salvini è spesso un politico che fa della provocazione una delle sue armi e e le sue affermazioni sono forti e a volte sopra le righe, ma questo non giustifica assai quanto successo a Bologna oggi prima e durante il “Liberiamoci e Ripartiamo”, il grande comizio di numerose forze politiche di centrodestra radunate da Salvini e dalla Lega Nord e a cui stanno partecipando in queste ore anche Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. La giornata infatti è stata caratterizzata da violenti e molto spiacevoli scontri fra gli antagonisti dei centri sociali e di sinistra contro la Polizia: i motivi? Ovviamente la presenza dell’uomo “nero” Matteo Salvini, individuato come il nemico numero uno, anche più di Matteo Renzi. Proprio il governo dell’altro Matteo oggi è in contestazione nella piazza “rossa” di Bologna ma i centri sociali non ci stanno e in forte numero hanno attaccato e caricato la polizia che difendeva i lati della folla salviniana e non solo. Fai arresti e lanci di oggetti e insulti arrivati da ogni parte per questa brutta domenica bolognese: due attivisti anche in questura, con petardi e fumogeni che hanno confermato come la galassia antagonista bolognese sia sempre più in fermento e non va presa alla leggera.
Oggi è il grande giorno della Lega Nord, o meglio di Matteo salvino suo segretario e ormai indiscusso leader che raduna in piazza a Bologna circa centomila persone, previsioni degli organizzatori, per combattere il governo di Renzi con un programma ricco di punti e con molti ospiti dalla politica di centrodestra fino a semplice persone e lavoratori che intendono legarsi in questa giornata di protesta dal titolo Liberiamoci e Ripartiamo. Il programma della giornata è molto fitto e ancora non reso chiarissimo dalle varie anticipazioni ma dovrebbe all’incirca svolgersi in questo modo: verso le 12 inizieranno gli interventi i rappresentanti delle sedici categorie sociali ed economiche invitate all’appuntamento. Tra questi grande attenzione per il segretario del Sap, il sindacato autonomo di Poliizia, con Gianni Tonelli sul palco al quale Salvini continua a dedicare molto spazio per la sua battaglia sulla sicurezza e l’aumento dei fondi pubblici a tutto il comparto delle divise e delle forze armate italiane. Ci saranno più interventi delle categorie di lavoratori che politici, con tutti i temi cari all’elettorato leghista in campo: dall’immigrazione agli agricoltori, dai camionisti alla riduzione delle tasse, pensionati e unioni civili senza adozioni per le coppie gay. Insomma, molta carne al fuoco con l’appuntamento bolognese che segna che lo si voglia o no un importante passo verso un’idea di ricostituzione del centrodestra italiano, vista anche la presenza di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
La manifestazione “Liberiamoci e ripartiamo” organizzata dalla Lega Nord di Matteo Salvini in questa domenica 8 novembre 2015, in Piazza Maggiore a Bologna a partire dalle ore 12:00, costituirà la prima prova d’intesa “pubblica” tra i partiti del centrodestra nazionale. Dopo alcune titubanze infatti, alla già annunciata partecipazione di Giorgia Meloni in rappresentanza di Fratelli d’Italia e di Francesco Storace per La Destra, si è aggiunta anche quella di Silvio Berlusconi che ha confermato la sua presenza all’evento “Liberiamoci e Ripartiamo”, in nome dell'”unità del centrodestra”. Il Cav ha così lasciato alle spalle tutti i malumori, più o meno celati, di parte dell’establishment di Forza Italia, che leggeva la partecipazione all’evento leghista da “invitato” e non da “padrone di casa”, come un riconoscimento della leadership di Salvini all’interno della coalizione di centrodestra. Stando alle previsioni di Salvini, nonostante una città pressoché militarizzata visti i tanti movimenti contrari al segretario leghista che si propongono di disturbare il regolare andamento della manifestazione, a Bologna sono attese oltre 150.000 persone, un dato che secondo le previsioni del leghista potrebbe servire a dare a Renzi l’ormai famosa “spallata”. Nelle interviste dei giorni scorsi, Salvini ha tenuto a precisare che la manifestazione non ricalcherà le sembianze delle convention grilline: no ai “vaffa” dunque, ma spazio alle proposte che dovranno costituire la piattaforma programmatiche su cui fondare l’alleanza che porterà i partiti di centrodestra alle elezioni amministrative del prossimo maggio prima, e a quelle politiche del 2018 poi. Ad aprire l’appuntamento in Piazza Maggiore dovrebbe essere da quel che filtra proprio Silvio Berlusconi, chiusura finale invece per Salvini. Banditi i simboli di partito dal palco per evitare “gelosie” e fraintendimenti: minimo comune denominatore l’opposizione a Renzi e la collocazione nel centrodestra.