Un nome, quello di Augusto Barbera, che circola sempre di pià nelle ultime ore: in questi giorni il parlamento in seduta comune sta cercando di trovare una “quadratura politica” per l’elezione di tre giudici della Corte Costituzionale, molti sono i pretendenti a questa importante carica istituzionale, tra di essi spicca senza dubbia per levatura e grandezza intellettuale, il candidato proposto dal Partito Democratico, appunto Augusto Barbera. È un giurista siciliano di vecchio stampo, nato ad Aidone (in provincia di Enna) il 25 Giugno del 1938, da una famiglia modesta ma molto conosciuta nel paese. Laureatosi presso l’università di Catania in Giurisprudenza con il massimo dei voti, si è trasferito subito dopo gli studi all’estero (Germania) per specializzarsi e perfezionare il tedesco. Ritornato in Italia, ha insegnato presso l’ateneo etneo nei primi anni della sua carriera universitaria, per poi trasferirsi a Ferrara. Sono gli anni emiliani che spingono Barbera alla passione politica, egli sceglie di appoggiare quella sinistra radicale che permea il territorio emiliano, e lo fa con l’impegno che da sempre contraddistingue il suo lavoro. Si candida e viene eletto nelle fila del Pds, prima nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna, e successivamente nelle file del Pci alla Camera dei Deputati. Nella sua carriera politica, oltre alla partecipazione con l’incarico di membro, a varie commissioni parlamentari, (ad esempio la commissione bicamerale per le riforme istituzionali) spicca il ruolo di ministro per i rapporti con il parlamento, ricoperto nel Governo Ciampi nel 1993. La sua esperienza ministeriale durò poche settimane (Barbera si dimise insieme agli altri ministri comunisti, quando il Pci ritirò l’appoggio al governo) ma lo fece conoscere al grande pubblico, soprattutto per la signorilità con cui cercava di portare a termine l’incarico affidatogli. Barbera transita successivamente nei Democratici di Sinistra, e seguendo la mutazione della sinistra italiana migra nel 2007 all’interno del Partito Democratico, formazione politica di cui ancor oggi fa parte. Barbera è conosciuto come insigne e fine giurista costituzionale, ha scritto è pubblicato svariati volumi (oltre 20) e innumerevoli saggi (oltre 300), ha partecipato inoltre alla stesura, insieme con Giuliano Amato, di un importante testo di diritto pubblico. Ai giorni d’oggi dirige la rivista “Quaderni costituzionali”, e ricopre il prestigioso incarico di presidente del collegio costituzionale della Repubblica di San Marino, è inoltre professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna.



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