Cattolico, piddino e presidente di Regione: dov’è la notizia? Non ci sarebbe notizia se il personaggio in questione, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, non fosse uscito dagli schemi scegliendo termini e toni molto emozionati e coinvolti nel rivolgere a Papa Francesco un appello affinchè si rechi in Basilicata per una visita pastorale ufficiale. E affidando il suo invito a un latoe d’eccezione, il Cardinal Maradiaga – uno dei cari amici sudamericani di Bergoglio – che non avrà certo difficoltà a recapitare ed appoggiare l’invito. Non sono state poche le polemiche: toni da baciapile, opportunismo ideologico… Sinceramente, non sembra. E comunque – come ha precisato subito il portavoce del presidente della Regione, la lettera “era destinata nelle nostre intenzioni a non essere divulgata per il carattere privato dell’incontro avuto con l’alto prelato. Dal momento però che la notizia ha creato un legittimo interesse da parte dei vari organi di informazione, abbiamo deciso, per par condicio, di rendere nota la missiva indirizzata al Santo Padre”.



Ed eccola:

“Santo Padre, da laico inquieto, pronto, come Ella ha esortato a fare in una Sua recente omelia, a mettersi in cammino per conoscere il volto del Padre, ho colto come segno della Provvidenza la visita in Basilicata di Sua Eminenza il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga per affidare nelle sue mani la preghiera, la speranza e al tempo stesso il sogno di una intera comunità regionale. Il sogno, Santo Padre, di averLa presto tra noi. In Basilicata. In uno dei suoi due capoluoghi: Potenza e Matera. O sul sacro monte di Viggiano, dove ha sede il Santuario della Madonna Nera, patrona delle genti lucane. O in uno qualsiasi dei 131 Comuni della nostra terra, pronti ad accoglierLa con l’entusiasmo e l’amore filiale di un popolo unito nel nome di Dio, che a Lei guarda come il frutto di quell’opera divina che a marzo del 2013 l’ha catapultata dalla “fine del mondo” al Soglio di Pietro. In qualità di Presidente della Regione Basilicata, a maggio dello scorso anno, in occasione di una udienza pubblica in piazza San Pietro, accompagnato da Sua Eccellenza mons. Francesco Nolè, Vescovo di Tursi e Lagonegro, ho già avuto il grande privilegio, Santo Padre, di stringerLe le mani e di manifestarLe, con voce commossa, il desiderio della mia gente di accoglierLa in terra lucana. Un desiderio sempre vivo e forte, che mi permetto ora di caldeggiare con la compassionevole intercessione del Cardinale Maradiaga, avendo condiviso, con Sua Eminenza, la speranza che anche da una piccola regione come la Basilicata possa essere rilanciato nel mondo il messaggio di pace e di fraternità di cui, mai come in questo momento, l’umanità ha bisogno.



I lucani, Santo Padre, nel loro piccolo, hanno accettato la sfida, come Ella esorta, di “mettersi in cammino” per cercare il volto del Padre nello sguardo terrorizzato e commosso dei rifugiati politici, delle loro donne incinte o dei bambini appena nati, tutti in fuga dagli orrori della guerra, accolti nella Città della Pace di Sant’Arcangelo e Scanzano Jonico: due comuni lucani che anche grazie all’impegno e alla spassionata dedizione del Premio Nobel per la Pace Betty Williams, sono diventati il simbolo dell’accoglienza e della carità, anche in momenti difficili di crisi economica, come quello che l’Italia e l’Europa, purtroppo, stanno attraversando da molti anni a questa parte. Venga in Basilicata, Papa Francesco. Venga a spronarci a fare sempre di più e meglio in favore dei poveri: gli ultimi e i penultimi, nei confronti dei quali, personalmente, mi sento quotidianamente impegnato, al pari degli uomini e delle donne del Governo e del Consiglio regionale, in una azione di sostegno e di politiche attive di inclusione sociale. Ci aiuti, Santo Padre, ad essere in sintonia con i Suoi insegnamenti. Ad essere cristiani veri. E quindi misericordiosi. Con affetto filiale”. 



 

Marcello Pittella