Matteo Renzi ha concluso da poco la sua conferenza stampa con una battuta sui botti di Capodanno, spiegando che non ha mai creduto nei provvedimenti volti a impedirli e dicendo che vista la durata superiore alle due ore e mezza la prossima conferenza stampa si terrà il 22 novembre 2016. Tornando ai temi seri, il Premier ha detto che non ci sarà un rimpasto di governo e rispondendo a un giornalista ha spiegato che non intende anticipare quali saranno i tagli delle tasse che verranno fatti l’anno prossimo per entrare in vigore nel 2017. Quindi ha anche toccato il tema delle pensioni, spiegando che non ritiene che quelle di 2.000 euro netti siano pensioni d’oro. Nessun taglio è in arrivo, ma si può comunque discutere di interventi sulle pensioni realmente elevate .Clicca qui per il video della conferenza stampa di fine anno di Matteo Renzi



Riguardo alle prossime elezioni amministrative Renzi, rispondendo a una domanda di una giornalista ha spiegato che il Pd governo più territori di quanto mai fatto prima. E ha anche spiegato che non è lui a scegliere i candidati, ma che esiste il meccanismo delle primarie. Non è preoccupato dal voto, dato che con le elezioni amministrative si sceglie “il primo cittadino, non il primo ministro”. Il Premier ha anche detto che farà campagna elettorale per il referendum sulla riforma costituzionale e quindi se “perderò considero fallita la mia esperienza politica”. Da aprile 2014, ha sottolineato il Premier, l’Italia ha fatto spending review lorda per 12,3 miliardi sui ministeri, 5,4 miliardi sul SSN delle Regioni, 2 miliardi sulle Province e 1,2 sui Comuni. Mancano ancora interventi sulle aziende partecipate e sul patrimonio immobiliare pubblico. 



Nella conferenza stampa di fine anno Renzi ha voluto ricordare il taglio delle tasse attuato su Imu e Tasi, la riforma della Pa che verrà completata ad agosto, il successo ottenuto con l’Expo 2015 e il varo della Buona scuola. Il Premier ha voluto poi soffermarsi sui rapporti con Angela Merkel e l’Europa, ribadendo che non ci sono contrasti e che il suo obiettivo è solo far rispettare le regole di Bruxelles e di sostenere gli interessi italiani. “C’è ancora da fare, ma vi ricordate dove eravamo due anni fa?”, ha detto rivolto ai giornalisti. Poi ha aggiunto che sinteticamente nel 2015 “la politica batte il populismo 4 a 0”, grazie a: l’elezione del Presidente della Repubblica, la riforma costituzionale, l’immigrazione e le assunzioni nella scuola. “Per me questo sarà l’ultimo incarico pubblico”, ha quindi detto rispetto al suo ruolo di Premier, prima di concludere il suo discorso con queste parole: “Ho visto un Paese in moto, spero che nel 2016 potremo vederlo tutti”. Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, Renzi ha ribadito che il sistema bancario italiano è solido, che non bada tanto ai sondaggi, anche se relativamente al Pd danno dati simili a quelli precedenti alle elezioni europee.



Matteo Renzi ha cominciato la conferenza stampa di fine anno esponendo i risultati conseguenti nel 2015, con delle slide in cui compaiono dei gufi che espongono le varie critiche esposte lo scorso anno nei confronti del Governo, cui il Premier contrappone “dati fatto”. “Il 2015 è andato meglio del 2014 e meglio delle previsioni”, ha detto Renzi. Il Pil torna a crescere, dopo l’approvazione del Jobs Act “la disoccupazione è alta ma è scesa. Ci sono più tutele e più posti di lavoro”, ha proseguito, spiegando che in ogni caso non si accontenta di questi risultati: “Non sarò contento finché l’Italia non tornerà a essere leader in Europa”. Renzi ha anche ricordato i suoi successi politici, dall’Italicum alla riforma costituzionale ormai di prossima approvazione. 

Oggi Matteo Renzi sarà impegnato nella conferenza stampa di fine anno. E alla vigilia del bilancio che il Premier traccerà sul 2015, il Giornale riporta i dati dell’Osservatorio di Confesercenti, che mostrano un saldo negativo di 29mila unità tra negozi, bar e ristoranti avviati e falliti durante l’anno, nonostante le previsioni di crescita e l’ottimismo propugnato dal Governo in diversi frangenti. Certo, rispetto al saldo negativo del 2014 (-34mila unità) c’è stato un miglioramento. Tuttavia si stima che ci saranno 37mila nuove attività, contro le oltre 42mila dell’anno scorso. Quindi c’è un rallentamento dell’intrapresa che cozza non poco con “l’Italia che riparte” presentata da Renzi. Il problema, secondo il Presidente di Confesercenti Massimo Vivoli, è rappresentato da una ripartenza dei consumi ancora troppo “recente e modesta”. Vedremo se le ricette del Governo per il 2016 invertiranno la rotta. 

Nella conferenza stampa di fine anno del premier Matteo Renzi, che comincia tra poco con il classico discorso di fine anno, molte ovviamente saranno le domande che gli verranno poste dai giornalisti dopo un anno, il 2015, passato con davvero tanta carne al fuoco tra riforme, polemiche, atti e voti di fiducia. Di sicuro qualcosa è migliorato in Italia, una leggera curva verso l’alto per uscire dalla crisi sembra riaccadere per gli italiani, ma non basta per uscire definitivamente dalla palude. Il governo reggerà nel prossimo anno? Quale sarà l’agenda 2016? Di certo Renzi ne parlerà nella conferenza alla Camera, ma qualcuno gli chiederà anche delle ipotesi di rimpasto della squadra dell’esecutivo, paventate nei giorni scorsi su alcuni quotidiani? Si è parlato, specie su Repubblica, di un possibile ingresso di un nuovo ministro Ncd per rafforzare la maggioranza, oltre che la suggestione di far entrare un bersaniano come Vasco Errani in squadra, così da siglare la pace anche da quel fronte molto caldo “anti-Renzi”. Insomma un bel rimpasto ci sarà a fine gennaio? Difficile che Renzi si sbilanci su questo, ma cogliere tra le righe potrebbe essere molto importante. 

Prima il discorso di Matteo Renzi, poi le domande dei giornalisti: si svolgerà così, domattina, l’atteso appuntamento con la stampa del presidente del Consiglio, ultimo appuntamento pubblico del 2015 nel quale il premier farà un bilancio dell’attività di governo di quest’anno. La conferenza stampa avrà luogo alle 11.30 nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e sarà visibile in streaming video (segui il link sottostante). Renzi si presenta alla stampa con all’occhiello i 15 punti snocciolati nella sua enews n. 407 anticipata  domenica scorsa, tutti evidentemente positivi per il presidente del consiglio e segretario del Pd (Pil, Jobs Act, Italicum, fisco ed economia, riforma costituzionale, migranti, riforma della Pa, Buona Scuola, giustizia, fondi alla cultura, politica estera, flessibilità sui conti, fondi europei, Expo, sud). Prevedibili le domande dei giornalisti sui fronti che rappresentano una spina nel fianco del premier e del suo partito, dal rimpasto per rilanciare l’azione di governo al crac delle banche – con il coinvolgimento del ministro Maria Elena Boschi e la “rottura” con l’Ue dopo la pubblicazione della lettera riservata della Commissione Ue, e alle amministrative, dove Renzi, tranne Torino, è in difficoltà su tutte le città principali, Milano, Roma e Napoli. E’ probabile che anche la questione inquinamento diventerà un nodo politico, con le città in ordine sparso e l’assenza di un coordinamento nazionale nella decisione delle misure. 

Completamento della variante di valico dell’A1 e sei domus restaurate a Pompei: sono questi i “regali di natale” fatti a tutti gli italiani con i quali Renzi si presenterà in conferenza stampa di fine anno, domani alle 11.30 nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Un segno tangibile dell’Italia che riparte, proprio quella su cui ama scommettere il premier contro i “gufi”. Un altro nodo da sciogliere sarà il rimpasto di governo, di cui ormai si parla da mesi: ci sono presidenze di commissioni ma anche posti ministeriali da assegnare. Altri punti caldi che saranno oggetto delle domande dei giornalisti accreditati, le banche, i migranti e la flessibilità: tutti punti sui quali Renzi non va attualmente molto d’amore e d’accordo con l’Europa, e sui quali potrebbe rischiare di rimanere senza il favore dei partner. Il premier cercherà una via di mezzo tra realpolitik e consenso dei cittadini, di cui non può ignorare l’insofferenza per le misure calate da Bruxelles. Non ultimo, il nodo amministrative: Renzi deve vincere almeno a Milano, ma ha da tempo lasciato Giuseppe Sala a vedersela da solo nelle beghe milanesi, dopo la discesa in campo di Pisapia-Balzani. Il presidente del Consiglio ha compreso che i giochi sono aperti e non intende stampare il suo volto sulla maglietta di un candidato a rischio. La conferenza stampa, alla quale il premier intende affidare la sua “narrazione” positiva di un 2015 sotto il segno renziano, sarà visibile in diretta streaming video al link sottostante. 

Con la conferenza stampa di fine anno previata per domani alle ore 11.30, Matteo Renzi  intende consegnare lla stampa l’operato del suo governo in questo difficile 2015, che lo ha visto impegnato su tutti i fronti, da quello delle riforme istituzionali a quello dell’economia, dal lavoro alla scuola. Con molti imprevisti di mezzo, non ultimo quello creato dal crac delle banche: e Renzi non può certo permettersi di entrare nel 2016 con l’accusa di aver parteggiato per potentati locali che imbrogliavano le carte dei cda alle spalle dei risparmiatori. Renzi ha affrontato il Natale sperando di archiviare un “caso banche” ancora tutto da risolvere, e una polemica con l’Europa – attaccata di petto con la pubblicazione della lettera riservata sulle misure salvabanche – che in realtà è tutt’altro che chiusa. Forse anche per questo il premier ha giocato d’anticipo, divulgando la enews nella quale riepiloga le riforme principali del suo governo. Domani, dunque, lo attendono le domande dei giornalisti, italiani e stranieri, che saranno prevedibilmente a tutto campo. Solo allora, dopo avere scritto – per la sua parte – questa pagina mediatica, Renzi potrà dedicarsi alle sfide del nuovo anno. La conferenza di domani, 29 dicembre, si svolgerà nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e sarà visibile in diretta streaming video al link che si può trovare a fondo pagina.

Tutto pronto (o quasi) per la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che avrà luogo domani, 29 dicembre, nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. L’orario di inizio è previsto per le 11.30. L’appuntamento sarà visibile in diretta streaming video al link che si può trovare di seguito. In attesa del tradizionale appuntamento, il premier ha preparato il terreno, ieri, anticipando la numero 407 delle sue tradizioni “enews”, in cui espone in sintesi i risultati dell’azione di governo. 15 lunti a tutto campo, dalla Buona Scuola al fisco, passando per il sud, il Jobs Act, l’uso dei fondi europei e la politica internazionale (proprio oggi Renzi ha incontrato il primo ministro libico Fayez al-Serraj). Subito però i 15 punti del premier sono stati passati al setaccio, in particolare dal Fatto Quotidiano, che in un servizio ha risposto, punto su punto, all’elenco del capo del governo. Sempre nella sua enews Renzi ha dichiarato di voler accelerare sull’estenzione dei diritti civili, un tema che puntualmente divide la sinistra e il parlamento e scatena le opposizioni. “Donne oggetto per uteri in affitto ed immigrati a go go. Queste le priorità di Renzi per il 2016. Con il pretesto delle unioni gay si vuole aprire la strada alle adozioni gay e ai bambini partoriti a pagamento da donne schiave”, ha detto Maurizio Gasparri (FI) criticando il premier, mentre Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha criticato la politica economica del governo: “l’Ue incontra oggi una congiuntura economica favorevolissima, tutta l’economiaeuropea è in crescita. Il problema è quanto cresce l’Italia inconfronto alle altre economie”. “L’Italia – ha concluso Meloni – è l’unica che rimane al palo mentre le altre volano e questo perchè noi abbiamo avuto politiche nazionali del governo nazionale che non hanno aiutato”. 

È prevista per domani alle ore 11.30 la tradizionale conferenza stampa di fine anno con il discorso del premier Matteo Renzi che alla Camera dei Deputati terrà il classico bilancio dell’anno che sta finendo, con conseguente rilancio per il programma dell’anno prossimo di esecutivo e anche dei vari partiti di maggioranza. Per l’intero sviluppo della conferenza ci sarà ovviamente anche la diretta streaming video, fornito in maniera gratuita dalla Web Tv della Camera dei Deputati, con un link che trovate qui sotto direttamente. In attesa della conferenza, nella giornata di ieri il premier fiorentino ha fatto una sorta di “anticipo” con l’e-news in cui ha fatto tracciato il bilancio di fine anno, in cui i temi principali sono state Riforme, Pil in crescita, taglio delle tasse e tanto altro ancora: «un Paese di nuovo attore nello scacchiere internazionale, con l’economia che torna su e le tasse che vanno giù», riassume il premier a fine comunicato che nei suoi quindici punti di fatto indica lo scheletro della conferenza stampa di fine anno che avverrà domani mattina.

Nel frattempo sono arrivate, tramite agenzia Adnkronos, le varie posizioni e ordine delle domande dei giornalisti che domani effettueranno nella conferenza stampa di fine anno con Matteo Renzi alla Camera, con il sorteggio attuato dal Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti e il presidente dell’Associazione stampa parlamentare. Ecco la successione delle varie testate che faranno domande al premier Renzi e ai quali ci saranno adeguate risposte: 1) Il Messaggero, 2) Huffington Post, 3) La7, 4) Askanews, 5) Giornale Radio Rai, 6) Il Sole 24 ore, 7) Dogan Haber Ajansi, 8) Ansa 9) Tg1, 10) Tg5, 11) Adnkronos, 12) Skytg24, 13) Il Giornale, 14) Agi, 15) Rainews 24, 16) Radio radicale, 17) La Repubblica, 18) Wall Street Journal, 19) La Stampa, 20) Rtl 102,5, 21) Fanpage, 22) TV 2000, 23) Tg2, 24) Agenzia Dire, 25) L’Unità, 26) Tg3, 27) Il Tempo, 28) San Marino RTV; 29) Radiocor 30) Il Manifesto, 31) Adnkronos international; 32) Radio Montecarlo, 33) Avvenire, 34) Radio24, 35) Agl, 36) Radio Vaticana, 37) Agenzia Vista, 38) News Mediaset-Tgcom24, 39) Thomson Reuters, 40) L’Opinione, 41) AgePress, 42) All-tv, 43) Associated Press, 44) www.italianioggi.com 45) SI. Clicca qui sotto il pulsante > per seguire in diretta streaming video la conferenza stampa di fine anno con Matteo Renzi (inizio ore 11.30)