Un Francia che si è risvegliata più a destra questa mattina come in realtà si sapeva già da ben prima di queste elezioni regionali in Francia 2015, con gli attentati di Parigi che non hanno fatto che accelerare probabilmente questo processo di cambio equilibrio politico e sociale. Grande vittoria per il Front National di Marine Le Pen che sfiora il 30% dei voti diventando il primo partito di Francia: per quanto riguarda però il secondo turno di queste elezioni, nei ballottaggi la situazione dovrebbe cambiare decisamente. Secondo un sondaggio sui ballottaggi di domenica prossima, il 59% dei francesi voterebbe per le liste della destra dei Republicains alleata con il centro Udi-MoDEM qualora ovviamente si trovi di fronte il Fn di Le Pen. Il partito di estrema destra rimarrebbe al 41% circa e quindi verrebbe superato dal movimento di Sarkozy, dove si presentino soli due sfidanti per questo secondo turno, in caso invece di “triangolari” a quel punto il centrodestra farebbe circa il 35%, la sinistra il 34% e il Front National rimarrebbe al 31%. Con sei regioni già vinte, la sfida è sulle altre e questa settimana sarà decisiva per capire la sorte di queste regioni: una cosa però è certa, da oggi la Francia è davvero più spostata a destra.
Il larghissimo successo del Fronte nazionale ha portato la leader Marine Le Pen a previsioni entusiastiche. Parlando in una conferenza stampa ha assicurato che, secondo lei, se si vota il suo partito si fanno scomparire i socialisti: “Decidere di ritirarsi dal ballottaggio in alcune regioni, a favore del centro-destra, è una scelta che segna l’inizio della scomparsa del partito socialista”. Nonostante l’entusiasmo però secondo un sondaggio effettuato in queste ore ai ballottaggi di domenica prossima il 59% dei francesi voterebbe per le liste della destra repubblicana che è alleata con UDI-MoDem e il Fronte nazionale si fermerebbe al 41%. Il partito socialista come si vede in effetti è fuori dai conteggi, ma la La Pen non otterrebbe la vittoria sperata.
Un trionfo più che annunciato, ha superato le attese di queste Elezioni Regionali 2015 in Francia la vittoria del Front National. Con la parole sicurezza che ha travolto ogni altro termine nelle testa dei francesi dopo gli attentati del 13 novembre, il popolo ha evidentemente premiato il partito che più rappresentava fiducia in questo senso. Un successo dell’estrema destra che ora dovrà far riflettere sia gli altri partiti francesi anche in vista di un secondo turno comunque aperto ad altre sorprese – nei sondaggi, i Republicains possono ancora dire la loro con vittorie di coalizione – e l’Europa intera che con il problema terrorismo rischia di vedere ribaltata la situazione politica nel giro di pochi anni. Marine Le Pen, la grande artefice di questa vittoria, vince nella sua regione Nord-Pas-De-Calais-Picardia e porta il suo partito ad essere il primo di Francia con un messaggio chiaro per le politiche del prossimo anno nella corsa all’Eliseo. Successo anche per la giovane Marion Le Pen, la nipote di Marine, che vede schizzare preferenze anche qui oltre al 40% nella regione Alpi-Provenza-Costa Azzurra e che non fa che aumentare il trionfo dei Le Pen e della nuova ondata di destra che sta travolgendo la Francia repubblicana. Siamo al 98% dei voti scrutinati dunque il risultato è certo e ora bisognerà prepararsi ai ballottaggi, con le prime indiscrezioni che danno alcuni candidati socialisti e repubblicani che si starebbero per ritirare dal secondo turno.
Elezioni regionali in Francia che vedono – come da pronostico – imporsi il Front National di Marine Le Pen, ma anche il colpo di coda con annessa polemica antisemita di Jean-Marie Le Pen. Proprio il fondatore di FN, defenestrato dalla figlia, che sa che con una figura di questa caratura la corsa all’Eliseo sarebbe rimasta soltanto un sogno, ha pensato bene di “sfottere” il rivale della nipotina Marion Le Pen, astro nascente della politica transalpina, pubblicando su Twitter un video in cui Christian Estrosi, il candidato neogollista nella regione Provence-Alpes-Cote-d’Azur – arrivato questa sera al secondo posto dietro, appunto, alla nipotina è ritratto mentre balla con un gruppo di ebrei e rabbini. «Contre mauvaise fortune bon coeur» (Buon viso a cattivo gioco), ha commentato Le Pen. Una nuova provocazione, ultima di una lunga serie di sparate sugli ebrei e le camere a gas naziste.
Mentre ormai mancano due ore al termine del primo turno di queste Elezioni regionali in Francia 2015, si iniziano ad avere dati molto più consistenti per quanto riguarda l’astensione e l’affluenza e i dati, pur essendo bassi, raccontano di una sostanziale simile situazione alle ultime regionali del 2010. Alle 17, quindi un dato di poco fa, la percentuale di elettori francesi che si è recata a votare – già votato tutti i big dei partiti nazionali, Marine Le Pen, Francois Hollande, Nicolas Sarkozy e Manuel Valls – è stata del 43% in aumento anzi rispetto al 2010 (all’epoca furono 39,29%) anche se in calo rispetto alle elezioni regionali del 2004. Tra poco inizieranno ad arrivare le prime proiezioni e poi gli exit poll che traghetteranno fino ai risultati decisivi di questa sera in cui si saprà dove e in quali regioni ci sarà il ballottaggio e il secondo turno. Continuano i sondaggi a dare il Front National di Marine Le Pen, anche se il partito repubblicano di Sarkozy è dato in leggera ascesa.
Un risultato che si temeva molto inferiore con l’astensionismo che avrebbe dovuto sfondare e che invece al momento, in queste elezioni in Francia 2015 con le regionali non si distanzia di molto, anzi leggermente in aumento con le precedenti regionali nel 2010. I dati dell’affluenza parziali arrivati parlano di un 16,27% di francesi votanti, poco più di quanto accaduto nel 2010 dove si era registrato il 16,07%. Comunque dati bassi ma non bassissimi come si temeva alla vigilia: vincerà certamente l’astensionismo ma non così tanto e per questo motivo il Front National dovrebbe vedere confermato le sue speranze d vittoria ani molte regioni, anche se ovviamente sarà solo con i primi risultati ufficiali che sapremo davvero se a livello politico in Francia siamo alle soglie di un radicale cambiamento oppure se i partiti tradizionali, il Ps di Hollande e i Republicains di Sarkozy tengono ancora “botta”.
Siamo ormai a metà giornata con le urne aperti in Francia per le elezioni regionali 2015, le cosiddette dipartimentali: 22 nuove regioni dopo la riforma dello stato negli scorsi mesi vanno al seggio per eleggere presidenti e rappresentanti con il forte vantaggio nei sondaggi che vedrebbe trionfare il Front National di Marine Le Pen, la forza di destra della nazione d’Oltralpe. Subito dietro nei sondaggi con la possibilità di conquistare qualche regione è il partito dei Republicains (Lr) delìex presidente francese Francois Sarkozy che in queste ultime ore vede vicina la possibilità di superare il Partito di Hollande, il Ps che è in foto calo dopo le questioni politiche degli ultimi anni e poi dopo l’emergenza degli attentati lo scorso 13 novembre a Parigi. «Manterremo le nostre liste ovunque saremo in grado di farlo» ha dichiarato Sarkozy ai giornali francesi, con la linea che continua a perseguire del “né né” ovvero non con il Front National e neanche con il Ps. La sfida alla Le Pen è lanciata ma stavolta sembra davvero difficile battere la figlia di Jean-Marie.
È tempo di elezioni regionali 2015 in Francia con il primo turno che è cominciato questa mattina alle 8 con l’apertura dei seggi: da quasi tutti i sondaggi viene dato estremamente favorito il partito di Marine Le Pen, ovvero la destra del Front National. Nelle 22 regioni in gioco la percentuale di successo della protagonista di destra del panorama politico francese è molto alta, anche come conseguenza dopo i fatti impressionanti di Parigi dello scorso 13 novembre che hanno reso il popolo francese più intimorito e con desiderio di cambiare politica, non più solo integrazione e immigrazione. Sono questi i tempi su cui fa leva la Le Pen e con i sondaggi in molte regioni che la vedono vincente: si prospetta un trionfo dunque? Fn avanti in sei delle reduci macroregioni in campo, frutto di un recente accorpamento di quelle precedenti realizzato in Francia; sono la regione del Nord, quella della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ma anche la Borgogna, il Centro Valle della Loira e il Languedoc.Rouissillon-Midi-Pyrenees. Insomma, da nord a sud, da est a ovest: il Front National sembra davvero intenzionato a compiere una vera e propria impresa.
Seggi aperti in Francia per la grande giornata di elezioni regionali 2015, le prime dopo le stragi del 13 novembre: alle urne 44 milioni di francesi che vengono però dati dai sondaggi come solo una metà che farà prevalere il proprio diritto di voto, astenendosi i restanti 20 milioni. Ricordiamo che si vota fino alle 20 di questa sera e che stiamo parlando del primo turno che a seconda dei risultati farà capire se ci sarà bisogno di un secondo – se manca la maggioranza assoluta, al secondo turno partecipano i partiti che hanno preso almeno il 10% in questa prima tornata -, vediamo ora in che condizioni arrivano i partiti principali. In quasi tutti i sondaggi,il Front National di Marine Le Pen, forza di estrema destra, è dato in forte vantaggio in molte delle 22 regioni: due quasi certi di vittoria, il Nord Pas de Calais dove si candida proprio la presidente Marine, e il PACA (Provenza, alpi, Costa Azzurra) dove è candidata la nipote Le Pen, l’emergente Marion-Marechal. IN forte crisi la gauche del Partito Socialista di Hollande, che al massimo potrà aspirare a due regioni, sempre secondo gli ultimi sondaggi francesi. Una sinistra disunita che paga anche il quasi totale dominio di governo nelle ultime regionali che la videro vincere in 21 regioni su 22. In salita la destra dei Republicains di Nicolas Sarkozy anche se non sembra esserci partita con il Fn: 8 regioni dovrebbe comunque conquistarle.
Si apre oggi un importante test politico in Francia, con le elezioni regionali 2015 che arrivano a pochissimi giorni di distanza dal terribile attentato di Parigi che ha sconvolto tutti i piani, compresi quelli politici, fino ad un mese fa. I francesi si recano alle urne dunque per le regionali, e sono l’ultimo test prima delle reali elezioni politiche presidenziali del 2017. I sondaggi vedono davanti il Front National di Marine Le Pen – la quale si presenta come capolista nella regione di Nord Pas de Calais Picardie – , aumentati notevolmente per la paura sicurezza e il rischio di attentati da parte delle cellule jihadiste islamiche. Hollande ha riacquistato consensi dopo gli attentati di Parigi dove per un momento almeno tutto il Paese si è stretto attorno allo stato senza distinzioni politiche, neanche il Front National si è tirato indietro questo clima di unità delle scorse settimane. Ma come si vota e sopratutto dove? Ad andare alle urne ci saranno i cittadini delle regioni metropolitane francesi, in Corsica, nei territori d’oltremare e per eleggere l’assemblea territoriale. Inoltre, dal primo gennaio 2016 la Francia si dividerà in 13 regioni, mentre fino ad ora era 22, e solo in cinque rimarranno invariate: Ile-de-France, Corse, Bretagne, Pays de la Loire e Centre. Per la legge elettorale francese in queste regionali 2015, funziona in questo modo: il partito che ottiene la maggioranza assoluta dei voti al primo turno riceverà un quarto dei seggi, mentre gli altri seggi sono distribuiti secondo il metodo proporzionale con uno sbarramento iniziale al 5%. Ovviamente, se nessuno conquista la maggioranza assoluta dei voti, ci sarà bisogno di un secondo turno in cui però potranno partecipate solo i partiti che hanno preso più del 10% durante la prima tornata. In tutto con oggi verranno eletti 1671 consiglieri regionali, più i 51 membri dell’assemblea della Corsica: saranno poi 6 gli anni in cui resteranno in carica i vari consiglieri.