“Renzi ha fatto sua l’Agenda di Monti e della Troika, che ha già dimostrato di essere del tutto inadeguata a rispondere ai problemi economici del Paese”. Il deputato del Pd, Stefano Fassina, commenta così l’ingresso di otto parlamentari di Scelta civica nel Pd. Una nota degli otto (Susta, Giannini, Maran, Lanzillotta, Ichino, Borletti Buitoni, Tinagli e Calenda) ha annunciato: “Accogliamo l’invito di Renzi a un percorso e a un approdo comuni. Per questo aderiamo ai Gruppi del Pd di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito”.
L’ingresso degli otto parlamentari completa la trasformazione del Pd nel Partito della Nazione?
L’arrivo di alcuni parlamentari rimasti senza casa è un fatto secondario. Il punto fondamentale è che il Pd su molti temi si è già spostato sulle posizioni dell’Agenda Monti.
Il Pd è la nuova DC?
Magari lo fosse. Temo che invece non sia così, perché non riesce a fare sintesi della pluralità di posizioni che ha. Ma soprattutto la linea centrista, che è subalterna all’agenda della Troika, è insostenibile sul piano economico, sociale e del debito pubblico. Lungo quell’asse non vedo né la predisposizione a riconoscere il pluralismo interno, né le condizioni economiche e politiche europee per replicare la DC.
Che cosa succederà adesso?
L’arrivo di alcuni parlamentari è la conseguenza di uno spostamento già avvenuto. Chi di noi ritiene che l’Agenda di Monti e della Troika non sia la più adeguata ad affrontare i problemi del Paese, si impegnerà con ancora maggiore determinazione per correggere la rotta del partito e del governo.
Farete blocco con Gennaro Migliore, rientrato nel Pd da Sel?
Gennaro Migliore è uno dei più renziani nel Pd. Non mi pare proprio che abbia portato alcun contributo autonomo.
A lei sta più simpatico Renzi o Tsipras?
Non è una questione di simpatia, anzi Renzi mi sta simpatico. Il punto è che ritengo che la linea del premier italiano vada nella direzione della svalutazione del lavoro e che sia incapace di rispondere alle sfide fondamentali del Paese. Su questioni importanti sento che le soluzioni proposte da Renzi sono inadeguate di fronte alle sfide che abbiamo di fronte.
Che cosa ne pensa del fatto che Renzi ha dato ragione alla posizione assunta dalla Bce nei confronti di Tsipras?
La Bce ha fatto delle scelte e ritengo che la posizione di Renzi sia sbagliata e subalterna. La Banca Centrale Europea indebolisce la possibilità di correggere la rotta dell’Eurozona che è insostenibile per la Grecia ma anche per l’Italia.
Renzi ha paura di Tsipras perché teme che nasca un partito simile anche in Italia?
No, non è questo il punto, tanto più con una legge elettorale con il premio di lista e con lo spostamento del Pd.
La vostra battaglia la farete dentro al Pd o fuori?
Siamo impegnati nel Pd e certamente non è l’arrivo di qualche parlamentare naufrago che cambia il quadro.
Che cosa farete sui capilista bloccati previsti dall’Italicum?
Al momento opportuno presenteremo degli emendamenti alla Camera per eliminare i capilista bloccati.
Siete disposti alla rottura per difendere la vostra posizione?
Siamo disposti a portare avanti le nostre posizioni come hanno fatto anche alcuni senatori.
In questo modo i voti di Forza Italia saranno ancora necessari a Renzi. Siete contenti?
Vedremo. Dopo di che spero che il superamento del cosiddetto “Patto del Nazareno” annunciato con senso di liberazione dai vertici del Pd e del governo consenta al consiglio dei ministri di riconoscere la validità di un emendamento che restituisce ai cittadini la possibilità di scegliere chi li rappresenta alla Camera in un contesto in cui abbiamo un Senato di nominati.
(Pietro Vernizzi)